Ciao! Eccomi qui per lo scambio (ma non solo) ;)
A mio parere, Itachi è uno dei personaggi più belli e complessi di tutta l'opera.
Le sue qualità si sprecano, e tuttavia, parlando di lui, la prima parola che mi viene in mente è: "solitudine".
Perché sì, Itachi è solo in tutto ciò che fa, da sempre. Prima dello sterminio del clan, durante la sua permanenza nell'Akatsuki, persino dopo la morte, allorquando viene riportato in vita dall'Edo Tensei. Solo nella sua incorruttibilità, nella sua devozione al villaggio ... nella sua perfezione.
Un eroe che non verrà mai decantato, un carnefice che in realtà è vittima.
Ma la bellezza di Itachi, sta proprio nell'essersi accollato un simile peso senza battere ciglio, dall'inizio alla fine. E questa accettazione ben si percepisce leggendo la tua storia, da cui traspare tutta la quieta rassegnazione di Itachi a un'esistenza da vivere nell'ombra, a tessere le fila di una tela più grande di lui. Sebbene siamo abituati a vederlo associato al corvo, il parallelismo col gatto l'ho trovato originale e calzante: entrambi silenziosi, schivi, diffidenti ed eleganti.
La frase "Perché Itachi era sempre lì, anche se non lo si vedeva.", poi, mi è piaciuta molto.
In sintesi: ti faccio i miei complimenti!
Alla prossima ;)
Irene. |