E invece il coraggio di scendere da questa giostra infinita lo si deve trovare. I modi possono essere tanti come uno solo [aspettare il momento buono di un calo di velocità? Lanciarsi nel vuoto, rischiando tutte le ossa, ma sentendo di nuovo il cuore in un brivido da volo mai agguantato?], ma se la piccola Rosie ha a cuore la sua vita [la cui proprietà non è stata passata ad umilianti certezze come un amore più simile a una polpetta di plastica, visto l'uomo che ne fa da centro, anzi da buco nero] saprà che c'è altro oltre la caverna scura da cui non esce. Lasciare il certo piccolo mondo dove tutto ha un suo posto [una botteguccia mista di tante pacchianerie, di cui il genere umano ne è pieno, spacciata per un salone grandi firme] per un incerto mondo vasto e mobile è duro per tutti, ma se tieni a mente le due principali mete, te stessa e la tua felicità, ogni cosa ti scopre il lato migliore di sè.
In ultimo, comincia mollando quell'omuncolo. E le tizie ultraglamour che fine faranno tra dieci, quindici anni, quando non gli resterà che mordere il frutto rattrappito della loro acidità? Pensa che hai molto più da offrire delle boe a forma di bambola gonfiabile. Ti auguro un buon viaggio verso una felicità inaspettata, Rosie.