E ma che tristezza , era meglio che non la leggevo , ma ormai l'ho fatto ...pazienza.Bella , ben scritta ,peccato l'argomento un pò tristino ,un pò cupo.Comunque su due cose non sono d'accordo ,i romulani alleati degli umani.......mai neppure in un miliardo d'anni e che il film di JJ sia bello , vabbè fortunatamente tra un pò non se lo ricorderà mai più nessuno.

OH. MIEI. DEI.
Bella, questo  è da dire. Il fatto che non capisca certi riferimenti a causa del fatto che sono solo a metà della 2^ stagione della TOS non mi ha impedito di piangere come una povera stupida xD
Bye 

Per prima cosa: BELLA!
Da una che si è vista e rivista la serie originale, che si è comprata (finchè li trovavo in edicola i libri) ma che dopo il secondo o terzo film ha smesso... ci ritrovo il MIO Spock... e mi piace pensare che la sua "morte" sia come l'hai descritta... Ritornare dai suoi amici, dalla sua "famiglia"

Mio Dio... che bella. Lo so che è banale come definizione, ma è stato davvero il primo aggettivo che mi è venuto in mente quando sono arrivata alla fine di questa struggente storia. Letteralmente in lacrime.
Scritta divinamente, l'ho letta con avidità fino all'ultima parola...
Sei satata molto abile nella caratterizzazione di Sarek, personaggio davvero credibile e ben riuscito; bravissima nel rendere il commosso elenco dei vecchi amici di un tempo i cui nomi l'anziano Spock avrebbe voluto illogicamente dare ad altrettanti pargoletti; geniale nell'esprimere le scuse di Spock per il suo 'ritardo' al falò e la pronta ma giocosa risposta del sempre burbero dottore.
Insomma... grazie per questa preziosa perla che merita assolutamente di figurare tra le storie scelte (d'accordissimo con Thiliol ^_^) Baci *3*

Lady Amber

Davvero bella,complimenti!^^interessante e ingegnoso l'uso simbolico delle nostre divinità della morte. Il figlio poi è estremamente tenero!*A* e il finale è commovente davvero!brava!!^^

Prima di cominciare a "recensire", voglio precisare una cosa. Sono estremamente d'accordo riguardo l'undicesimo film di Star Trek: stimo Abrams, ho adorato le sue prime opere (basti guardare Lost), è ricco di ingegno, fantasia e, dannazione, creatività, di ogni genere.
Il mio primissimo approccio con Star Trek, è stato proprio il suo film. Non avevo mai visto niente a quel tempo (si parla di un annetto fa del resto). mi era piaciuto, avventuroso, pieno di incognite, decisamente fantascientifico.
Poi, ho deciso per la TOS. E lì mi sono resa conto di quanto distanti fossero quelle due rappresentazioni. La cinematografia oggi ha il cattivo difetto di dover necessariamente sembrare epica. E ho alla fine disconosciuto Star Trek XI.
Ora. Molto emotivamente, premetto che mi sono concessa un paio di lacrime. Potrei sembrare sciocca ma, come so che è anche per te, nutro un profondissimo amore per il personaggio di Spock. Il più amato che abbia mai incontrato, senza dubbio, in tutta la sua complessità e semplicità combinata.
Potrei scrivere righe e righe su quel che penso a riguardo, ma ho la certezza che tu l'abbia compreso perfettamente. Chi si innamora di questo personaggio, lo scruta a fondo, lo capisce, e finisce per adorarlo.
Solo una cosa è certa: dalla TOS e dai film, era chiaro che la più grande famiglia che avesse fosse quella piccola parte di equipaggio.
E una morte, calda e accogliente, attorno ad un fuoco assieme a tutti loro, è una delle più belle immagini che si potessero creare. Meravigliosa poi, al pensiero del suono di "Row row row your boat".
E' stato bellissimo (faticoso, per l'emotività, devo ammettere) leggere questa fine. Ogni cosa era perfettamente al suo posto. E ciò rende onore all'intera serie e ai film.
Che te lo dico a fare "complimenti"? Praticamente l'ho detto fino ad ora. Il punto, è che sono veramente contenta di vedere una fanfiction tanto bella, profonda e realistica su questo personaggio.
E voglio inoltre sottolineare i personaggi da te inseriti. La dolce figura di un figlio che in poche parole ha ben lasciato vedere tutte e tre le parti del suo essere e, la perfetta scelta della donna al fianco di Spock -ho sempre pensato fosse stato uno spreco non impiegare oltre la Comandante Romulana, perchè è un personaggio che ha affascinato molto anche me-. Una scelta deliziosa (ignoravo che su uno dei romanzi si narrasse che Spock si fosse sposato con Saavik [O_o]).
Suppongo, anche dopo tutto questo poema, che potrei avere il coraggio di dire altre cose, ma è meglio se mi fermo.
Solo, grazie di averla scritta.

E' fantastica!!! Anche io mi sono sempre chiesta cosa fosse successo a Spock là su Romulus (escludendo l'ultimo film, certo). Non avrei mai pensato alla comandante romulana, ma effettivamente... potrebbero stare insieme.
Se ne avessi voglia, direi che potresti scrivere una bella storia lunga su di loro...
Questa è bella, anche se triste. Mi fa un po' pena il giovane Sarek, a dividere il padre coi fantasmi del passato... sembra che Spock non sia mai riuscito ad abbandonare i suoi compagni o almeno a non rivivere ossessivamente la loro memoria. Ma forse avviene così ora perché è stanco, la sua parte umana prevale e la fine si avvicina...
L'immagine della foresta all'inizio è spettrale, ben scelti i nomi... Atropo mi aveva subito fatto pensare ad una delle Moire, ma anche il nome del dio della mummificazione...
Complimenti, davvero ben scritta!

Mostrare uno Spock così fragile e addolorato fa male al cuore, davvero. E vederlo attraverso gli occhi di suo figlio fa ancora più male. Anche la fine lascia un senso amaro anche se si può definire lieta perchè fa capire quanto rammarico e quanto Spock sentisse la mancanza dei suoi amici.
Non avevamo mai pensato a Spock nei panni del padre, l'immagine di lui che cresce il figlio attraverso ricordi e racconti è davvero dolce e intima.
Complimenti.
Eerya&Rowen

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
non solo è scritta magnificamente, ma riesce a concentrare in un solo capitolo sogno, realtà, tenerezza, dolore, rimpianti e molti altri sentimenti. Merita davvero che tutti la leggano

come posso descrivere questo piccolo capolavoro? Ho le lacrime agli occhi e un magone in gola, cosa non comune te l'assicuro. Splendidamente scritta e meravigliose sono le scene oniriche di uno Spock alla ricerca di quel che è stata e sempre sarà la sua famiglia e la sua vita. Evidentemente un figlio e una moglie non sono riusciti a dare al suo animo tormentato la tranquillità che invece l'Enterprise e il suo equipaggio potevano fornirgli. Molto commovente il personaggio di Sarek, consapevole di ciò che suo padre realmente è e vuole, ma non per questo sminuito nel suo essere figlio. Davvero complimenti.