Recensioni per
Le strade possibili
di Harriet

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
09/02/10, ore 14:45

davvero dolce e malinconica... una punto in particolare mi ha colpito moltissimo:"Le strade possibili sono ugualmente piene di doni e fatiche, di sassi e di erba, di orrori e meraviglie, e tutte portano inaspettate ricchezze e storie meravigliose.
Tutto sta nello scegliere l'unica strada che possiamo fare: non perché è la migliore, ma perché è la nostra."
bellissima, veramente. complimenti!

Recensore Veterano
08/02/10, ore 22:50

Come promesso ecco la recensione-valutazione della storia.

Grammatica e sintassi: 9,75/10
La grammatica e la struttura sintattica sono curatissime. C’è soltanto un piccolo errore di punteggiatura ed un’imperfezione di battitura, ma per il resto è perfetta. Complimenti!

Stile: 8,75/10
Lo stile è ben curato, piano e tranquillo e si adatta piacevolmente a quello che hai scritto, allo scavo psicologico nell’anima della protagonista. Forse avrebbe ulteriormente giovato alla, pur sempre buona resa, una maggiore ricerca lessicale che avrebbe reso più ricco il racconto (e mi riferisco in particolare a qualche ripetizione che inficia di tanto in tanto la scorrevolezza).

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
I personaggi sono ottimamente caratterizzati. Non solo Agata è una donna rappresentata in tutta la sua profondità, nel suo ritorno, dopo quindici anni al paese natio, ma anche tutti coloro che incontra hanno una loro anima e questo vale anche per la massa anonima degli spettatori. In poche parole non ti sei limitata a tratteggiare dei semplici comprimari e figure di contorno, ma dei personaggi veri e proprio (sto pensando a Marina e a Elvira, oltre che, naturalmente, al piccolo Michele), con una loro personalità, un loro passato e una loro vitalità. Complimenti!

Sviluppo della trama: 9,25/10
La trama è sviluppata con coerenza e con il giusto ritmo, senza voli pindarici, ma, per la storia che hai voluto narrare non ce n’era di certo bisogno. La vicenda scorre piacevolmente sotto gli occhi del lettore, senza accelerazioni improvvise o improvvisi rallentamenti, rendendo ancora più prezioso il lavoro di introspezione e piacevole la lettura.

Originalità: 9,50/10
Ho trovato il racconto originale, non tanto per il punto di partenza (il ritorno a casa dell’artista girovago), quando per il suo sviluppo successivo e l’incontro con il piccolo Michele, trattato in maniera non banale e con riflessioni della protagonista profonde e, a loro volta, non vuote e banali.

Attinenza alla traccia: 10/10
Agata è sicuramente un’artista girovaga ed il suo esserlo è posto in evidenza tramite il suo rapporto con il paese di origine (da questo punto di vista l’incipit è bellissimo con il suo notare che i cambiamenti che ha visto altrove hanno intaccato anche il suo paese natale) e la riflessione conseguente all’incontro con Michele, che risulta fondamentale sulla protagonista e sulla presa di coscienza circa la scelta compiuta quindici anni prima.

Giudizio personale: 4,75/5
Una storia fortemente introspettiva che pone il lettore non solo davanti alle riflessioni e alle scelte di Agata, ma, da un certo punto di vista, di fronte a se stesso (tutti ci troviamo presto o tardi a compiere le riflessioni della protagonista), veramente ben scritta e di piacevole lettura.

Totale: 62/65

Recensore Veterano
08/02/10, ore 22:49

Ho sentito una sorta di aria di casa nel leggere la storia, per gli articoli davanti ai nomi e per i nomi: non è così facile trovare un'ambientazione italiana. Complimenti davvero!