Recensioni per
Quando un filosofo incontra un brigante...
di Illidan

Questa storia ha ottenuto 492 recensioni.
Positive : 491
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
28/09/16, ore 20:54
Cap. 10:

Beh, Archimede, il suo principio e la leva lo conoscono praticamente tutti anche senza essere andati a scuola. Rispetto ai suoi colleghi filosofi, si può dire che Archimede sia quello che è passato meglio alla storia e che ha lasciato maggiormente il segno.

Da questa breve, come da quella con Diogene, emerge soprattutto l'abilità del brigante nell'essere al posto sbagliato nel momento sbagliato ^^

Recensore Veterano
25/09/16, ore 22:29
Cap. 8:

Qui, più che avere a che fare con il pensiero del filosofo di turno (anche se Diogene non ha nemmeno bisogno di parlare, basta guardarlo per capire cosa ne pensa lui della vita) il brigante ha avuto la sfiga immane nel capitare proprio durante l'incontro storico con Alessandro Magno.

Beh, non ha rubato nulla (come sempre) ma almeno avrà la soddisfazione di poter dire "io c'ero!"

Recensore Veterano
25/09/16, ore 21:59
Cap. 6:

Non ho mai sentito parlare del paradosso di Achille e della tartaruga, e adesso, dopo aver cercato in cosa consiste, sono felice del fatto di non averci mai dovuto pensare sopra (e anche del fatto che Aristotele sia riuscito a smontarlo, sia ringraziato!)

Certo che, in generale, i pensieri di Zenone lo fanno sembrare come un uomo che in vita sua non ha mai fatto nulla. Alla faccia del "chi ben comincia è a metà dell'opera": a furia di pensare di essere solo a metà della metà della metà della metà della metà della metà della metà (...) mi sa che Zenone è morto senza aver manco cominciato O_O

Ancora una volta ribadisco, meno male che i suoi paradossi sono stati smontati, altrimenti ci ritroveremmo in tasca monetine microscopiche di centesimi di centesimi di centesimi di centesimi di centesimi di centesimi (...) di euro!

Recensore Veterano
25/09/16, ore 21:47
Cap. 5:

Qui mi ci è voluto un po' per arrivare a capire il concetto.

Secondo Parmenide, l' "essere (inserire aggettivo)" è l'unica cosa che esiste e che deve esistere, mentre il suo contrario, il "non (inserire aggettivo)" non può esistere, punto.

Quindi, applicando la teoria all'onestà, le persone che non sono oneste non esistono.

Semplice ma efficace per il brigante... ma se venisse applicata per il resto del mondo, temo più di tre quarti della popolazione svanirebbero nel nulla...

Recensore Veterano
25/09/16, ore 21:34
Cap. 4:

Anche qui, andando a cercare brevemente il contesto di questa breve, ho scoperto un sacco di cose che hanno smontato le mie conoscenze approssimative:

-il pensiero Pitagorico non si è diffuso per via orale o scritta, a molti anni dalla morte del filosofo, ma quando Pitagora era ancora in vita;
-la scuola di Pitagora era in effetti una specie di scuola, ed anche molto selettiva (i matematici veri e propri dovevano privarsi di parecchi privilegi -tra cui quello del sesso- se volevano essere il più vicino possibile a Pitagora, mentre gli acusmatici potevano soltanto ascoltare le lezioni senza nemmeno vedere il filosofo in faccia, che insegnava celato dietro una tenda come una specie di villain)
-la scuola non era nemmeno delle più facili, anzi diciamo che oggi le cose sono relativamente cambiate in meglio: tre anni di privazioni, cinque del primo corso, poi corso con Pitagora in persona, quindi altri cinque anni in cui si era costretti a mantenere segreto tutto quello che era stato appreso...

Che dire, quando il povero brigante avrà preso almeno 28 all'esame finale probabilmente non si ricorderà più nemmeno perché è dovuto diventare un pitagorico :p

Recensore Veterano
25/09/16, ore 21:07

Una morale sottesa di questa storia: solo perché qualcuno si offende se non sei d'accordo, non devi sentirti in colpa e cambiare idea per fargli piacere. è questo che il brigante avrebbe dovuto pensare, prima dar torto anche all'altro e venire così punito dall'Universo per la sua indecisione.

Personalmente, trovo che la teoria di Anassimene sull'aria sia quella che si avvicina di più alla realtà. Rispetto all'apeiron (che può voler dire tutto come può voler dire nulla), l'aria è un elemento senza il quale molte cose non esisterebbero, e senza il quale di fatto il pianeta Terra sarebbe solo un asteroide alla deriva...

Recensore Veterano
25/09/16, ore 20:51
Cap. 1:

Ho già letto qualche tempo fa questa raccolta di disavventure del brigante (anche se incontra filosofi di periodi diversi, mi piace pensare che si tratti dello stesso povero diavolo) ma solo adesso mi è venuta un po' voglia di lasciarci un commento.

