Da dove potevo iniziare a leggere le tue storie se non da una su Sherlock Holmes? Mi piace molto questo momento che hai deciso di dipingere con parole delicate ma allo stesso tempo evocative. Me li immagino seduti davanti al camino con Watson che parla praticamente da solo - povero dottore! - e Holmes perso tra i fumi dei suoi pensieri e solo all'ultimo momento capisce ciò che il suo caro amico gli sta chiedendo. Una cosa rimane nella nebbia: i pensieri di Holmes a riguardo. Cosa avrà provato? Si sarà sentito onorato, annoiato o non gliene importa nulla? Il bello dei racconti di Doyle - e del tuo, in questo caso - è che non si riesce mai a sapere cosa passi per la testa di quel detective così strano, apparentemente cinico ma che forse nasconde un'indole molto sensibile, della quale si riesce a intravedere una sfumatura in quei suoi sorrisi accennati ...
Complimenti!!

MINI

Waaaa!! Stupenda non è una parola abbastanza efficace x esprimere le mie attuali emozioni... ma non trovandone di migliori ed essendo a corto di idee x cominciare questa dovutissima recensione... STUPENDA!
Non smetterò mai di dire che adoro troppo Holmes, e credimi Bebbe, tu riesci davvero a renderlo al meglio!
La sua scia di pensieri mentre il povero Watson parlava dei più disparati argomenti mi ha fatto sorridere, così come la sua espressione decisamente sconvolta quando è giunta la fatidica richesta del dottore (confido che tutti gli argomenti trattati in precedenza non fossero altro che un lungo giro di parole per giungere alla domanda...)
Ma il sorriso di Holmes al ringraziamento e, credo, soprattutto, alla felicità negli occhi del suo Boswell è stata la ciliegina sulla torna.
*___* che cariniii!! Li adoro troppo (completamente fusa... sopporta lei e le sue recensioni, per favore...).
Dunque... complimentoni!! Brava, brava e ancora brava! Perchè non importa di cosa trattino le tue storie, se i sentimenti siano forti o meno... riesci sempre a sorprendermi e a farmi emozionare!
Un grosso bacione...

Alchimista <3<3

Stimatissima collega.
Sappi che questa oneshot mi ha strappato più che un sorriso - l'ho riletta almeno cinque volte in dieci minuti. Innanzitutto, lasciamelo dire, i tuoi Holmes e Watson sono perfettamente canonici. Il loro comportamento è così azzeccato che mi sembra di trovarmi in un resoconto di Sir Arthur. Inoltre, sei riuscita a mantenere, grazie al tuo stile, un'atmosfera perfettamente bilanciata tra la leggera comicità del momento (dovuta più che altro alle reazioni di Holmes a quell'eloquio sorprendente e futile - almeno secondo i canoni del nostro detective) e la tensione emotiva non indifferente di Watson.
Bellissima la descrizione della loro amicizia - sì, perchè anche nelle piccole grandi scelte si esprime l'amicizia.
Ora passo alle mie note personali. Che ci sono sempre.
Così, quando il dottore si era messo a parlare del tempo, dei fiori, di luoghi di villeggiatura, [...] si era messo a pensare ad un bellissimo quanto difficile concerto di Shostacoviç [...]. -- Logico. >_<
“[...] Siete sicuro di non aver fatto uso della mia soluzione sette per cento?” “Mio caro Holmes!!!” -- Il che equivale a un deciso NO, giusto?
[...] chiudendo la porta, avrebbe potuto giurare di aver visto un sorriso sul volto del freddo, inflessibile Sherlock Holmes. -- La "mente senza cuore", eh. E' molto bello davvero come tratteggi la loro amicizia.
chissà che con il tempo non mi decida a fare anche un sequel. -- Sarebbe eccezionale *___* Vero che scriverai un sequel?
Concludo questo logorroico commento ringraziandoti di cuore per gli auguri ed assicurandoti che poter leggere questa one-shot è stato un regalo di non indifferente importanza. Grazie di cuore di averla pubblicata.