Recensioni per
Quello che conta - I - Un patto matrimoniale
di mamma Kellina
In attesa della prossima parte di questa storia, mi prendo qualche minuto per recensire quanto hai già pubblicato finora. Per quanto mi riguarda, infatti, la storia non finisce qui, e considero questo solo il primo volume di un romanzo diviso in più tomi. Qualcuno è nato, qualcuno e morto, e Barbara e Robert si può dire comincino solo adesso la loro vita insieme, perciò sono certa che tu abbia in serbo molto altro da rivelarci su loro e sul modo che troveranno per lasciarsi definitivamente alle spalle il passato mantenendo nel cuore il ricordo di chi non c'è più (il primo figlio di Barbara e la prima moglie di Robert). Tu sai già come io apprezzi il tuo stile chiaro, la fine analisi psicologica che fai dei personaggi e la precisione dell'ambientazione, perciò mi concentrerò su quello che ho trovato di nuovo in questa storia rispetto alla prima che ho letto delle tue (che a questo punto mi auguro sia solo la prima di una lunga serie...). Barbara è molto diversa da Maria, che era una ragazza giovane e abituata a una vita serena e protetta; Barbara ci viene presentata come una donna prematuramente rassegnata, chiusa in un mondo provinciale e in una famiglia poco comprensiva, costretta ad accontentarsi delle briciole di calore che trova in casa del fratello; eppure la sua infelicità ci appare direi dignitosa, alleviata dall'operosità quotidiana e dai rapporti con i nipoti e gli amici, come spesso è stata ed è ancora la vita grama di molte donne, che non strepitano, non si ribellano e non fanno follie di fronte alle tragedie grandi e piccole, ma si adattano a un'esistenza che da fuori può sembrare grigia eppure, vissuta giorno dopo giorno, momento dopo momento, non deve mancare né di attrattive né di semplici gioie. Ho apprezzato come tu mi abbia fatto sentire questa dimensione in Barbara, che infatti non accetta subito la proposta di Robert, timorosa forse di cambiare un male che conosce con uno sconosciuto, ma soprattutto di perdere quel rispetto per se stessa che sente di essersi guadagnata e che è l'unico bene che davvero le resta. Così come ho apprezzato il modo in cui si adatta poi alla sua nuova esistenza di donna sposata, prendendosi cura del figliastro innanzitutto ma anche di un marito che le ha - onestamente ma freddamente - proposto un patto abbastanza egoista, per la mancanza non tanto di un'unione fisica (che a quell'epoca le donne si supponeva nemmeno desiderassero) quanto di qualsiasi speranza di maternità. |
Anche questa volta con Robert e Barbara sei riuscita a farmi piangere, ridere, arrabbiare, gioire.....insomma emozinare!... Che splendida storia!Che dire di più....solo tre cose, BRAVA BRAVA BRAVA !!!!! |
Carissima, quest'ultimo capitolo è senz'altro perfetto per concludere la prima parte di questo tuo romanzo. |
RECENSIONE UNIFICATA Lucy e Vale |
Come al solito grande!!! Grande storia, grandi emozioni....un sospiro di gioia al sapere che la piccola è salva! Intenso capitolo dove trovo Robert assai delizioso sia con Barbara che con la neonata...Vedo la luce in fondo al tunnel... |
Ciao! Mi è piaciuto il capitolo ^^ |
Non ci credo che dopo questo memorabile e stupendo capitolo siamo alla fine. |
Un capitolo davvero commovente, che tocca il cuore e che mi ha lasciata con le lacrime agli occhi e senza parole. |
Capitolo stupendo che mi ha scatenato varie emozioni: |
RECENSIONE UNIFICATA Lucy e Vale |
Ciao! Ho iniziato a leggere questa storia e mi piace molto. Sai, di solito i personaggi principali di una storia diventano automaticamente i tuoi preferiti. Io invece non sopporto Robert, ma proprio per niente. Non sopporto questa sua aria dolce, timida, affettuosa. Lo trovo un assurdo buonista ed ipocrita. Prima decide di chiudere tutto con Barbara e poi si mostra docile. Prima non calcola minimamente Barbara durante la gravidanza e poi ha anche la prepotenza di pretendere di decidere il nome della bambina e di dichiararsi "il padre". Lo reputo senza carattere. L'unico momento della storia in cui era veramente se stesso è stato durante la vacanza, e non lo dico perché è stato anche l'unico momento in cui c'è stata più intimità fra i due, ma perché lui stesso ha fatto intendere di essere un uomo passionale e capace di amare ma invece con Julie era dolce perché lei amava la tenerezza. Non credo sia amore CERCARE di essere un'altra persona per piacere. Credo che sia vero amore essere sempre e comunque se stessi con la persona che si ama e con Barbara l'ha fatto in quei pochi giorni. Inoltre lo reputo egoista: ha amato, ha voluto Barbara e, ovviamente, non l'ha più calcolata dopo perché "in preda ai sensi di colpa". Non metto in dubbio che si senta confuso e che Julie sia a livello sentimentale più importante di Barbara, ma a livello umano le due donne sono uguali e Barbara non meritava ciò. Anzi, se proprio vogliamo, a livello umano Barbara è anche più importante perché è viva. Julie è morta, è il passato. Non si può consolare una persona morta, ma una viva sì. Davvero, fossi nella storia darei una sberla talmente forte a Robert da farlo volare xD Non lo sopporto. Spero di cambiare opinione su Robert, perché solo leggere le sue battute buoniste mi fa crescere una rabbia dentro! |
Un capitolo movimentato anche questo... sapere che era prematura poteva far insorgere delle complicazioni non fa meno male che vedere quella povera bimba soffrire... e di sicuro si capisce perfettamente il comportamento della povera Barbara, perdere un altro figlio... deve essere una cosa davvero tremenda. |
Carissima, questo capitolo è davvero meraviglioso! Profondo e commovente. |
senza parole...BRAVA..BELLISSIMO |
RECENSIONE UNIFICATA Lucy e Vale |