Recensioni per
Hatred~
di Seiko

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/07/16, ore 09:07

Trovare una Sanji/Law qui su efp Dove sanji/Nami, Kidd/Law, Sanji/Zoro è Law/Rufy la fanno da padrone è veramente una ventata di aria fresca.
A me loro due insieme piacciono. Secondo me, funzionano benissimo insieme.
Riguardo alla tua ff credo che la prima cosa da dire è che si tratta di un delirio bene strutturato. Vuole essere una sorta di flusso di coscienza per Law ma mantiene la comprensibilità e questo è un gran pregio.
Ho apprezzato anche il modo di rivolgersi a Sanji con quegli appellativi da aristocratico. L'angst, mio pane cuotidiano, era presente e marcata. E anche questo velo di ignoto che hai lasciato su alcuni punti non dispiace ma rende tutto più vero e intrigante.
Una cosa che invece ho gradito poco è la seconda persona ma forse è più un gusto personale che altro.
Alla prossima.
Ciauz

Nuovo recensore
26/12/09, ore 23:49

Sublime, Nee-san, veramente sublime. Non ho altro da aggiungere. E' scritta divinamente, come sempre.

Recensore Master
08/12/09, ore 14:43

ma lo sai che è solo grazie a te che io ho amato questa coppia?!!!!!!!! ç_______ç questa ff è davvero bellissima, non riesco a trattenere le lacrime. scrivine altre su di loro, mi raccomando....sei davvero in gamba.
bax
oOBlackRavenOo

