Carissima Gaia!!!
Scusa, scusa ancora il mio imperdonabile ritardo, ma il periodo è un po’ “intricato” e non mi piace, lo sai bene, scrivere qualcosa “così per scrivere”, non è da me, perché io amo la tua storia e non potrei mai e mai dirti la mia opinione in modo frettoloso, ci tengo troppo a dirti la “mia”, ma con calma, forse siamo molto simili in questo, ma è un modo per me, di dare quella “cura” a chi, come te, questa “cura” è data ogni volta, con ogni capitolo, con ogni parola, con ciò che mi regala così tanto, grazie ancora!!
Questa volta hai fatto scontrare i nostri e loro cuori, bellissimo capitolo, da togliere il fiato, con una "cura" nel raccontare questa bellissima Storia, ma soprattutto "questo" momento, finalmente Hermione e Draco si "ritrovano", riescono a unire i loro cuori dopo così tanto tempo, dopo così tanto dolore, riescono ad unirsi completamente.
Ed è bello, puro, come ci fai sognare il loro incontro, sì, sognare perchè non c'è volgarità, ma solo la purezza che si rispecchia nel loro amore, così travagliato dagli eventi, così forte nel tempo, e così dolce di quei gesti che sia Draco, che Hermione hanno anelato da così tanto tempo, anzi, addirittura, per la nostra Grifona, senza la speranza, visto che Draco, per lei, e non solo per lei, era morto.
E’ paradossale quanto Draco, desideri con tutto se stesso, Hermione, poter condividere, nuovamente, tutto con lei, ma nello stesso momento, sia “bloccato” dalla paura di mostrarsi nel suo “io” diverso, anzi, è lui stesso che mette “in allarme” Hermione, che, quasi, la allontana da lui, dicendole solo che il “suo” Draco non c’è più, è “morto” sei anni prima…..
Ma Hermione non si lascia di certo spaventare da ciò che Draco dice, anzi, esce quella “rabbia” sopita per così tanto tempo, per un tempo infinito, visto che non ha mai avuto modo, se non addirittura sia stato impossibile, di poterla esprimere….ma ora non può fare altro che confermare a Draco, ma soprattutto a se stessa che lei è lì per lui, per loro, insieme ancora.
Hermione, a ragione, è in un certo modo “arrabbiata” con Draco, nel momento stesso che lui sembra “gettare la spugna” su di loro, anzi diciamo che lui è talmente spaventato a tornare da lei, perché ha paura di far vedere la parte di Draco più “inaridita”…..ma, anche se Draco capisce che è stato proprio l’amore per Hermione che lo ha salvato da quell’incubo di ogni giorno che si è protratto per sei lunghissimi anni, lui non è arido nel sentimento, ma l’illusione di poterla avere di nuovo è stato un sogno che lo ha accompagnato nella sua prigionia ed ha solo alimentato il tormento della perdita.
Infatti quando Hermione trova la formula della Malefica Potio, Draco si trasforma alla visione di ciò, ritornando sui suoi passi di sei anni prima, della sua prigionia, che per lui si era prefigurata eterna, soprattutto per il fatto di sapere Hermione viva, ma per lui impossibile da raggiungere, la sua speranza resa vana da una condizione che non aveva scelto lui, ma che gli era stato imposta da un padre perso nelle parole e nel credo di qualcun altro che ha solo portato devastazione e morte .
Si vede il dolore di Draco che finalmente viene condiviso con Hermione, quel dolore che anche lei ha sofferto, forse in maniera più drastica ma senza illusioni, quel crederlo morto, che non ha dato scampo a nessuna speranza, a nessuna illusione, forse, però per lei, un motivo in più per continuare a vivere.....ma nessuno, ha mai saputo veramente il baratro di dolore che l’ha accompagnata in quegli eterni sei lunghi anni, il pensiero straziante di non poterlo avere mai più; Harry, Ron, la “famiglia” che sono insieme, sanno cosa Hermione ha passato, perché anche loro hanno sofferto la mancanza di Draco insieme a lei.
Ed è bello come si sono confrontati, come hanno riversato il loro dolore e in un certo senso anche quella frustrazione, mista a rabbia, che hanno provato sulla loro pelle, ma anche sulla pelle degli altri, infatti è bello e giusto come Hermione abbia “urlato”, in un certo modo, anche il dolore degli altri amici-fratelli, della “famiglia” che l’ha sempre supportata, ma che ha anche sofferto in silenzio, in sordina il suo dolore per la mancanza di un amico, di un fratello.
E ancora una volta, è bello ritrovare Hermione con il suo coraggio nell’ affrontare il dolore, in questi anni, ma soprattutto Draco con il suo dolore, di affrontarlo senza mezzi termini, senza renderlo più vittima di quello che è stato, senza giustificarlo, in una certa maniera, senza “soffocarlo” nella compassione, “Non è una gara a chi ha sofferto di più questa….Non è così che risolveremo le cose”, ma spronandolo, ridando solo ciò che a loro due è mancato per troppo tempo: loro stessi, il loro amore, sotto tutti i punti di vista, non con una promessa, ma una vera e propria “dichiarazione”, “Io non vedo nessun fantasma, qui attorno. E, se ci sono, possiamo certamente sconfiggerli insieme”, ecco, Draco non ha più dubbi, l’accettazione, il giusto ritorno al suo posto, lì con lei, per sempre ed è per Draco come il riaprirsi la porta del Paradiso, il “ritorno” da lei, finalmente, completamente, senza limiti di sangue, di mente, di pensiero, non c’è più nulla che può ostacolare il suo ricongiungimento con Hermione, …….insieme, per sempre.
