Cavolo.
Parto col dirti che di DC, e in particolare di Red Arrow, so -per ora- ancora abbastanza poco, e cercavo qualcosa in italiano per "accultutrarmi" un po' di più. A leggere sempre storie in inglese, finisce che mi si incrociano gli occhi. Così ho aperto la tua storia con tanta curiosità e aspettativa, e non ne sono rimasta delusa.
Per prima cosa, il titolo. Intenso, ad effetto, che brucia già sulla lingua nel leggerlo. Sono dell'idea che un buon titolo faccia di per sè una buona storia e che sia il cappello introduttivo fondamentale, più di un riassunto. La vida que vedrà.
La storia. Breve, semplicemente intensa, lascia quel retrogusto di amara consapevolezza che si sposa, magnificamente, con l'essenza della tragedia della vita di Roy Harper. Un ago, una puntura. Quel senso malsano di veleno che circola nel sangue. L'ombra della dipendenza che aleggia sulla sua storia.
Quell'accenno alla freccia, che fa parte dell'essenza stessa di Roy. Le frecce, il suo arco. Il desiderio di andare oltre. Poche parole, ma calibrate in modo quasi sublime.
Forse la storia perde per qualche attimo il ritmo e l'incanto nella penultima frase - quell'anello, quasi stride, avrei scelto un altro termine più... armonico, diciamo- ma nel complesso è un bellissimo lavoro. Intenso, sentito.
Spero che ne scriverai altre, davvero. Sarebbe fantastico.