Non capisco, e veramente non capisco, perché dare questi toni dark-nonsense all'anoressia. Non mi importa, prima che mi arrivi l'ennesima mail con su scritto "cosa credi di saperne tu, IO ci sono passata!", se sei stata anoressica o meno, cos'hai provato o cosa non hai provato, se hai sofferto o se non hai sofferto, ma se ci sei passata, sai benissimo che non è questo che succede. L'anoressia non è la fiaba macabra di Emily the Strange o di Lenore, è innanzitutto fisicità, carne e ossa, fame, strazio fisico, e questo breve testo non ne fa minimamente accenno. Le cose sono due: o cambi il titolo, o scrivi un testo decente che descriva la malattia per quello che è veramente.
Inoltre, se proprio ci tieni al nonsense, c'è una sezione apposita. In quella 'introspettivo', in un racconto (se così si può chiamarlo) intitolato "Anorexia" mi aspetto di trovare i pensieri CONCRETI di una ragazza malata. Perché se ci sei passata penso tu sappia che i pensieri in quei momenti non sono Dead-Deady e compagnia cantante, ma "fame", "morsa allo stomaco", "bisogno", "grasso", "rabbia" e via di questo passo.
Insomma, che c'è di così vergognoso nell'attaccamento alla realtà? Cosa c'è di male nel dire le cose come stanno, brutte e fisiche? Perché bisogna sempre infilarci una poetica macabra che NULLA ha che vedere con una malattia tutt'altro che fica e burtoniana?
Un'ultima nota sulla brevità del testo, che per quanto mi riguarda, non so come la pensi tu, non rende esattamente giustizia a quelli che sono mesi, anni di tormento di una persona al riguardo di sé stessa e della sua vita, ma ormai, dopo non so quante storie identiche a questa, fra un po' mi stancherò anche di ripeterlo...

E' così che va,camminando sul cammino dell'autodistruzione.
Un giorno ci si ritrova morti ,senza sapere come,quando e perchè.
Forse Elena aspettava impaziente la morte,o forse dentro di lei brillava ancora un barlume di speranza.
Non lo sapremo mai.

Quello che so..è che adoro questo scritto.Complimenti,sei sempre più brava.
Alla prossima.

Stai davvero superando te stessa.
Spero di averla capita. Elena sta morendo da vecchia, apparentemente liberatasi dall'anoressia.
Ma la morte che lei sente è quella descritta all'inizio, il suo corpo troppo magro.
Come se, anche dopo anni, fosse l'anoressia a portarla via.
Niente da dire... Non è dura, ma entra nel profondo.
Brava, davvero.
Fede.
P.S: lo so, non c'entra niente, ma.. ma... Meno OTTO!

è bellissima...ci credi se ti dico che mi ha fatto piangere?...complimenti!!!