Recensore Junior
08/12/09, ore 00:00

Oh, corbezzoli .-.
Sì che un'esclamazione come "corbezzoli" oramai non la userebbe più neanche Paperon de Paperoni, ma mi è parso il minimo per descrivere il mio stato d'animo dopo aver letto questo meraviglioso spaccato interiore.
Non che ogni singola mandata a quel paese di ieri notte non te lo abbia potuto fare intuire, però, sai, credevo fosse giusto ribadire ulteriolmente il concetto.
E' un esperimento nato in silenzio, a parte qualche sporadico spoiler decisamente gradito. E credo di averlo amato, dalla prima all'ultima parola.
Trovo semplicemente sublime il modo in cui, ogni volta, riesci a penetrare nella mente dei tuoi personaggi. Li rendi veri, vivi, pulsanti.
Alla portata di chiunque senza necessariamente estremizzarli.
Non credo di aver mai letto un Law più virtuoso e pieno di vita come quello di questa storia, eclettico e posseduto da un universo di sentimenti contrastanti.
Tutte sensazioni rese magistralmente, per altro.
Umano sarebbe con ogni probabilità il miglior modo per descriverlo. Schifosamente umano con ogni suo capriccio, ogni contrasto o singola debolezza.
Un uomo fragile nonostante tutto, che cerca di fuggire dal mondo e da sé stesso nascondendosi dietro il riflesso di qualche bicchiere. Ed anche questo è stato un particolare che ho davvero, davvero tanto ammirato.
Perchè quando qualcuno è alla ricerca di un appiglio a cui potersi aggrappare per non cadere anche la minima inezia può sembrare una roccia sicura. E' un passaggio, quello dal particolare al complesso, che rientra forse fra gli schemi maggiormente usati dall'uomo.
O, per lo meno, dalla sottoscritta.
Ed il modo con cui hai focalizzato l'attenzione di Law su quel bicchiere, su quel gioco di luci ed ombre suo e di nessun altro, è stato il tocco da maestro ad un preludio alla storia davvero reale. Vivo.
Sei entrata nella mente dell'invividuo, ed ancor più in quella dell'ubriaco. Per quanto detta in questo modo, spicciolo e diretto, possa sembrarti un'idiozia, ti posso assicurare che è la semplice verità.
Hai spogliato il medico di ogni barriera data dalla propria indole, dal proprio ruolo, e lo hai reso un semplice umano riportato indietro da qualche bicchiere di troppo.
Ed allora riesci a vederlo, seduto su quello sgabello a meravigliarsi persino del tintinnio di una moneta o dei cerchi perfetti lasciati dal suo roteare.
Lo senti, fragile che tenta di ruggire e sfuggire ancora una volta al controllo della "cara mogliettina".
Una donna che sa di odiare perfettamente, che il mondo d'altronde non fa nulla per nasconderglielo, quell'assurdo sentimento.
E l'universo di Law è composto ancora da due persone, oltre al bisognoso d'attenzioni cuoco. Le due parti della sua ragione oserei dire.
O ancora meglio, per specificare, ragione e sentimento.
Non so se tu sia partita davvero dal presupposto di rendere Penguin e Casquette come un'ulteriore coscenza del moro, se abbia voluto creare dei due flashback con la precisa intenzione di mostrare le due facce della medaglia Law. Non lo so, anche se una mezza idea a proposito me la son voluta fare di mio.
Ma il nocciolo della questione è che in loro due ho davvero rivisto parte del capitano.
L'amara compostezza di Penguin, personificazione forse di una ragione che il moro ha perso da tempo. E la spensieratezza di Casquette, dolce ed ancora illuso dalla vita, che tenta di entrare nel cuore del suo capitano con poche, semplici, domande mirate.
Per un attimo vi ho rivisto il riflesso di Trafalgar, di un sentimento che nonostante tutto ancora cerca di ignorare. Ma che, eppure, non può fargli fare a meno "di andartene comunque con una smorfia in viso che assomiglia, seppur lontanamente, ad un sorriso malriuscito.”
Passato e futuro a confronto.
Ed è un futuro che trova il fulcro sull'odio, quello del Law che hai voluto descrivere. Un futuro che fa paura, talmente tanta da obbligarlo ad annebbiare la mente e, quando persino questa sembra vacillare davanti all'asprezza di quello sguardo, a tirare persino fuori gli artigli.
Ed arriviamo dunque alla seconda parte della storia che abbia subito amato, quella immediata all'uscita dal locale.
Anzitutto qui vi è da fare una minuscola precisazione circa la tua rara maestria nel riuscire a rendere i vari sbalzi d'attenzione del moro. Sei riuscita a renderlo allo stesso tempo vigile e distratto, disinteressato al continuo ronzio del biondo, eppure voglioso di metterlo a tacere.
E' un continuo altalenarsi di lucidità e spossatezza che ho davvero apprezzato.
Anche il fatto di riuscire a cogliere frammenti discorsi, quelle rare volte in cui la mente gli aveva concesso il permesso di sprecare il proprio tempo in questo modo, è l'ennesimo particolare che solo mani esperte come le tue avrebbero potuto portare alla luce.
E, seppur come frammenti, quelle voci acute lo inibiscono in qualche modo, fanno abbassare le sue difese a tal punto da costringerlo a tirar fuori le unghie ed i denti. Letteralmente.
"Ed è buono, buono come non lo è mai stato l’amaro sapore di sangue che senti fra le labbra, e la sua voce non ti è mai piaciuta così tanto, mentre si lamenta sofferente, mentre ti insulta in tutti modi che conosce. Imprecazioni, insulti, non chiedi altro da lui, vuoi vedere anche i suoi sentimenti negativi, e li vuoi vedere tutti davanti ai tuoi occhi."
E' forse la parte, assieme al frammento finale, che abbia amato maggiormente.
Mi piace come lo hai reso, un pò come un animale che affonda i denti nella carne della preda e ne saggia la consistenza. Come un leone che uccide senza interrogarsi se sia giusto o sbagliato, ma semplicemente perchè "è buono".
E' Law, è Law in ogni sua sfaccettatura, in ogni sua debolezza dettata dall'istinto.
E poco importa se poi il biondo vuole di più, se chiede una stanza perchè la strada è troppo sporca per la sua pelle delicata. Poco importa perchè Trafalgar, arrendevolmente e con il tempo, ha imparato ad accettare anche questo.
Lui lo giustifica con il semplice desiderio, io vi anteporrei anche dell'altro prima, qualcos'altro che solo una mente parzialmente lucida potrebbe fargli notare.
Particolari, nulla più.
Come la semplicità di una sigaretta poggiata sul comodino, in seguito ad un altro ricordo così poco chiaro. Perchè per smuovere la volontà del biondo, per permettere a Law di appropriarsi di forse una delle poche cose ancora appartenenti a lui ed a nessun altro, qualcosa, in quella notte fatta di alcool, deve essere necessariamente accaduta.
Ma a Law il passato è del tutto indifferente, sublimato da qualcos'altro. Un indefinibile qualcos' altro forse ignoto persino a lui almeno fino ad una composta presa di coscenza.
Ci si aspetterebbe una verità amara da un personaggio carismatico come il chirurgo, una verità pungente ed aspra. Ed il fatto che ad accompagnarla sia il dolce tepore di una sigaretta di certo non esclude niente di tutto questo.
Perchè, come ti ho già detto ieri sera fra un fanculo ed uno stronza, il tabacco è dolce, rilassante, dispersivo. Ma assassino anche.
Un brutale assassino che agisce a sangue freddo, con voluttuoso piacere nello scorrere degli anni.
Ed il rapporto fra i due non è da meno; non può di certo esser fondato sulla certezza di un lieto fine. Quello lo hanno perso insieme anni ed anni fa.
Ma questa è un'altra meraviglia storia.
Quello che è racchiuso in questa shot è talento puro, Crapa, e non lo dico perchè sei tu. Almeno in questo so di essere obiettiva nel modo più assoluto.
o sono parlando di una rara bravura, lo sono parlando del modo in cui distruggi e riassembli la psiche dei tuoi personaggi.
Talento semplicemente, inutile tirarla ancora per le lunghe.
...
* rilegge tutto *
Cazzo, hanno ragione i miei amici a darmi della logorroica ._.

I love you, Crapa.
Like Turk loves his do. °ç°
* un gabbiano la picchia a morte *

Recensore Junior
07/12/09, ore 21:11

Ora non ho dubbi ù_u
tu mi vuoi morta ed io adoro questa coppia ù_ù

Ben giocato il passaggio tra i ricordi e il "presente". Vedere poi la storia con gli occhi di Law ti butta ancor di più all'interno della storia. Il fatto che quasi si costringa ad odiare il biondo, mentre in realtà ha già capito. I vari ragionamenti, le varie scuse e bugie che si racconta.
Insomma, bellissima dall'inizio alla fine!
continua così Seiko-chwan! è_é9