Recensioni per
Ritorno alle origini
di Silen

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
13/12/09, ore 17:35

Ciao! Come minacciat... ehm, come promesso, eccomi qui con la mia recensione.
Comincio subito col dire che questa fanfic ha il pregio di far capire, anche a chi non conosce la serie, i fatti principali che delineano la trama dell'originale. È tutto assolutamente comprensibile e semplice da recepire, anche per chi non conosce Sam o non è, come me, una fan del genere western. Prendendola quindi quasi come un'originale, la fic si dimostra gradevole e, ripeto, assolutamente comprensibile.
Detto questo, posso aggiungere che, essendo una oneshot, ti sei giocata un po' male la costruzione del testo. Una storia di un solo capitolo, proprio perché breve, può avere una costruzione diversa (più artistica, se vogliamo) delle vicende narrate, per colpire subito e con un grosso impatto il lettore. Non sto dicendo che sia noiosa, anzi, ma che, articolata meglio, poteva avere un altro impatto fin da subito e non solo in alcuni punti in cui si raggiungono picchi di interesse. Insomma, sembra che si fatichi un po' ad ingranare le marce. Ad esempio, da lettrice, ho individuato come momento culminante quello descritto nell'ultimo quarto della storia in cui Sam viene messo alla prova dai fratelli, ma si rifiuta di compiere un omicidio ai danni di quello che avrebbe potuto essere suo padre (anche se il ragazzo non può ancora saperlo). Questa cosa è importantissima, nonché gustosissima, e si sarebbe potuta accennare all'inizio in modo da colpire immediatamente il lettore. Invece l'inizio è un po' insipido e poco incisivo, anche perché non abbiamo subito presente il luogo dell'azione che si delinea meglio dopo un po', ma rimane comunque vago (il saloon è vicino all'orfanotrofio delle suore? ho capito male? mi è sembrato strano) perché i luoghi sono descritti approssimativamente. Non so se siano luoghi conosciuti o meno, ma per me che non ne so nulla, mi è sembrato strano che li definissi con dei determinativi, come se ne avessi già parlato in precedenza. Non capisco perché Sam ha, all'inizio, il gesto istintivo di controllare la pistola. Anche qui non è spiegato bene da subito e non so se sia un gesto consueto del personaggio. Siccome era interessante come cosa mi sono sorpresa di non leggere un approfondimento. Ma, appunto, forse è un gesto consueto o forse non ho capito io. Abbiamo poi un primo flashback in cui inizia ad esserci qualcosa di interessante. Mi riferisco a ciò che spieghi nelle ultime righe anche se, secondo me, la frase è un po' criptica. Dopo aver scritto che "una cosa era sempre uguale per tutti" metti i due punti ma quello che spieghi non è effettivamente una cosa che vale per tutti, ma un trattamento differenziato che viene riservato ai bambini in base al colore della pelle e alla razza. Mi è sembrata un po' una contraddizione. Il giro di boa si ha subito prima dell'inizio del secondo flashback in cui scopriamo che Sam è stato fino a poco tempo prima un bandito. Caspita, è questa la cosa davvero interessante che mi fa tirar su le orecchie... peccato sia arrivata solo dopo un quarto di fic! Nel secondo flashback c'è una frase troppo lunga e con troppi "che", quella che spiega il meccanismo della pistola giocattolo è una frase superflua secondo me e appesantisce un po' la spiegazione che già così è abbastanza corposa. Poi ho un dubbio su un paio di espressioni che hai usato subito dopo. Non so mai come interpretare queste cose perché possono essere abitudini regionali della lingua a volte. La prima è li chiamavano a rientrare, al posto della a io avrei usato per perché in quel modo mi suona male. La seconda è troppo pivello in cui quel troppo è.. di troppo. Quando Sam arriva al bancone e paga per avere da bere, metti due punti con la spiegazione ad una reazione della barista ai soldi stessi che di fatto non è avvenuta. Nel terzo flashback c'è un po' di confusione per quel che riguarda i tempi verbali e le frasi sono un po' troppo arzigogolate. La curiosità a questo punto sta un po' scemando perché siamo a metà della storia e ancora non ho capito perché Sam sia diverso dagli altri. Il quarto flashback, che di fatto è un flashback nel flashback, secondo me appesantisce un po', soprattutto perché nella fic c'è un continuo cambio temporale dal presente al passato. A questo punto scopriamo la verità sulle origini del ragazzo, ma detto sinceramente mi è sembrata una spiegazione distaccata e fredda, mi ha colpito poco. Dopo un ultimo flashback abbiamo la conclusione e la spiegazione di ciò che gli ha rivelato la suora. Sam esce dal saloon... ed è improvvisamente ed inaspettatamente sera. L'ultima frase è estremamente d'effetto... io l'avrei usata come apertura, pensa te! XDD
Comunque, con tutti questi stacchi non si capisce bene che tempo verbale tu voglia usare per i salti nel passato; la punteggiatura non mi è sembrata eccessiva (anzi, ho trovato un punto in cui ci voleva una virgola e non l'hai messa!) ma non mi piace trovare la virgola seguita da una e quando questa introduce un nuovo periodo coordinato (a meno che la virgola non sia la chiusura di un inciso). È un surplus inutile (vedi anche , e invece). Ne ho trovate molte, così come sono diverse le frasi che cominciano con e o con ma. Non che sia un errore grave, ma per me sono frasi ad effetto e se ripetute più volte vanno poi a perdere la loro incisività. Un'altra cosina che ti faccio notare è l'uso di dove al posto di un più elegante in cui, specialmente nella frase iniziale, per la musicalità.
Nel complesso la fanfic è gradevole e anche interessante, peccato, appunto, questa costruzione che si basa molto sull’uso del flashback che secondo me ne ha sbilanciato l’equilibrio.