Ciao, Cris. ^^
Sono Airo-pearl e -finalmente- ti lascio la recensione premio.
Ho scelto questa storia perché il tema del padre mi è caro per certi versi.
Lisa è una ragazza che porta dentro di sé una forte, nonché giusta, rabbia nei confronti di quel padre che l'ha colpevolizzata per essere venuta al mondo.
Quando una persona a te cara porta rancore verso di te, hai due alternative: cercare di riconquistare il suo amore fino alla disperazione oppure imparare ad ignorare la sua stessa esistenza per non farti distruggere dal dolore.
L’essere riuscita a perdonarlo può aver in qualche modo ricucito quella vecchia ferita che lui le ha lasciato come proprio ricordo. Non un giro sulle giostre e nemmeno un bacio sulla guancia, ma tutto il suo dolore per la perdita dell’amata moglie.
L'ultimo saluto ad un genitore, madre o padre che sia, è sempre straziante. Sopratutto la notte di Natale.
La tua storia è davvero commovente. Lisa descrive i suoi amari ricordi e la sua rabbia con dolcezza, e forse un pizzico di rancore dovuto proprio al significato del Natale. Dopotutto, il suo desiderio non è mai stato realizzato. Riavere sua madre.
Alla fine si sono riappacificati. O meglio, Lisa ha perdonato lui. Almeno io la vedo così.
Ti faccio tanti complimenti, sia per il tema che per come l hai trattato. Non è facile riuscire a rendere così bene i sentimenti di una persona, specie se a noi sono sconosciuti.
Mi trovo molto d’accordo su ciò che sosteneva Jonathan:
Quello che conta è la famiglia.
Perché, alla fine dei conti, quando sei in difficoltà e stai affondando, chi rimane al tuo fianco fino alla fine è proprio la tua famiglia. Nessun’altro, solo loro. Parlo per esperienza personale.
Ti saluto Cris, ho notato altre fiction interessanti e forse tornerò a recensire qualcos’altro di tuo. Anche se non ti prometto niente. ^^
Un bacio.
Koishan Sokujo.
P.S: presto avrai anche il banner. ^^ |