Premesso che il portale di questo commento si apre su un fandom che esiste finito e che conta una sola, solitaria persona (Crim/Culofandom = One True Pairing - ma sto divagando), dovrei premettere un'altra cosa sommamente scontata, e cioè che l'autrice è riuscita a divertirmi di nuovo con una storia su un gioco in cui l'unica cosa che puoi fare è saltare da una parte all'altra del livello aprendo portali ovunque. (Gioco che ho giocato e finito in qualche giorno, peraltro, perché adoro i puzzle!platform ma ho idiosincrasie per la prima persona, e comunque è avvenuto secoli fa e non l'ho mai più ripreso in mano. Sto divagando di nuovo. AEHM.)
Del resto, stiamo parlando di una breve storia per cui l'aggettivo "psicotica" potrebbe effettivamente essere un complimento - c'è un motivo per cui ciò che accade è ancora più folle della realtà raccontata nel gioco quello a cui ci riferiamo, e non ho intenzione di spoilerarlo - e per cui vale molto di più una considerazione estemporanea che ho fatto alla fine della lettura: nonostante l'assenza di GLaDOS, che forza la storia a basarsi su uno solo dei protagonisti di una vicenda che è per sua stessa natura duale, come il portale blu e quello rossarancio - questa storia riesce ad essere più fedele dell'originale.
E, duh, questo potrebbe effettivamente non essere un complimento.

(È per questa, non ce la siamo mica dimenticata. u_u)

Def per il solito collettivo FDP/MDC/eccetera.

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Ehm... non so se i portali funzionano sulla pietra... è che nel gioco non funzionano sul metallo arrugginito... XD