Non so quasi nulla di filosofia e non credo che inizierò a studiarla, ma questa prima breve (come le prossime, credo) mi ha fatto subito venire voglia di approfondire Talete e questa "servetta trace" che è apparsa all'improvviso e non viene spiegata. Un dettaglio, questo (il personaggio della servetta non spiegato), che sembra superficiale ma che invece si è rivelato uno stimolo alla mia curiosità.
E chi se lo aspettava che lo stereotipo del professore distratto avesse origini 600 anni circa prima di Cristo?

Passo subito al prossimo, ma intanto ti faccio dei complimenti in generale per tutta la raccolta, e per il successo che sta avendo ancora oggi :)

Recensore Junior
16/09/16, ore 12:45
Cap. 27:

Oddio, il mio professore spiegò Kant usando anche lui i talleri, però mi sembra che ne nominò soltanto due... comunque complimenti, sto leggendo ora tutti i capitoli e sei geniale!
(Recensione modificata il 16/09/2016 - 12:47 pm)

Recensore Junior
26/07/16, ore 23:53
Cap. 43:

Brillante!
L'ho letta tutta d'un fiato e ho riso a crepapelle per quel povero sventurato di un brigante, che però ha ottenuto tutta la mia simpatia perché, andiamo, è sopravvissuto a Hegel e Schopenhauer, può sopravvivere a chiunque! *sparge feel u's*
Parlando del capitolo che sto recensendo, mi ha fatta morire! Freud è lo stereotipo dello psicanalista, però ci sta, essendo questa una parodia... e il complesso di Edipo buahahahh
"Anche taccagno... decisamente la madre deve essere stata assente durante la sua fase anale" AHAHAHA è stato il tocco di classe! Non so come ringraziarti, anche perché sono in piena sessione di studio filosofico e questa cosa mi ha aiutata parecchio a sdrammatizzare - non immagini quanto io ne avessi bisogno, anche perché le mie battute metafisiche non le capisce nessuno e ormai mi vengono spontanee, tanta è la mia disperazione ora, ma vabbeh. Dunque, ti ringrazio e porgo i miei più sinceri complimenti: hai avuto un'idea geniale e sei stato bravissimo nello svilupparla e nel portarla avanti! Ripeto: è stato davvero divertente e sicuramente continuerò a seguirla in attesa di aggiornamenti, non importa quanto tempo occorrerà prima di una nuova pubblicazione!

Recensore Veterano
16/07/16, ore 13:47
Cap. 8:

Diogene sa con precisione quello che vuole. Il brigante dovrebbe rapinare una taverna.

Recensore Veterano
16/07/16, ore 13:39
Cap. 5:

Stupenda! Esprime a meraviglia la presenza di ogni caratteristica in quello che c'è. Però il "non è vero" finale rovina leggermente l'effetto.

Recensore Veterano
16/07/16, ore 13:25
Cap. 1:

Quando la natura sostituiva le forze dell'ordine.
Davvero delle storie originali, poi mi piace quando ci sono variazioni di una stessa situazione.

Recensore Master
04/06/16, ore 11:01
Cap. 31:

Ciao,
ti recensisco qui perchè nonostante tutto il buon vecchio Hegel continua a rimanere uno dei miei filosofi preferiti, ma ho adorato tutti gli episodi dal primo all'ultimo. Ce ne sono alcuni che fanno morire dal ridere, e ogni volta mi metto nei panni del povero brigante che rimane basito di fronte alle astrusità che gli vengono rivolte. Me lo immagino tipo Passatore, non so se hai presente, con il mantellaccio e il fucile a trombone, e naturalmente una gran barba incolta e un cappellaccio calato cugli occhi. Dovrebbe spaventare chiunque, ma ecco che di fronte alla filosofia...

Ancora complimenti, mi hai allietato una nottata/giornata noiosissima e piena di rotture di scatole, grazie!!

Old Fashioned

Nuovo recensore
21/04/16, ore 22:41
Cap. 19:

Complimenti per le storie che hai scritto! Mi hanno divertito parecchio, inoltre alcuni filosofi li ho studiati anche da poco dunque il loro pensiero è ancora fresco :)
Mi è piaciuto molto questo modo che hai avuto di "prendere la filosofia" e sicuramente è anche un modo per ricordarla meglio! Inoltre l'invenzione di un brigante che va a derubare i filosofi e si trova poi disarmato di fronte al loro pensiero filosofico è stupenda. Di nuovo complimenti!

Recensore Master
07/02/16, ore 20:04
Cap. 8:

"Lasciate perdere: quel criminale non è chiaramente una reale minaccia, anzi sembra perseguitato dal capriccio di un dio malevolo."

Riassunta l'intera storia in una sola frase!

In questo capitolo non è stato illustrato molto il pensiero del filosofo, se non con la sua citazione sul sole, ma il brigante si è dimostrato, ancora una volta, un tipo quasi onesto!