E qui, mi sembra più che giusto, ciò che i nostri amici vivono, io la vedo come la loro “prima notte”, dopo tanto sofferenza, dolore, prigionia, ognuno di loro due, vissuta a modo loro, possono solo amarsi completamente, oltre ai sensi, con il corpo, quel contatto così agognato da così troppo tempo, quel contatto che non è solo fisico in sé, ma è il contatto “umano”, la ricerca anche nei gesti, le carezze, i baci, i sospiri, l’”unirsi”, l’uno nell’altra, sentirsi completi, due parti che tornano alla loro forma originale, combaciando perfettamente, sebbene così diversi per impeto, carattere, forza spirituale e umana, ma non per l’amore che li lega e che, nel tempo e nel dolore, li ha riportati l’uno nelle braccia dell’altra.
E’ bellissimo come “parli” dei loro gesti nell’amore, senza malizia, ma con una purezza tale, che può scaturire solo da un sentimento puro come il loro, e il loro ritrovarsi può solo portare ad una “cura” nei gesti, non c’è una nota stonata in ciò che racconti, ma solo la “naturalezza” di due persone che si amano e che sono rimaste divise da troppo tempo, e qui allora, Draco con gli occhi aperti che non vuole perdere nulla di Hermione, forse anche la “conferma” che lei sia davvero lì tra le sue braccia, che non è un’illusione, cosa che ha vissuto da sei anni a questa parte.
Cara Gaia, mi piace tantissimo come hai sottolineato i caratteri dei nostri amici, la forza di Hermione, la speranza che, in fondo l’ha sempre sostenuta, oltre il suo amore incondizionato per la Serpe, lei è rinata, è ritornata a respirare dopo il suo ritorno, anche se, a mio parere, abbia sempre “sentito” Draco; il suo vivere con Peter è stato solo un “limbo”, per l’appunto, una “stazione di posta” dove aspettare, non da dove iniziare un vero viaggio con lui, ma solo temporeggiare, “Sono stati anni durissimi….Ho dovuto imparare a vivere senza di te, E NON E’ NEMMENO DETTO CHE CI SIA RIUSCITA!”, ecco la conferma della sua speranza mai sopita, anche se morto, per lei Draco è sempre stato vivo più che mai!!
Beh, Draco, il suo viaggio, purtroppo lo ha sempre visto rimandato, se non addirittura, terminato già prima di partire…..ecco, qui esce il lato più pessimista di Draco, il fatto che si siano ritrovati, il fatto che ora siano soli a poter, definitivamente, confrontarsi, senza orecchie e visi indiscreti come quelli della loro “famiglia”, non gli dà ancora quella tranquillità, quel senso pieno del ritorno, ma solo di un “fermo” e ciò ferisce e fa arrabbiare Hermione, Draco guarda la sua vita di oggi con gli occhi di ieri, lui è troppo impaurito da un rifiuto della nostra Grifona, è troppo addolorato da un abbandono che non esisterà mai, se non nei suoi pensieri e Hermione lo “scuote” da questa malsana convinzione per ridargli nuovamente, non più speranza, ma certezza VERA, il lato grifone di Hermione, solare, il lato serpeverde di Draco, così oscuro....
E bellissima è stata la loro “seconda volta”, la consapevolezza, l’essere l’uno per l’altra, ritrovarsi “a casa”, finalmente, però senza quella passionalità travolgente che li ha visti la notte stessa, ma il contemplare questo “miracolo”, l’assaporare completamente la loro unione così desiderata, amata, godere appieno con gioia tutto ciò, la loro vita.
E qui, bisogna proprio dirlo, hai, secondo me, dato modo, tempo e spazio giusti per il nuovo incontro di Draco e Hermione, perché, quale posto migliore di un tempio, per la calma, per la spiritualità che prevede uno “sguardo” dentro se stessi e un modo “reale” per decretare certe verità come l’amore?
Hai previsto tutto, l’amore fraterno che lega Carrigan ai suoi “figli” e la visione di un padre che desidera “aiutarli” nei momenti bui e difficoltà e il trovare sempre una soluzione per tutto, sia per Draco e Hermione, sia per ciò che sta succedendo nel Mondo Magico e Babbano…..e il tempio è ciò di cui hanno bisogno, tutti , ma soprattutto la nostra coppia.
Come sempre, non ho parole, cara Gaia, ogni tuo scritto è un tuffo al cuore, dai tante di quelle sensazioni, emozioni così intense che è difficile descrivere, ma è facile vivere, ecco per l’appunto, vivere ogni sentimento, ogni parola detta con uno, dieci, mille battiti in più per ogni meravigliosa sensazione, è una cosa stupenda e tu sei bravissima, hai un talento naturale nel trascinare ognuno di noi in questo sogno, GRAZIE!!
E ancora grazie per avermi aspettato, e ancora grazie per tutto!!!
Ti aspetto con il nuovo capitolo, impaziente, ma ti saprò aspettare come sempre, prenditi tutto il tempo che hai bisogno…..i sogni non scappano, aspettano solo di essere vissuti, anche solo con il cuore….grazie ancora!!!
Un abbraccio fortissimo e un bacio grande grande!!!
Con affetto.
Nadia
(Recensione modificata il 09/10/2011 - 02:45 am) |