Recensioni per
I druidi di Anglesey
di Illidan
Giuro, ho i brividi. |
Non ho parole! Credo di non aver mai letto una storia più bella su questo argomento. Hai reso i pensieri del giovane druido con un'intensità e un realismo tali che portano ad identificarsi completamente in lui. Si riesce proprio a percepire il dolore di una persona che vede il proprio mondo andare a pezzi. Il fatto che riesca a mantenere la propria fede nella dea anche in punto di morte è da pelle d'oca. Quello che fa riflettere è il fatto che nonostante siano trascorsi quasi duemila anni da allora situazioni come questa siano ancora tragicamente attuali... |
Complimenti! |
è scritta molto bene ed è profonda. Il guerriero soffre per la distruzione della sua cultura, calpestata in nome di quella romana; il pezzo in cui appare la dea, come hai detto, è chiaramente romanzato, ma si può interpretare come un frutto dell'immaginazione dell'uomo in punto di morte. L'unica cosa un po' strana è che un guerriero barbaro abbia un linguaggio così aulico, anche se ovviamente se fosse stato troppo semplice avrebbe perso spessore. |
wow, tremenda! fa impressione pensare che un popolo tanto celebrato come quello dei romani abbia annullato tante culture diverse dalla sua per unificarle tutte... ne farai altre di riflessioni(?) storiche del genere? mi ppiacciono molto! |
Veramente bella e toccante. Hai saputo delineare in maniera molto commovente il punto di vista del barbaro, del diverso in un certo senso, di colui che ha visto la fine del suo popolo. Tutta la storia sembra percorsa da un rimpianto infinito e da una sorta di rivalsa contro il sacrilegio religioso, che culmina nella minaccia della maledizione nei confronti dei peccatori di ubris. E' molto evocativa, complimenti! |