Recensioni per
Legend of Endesya
di _Lady Arwen

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/01/11, ore 16:29
Cap. 6:

E’ stato detto che una biblioteca rappresenta una specie di granaio contro l’inverno dello spirito, in questo caso però quello che ha avuto il buon Inaus non è stato certo un lauto pasto, dato il poco che ha potuto attingere dal sapere locale, inoltre sembra che quanto letto non lo aiuti granché a superare i suoi problemi di regnante (anche se comunque per il lettore è stato di un certo giovamento capire a genesi di quel particolare culto e delle sue valenze nella geopolitica di quel mondo. Quanto alla seconda parte, credo che Sean abbia qualche ragione per avere dei dubbi sulla presenza di un ragazzo in casa sua (specie se si è in una società che sembra avere costumi piuttosto rigidi in questa materia), ma gli va dato atto di non aver fatto scenate, limitandosi a cupe occhiatacce nei confronti del nuovo arrivato (a dire il vero comunque il rapporto con “figlia” non sembrerebbe dei migliori, o meglio, Claire sembrerebbe trattarlo più come un amico), ma la ragazza, più che alle raccomandazioni di Sean, sembra più interessata al fascino del viaggiatore di Gareth (e dato che siamo in un mondo in cui le notizie viaggiano lentamente, credo sia naturale edere in lui dei portatori di informazioni su quello che c’è oltre il proprio villaggio, come diceva Aristotele “l’uomo desidera per sua natura conoscere”, anche se lui la vede solo come una possibile chiave per portare a termine la missione imposta, insomma, non proprio un buon inizio.
In sintesi: a mio parere capitolo molto interessante.

Recensore Junior
30/12/10, ore 22:42
Cap. 6:

Quatrà, ma quale schifo?? Mi sono divorata gli altri capitoli prima di questo (avevo perso un po' il filo xD), e la storia mi incuriosice sempre di più.
Se ho capito bene, Claire ha uno dei gioielli e Seira il libro... spero che non succeda niente di troppo brutto, ok?? Ma so che non mi accontenterai, quindi lascio spazio alla mia immaginazione e mi rimetto alla tua fiducia :D
Un bacione bella, continua così!!

Recensore Master
05/09/10, ore 19:05
Cap. 5:

Per quel che può valere questo capitolo mi sembra ben scritto, ma passando ai dettagli i punti salienti della narrazione per me sono:
- ho trovato molto divertente (anche se ovviamente non avrei voluto trovarmi al suo posto) la scena del giovane che si trova a malpartito, evidentemente chi ha mandato in missione il povero Gareth doveva avere su di lui una fiducia che forse non meritava, o comunque lo riteneva capace di destreggiarsi al meglio anche nei momenti di difficoltà, cosa che evidentemente non rispondeva al vero, se adesso si trova a vagare allo stremo delle forze (se non ho capito male, essendo di nobile stirpe o comunque con il padre a capo dello stato, ha dovuto dimostrare di essere capace di compiere una missione che lo ritenesse degno del titolo una volta che il suo regale padre sia passato a miglior vita), e solo un provvidenziale incontro con Claire riesce a salvarlo da morte certa, come spesso avviene, l’inizio non è dei migliori, il giovane mostra una spocchia e un’albagia che non dovrebbe avere nelle sue malmesse condizioni (e in effetti credo che la ragazza abbia ragione a dare dell’ineducato all’ospite inaspettato che le è piombato addosso), e solo il timore di essere cacciato via lo induce a più miti consigli. Per fortuna però i due sembrano comunque aver instaurato un rapporto tale che può consentire al giovane di chiedere lumi sul ciondolo che la ragazza porta senza sentirsi rispondere che non sono fatti suoi.
-Niente affatto male la descrizione della scena che si svolge nel palazzo del re di Haedel, dove il re si trova in una situazione davvero particolare, data la presenza di un ospite che non sembra essere il benvenuto, mi pare di capire che oltre alle difficoltà insite nel saper gestire al meglio la sottile arte del potere altre preoccupazioni affollano le regali meningi, la figura non sembra aver affatto timore del sovrano, anzi, sembra trattarlo con modi piuttosto irridenti, specie quando accusa il suo rampollo di essere un incapace, nonostante il parere contrario del suo interlocutore (non so però se sia per amor di padre o per la disperata convinzione che l’ospite si stia sbagliando nella sua valutazione della situazione corrente), a quanto pare però, il risveglio di questa entità non sembra gradito a nessuno dei due, credo particolarmente per sua maestà Inaus, che forse ha sulla coscienza qualcosa da temere.
In breve: capitolo secondo me molto interessante e dalla piacevole lettura, spero che anche il seguito non sia da meno.

Recensore Junior
03/09/10, ore 20:15
Cap. 5:

Naaah che figata... mi immagino la scena, quando Gareth vede per la prima volta Claire... :D
Comunque, bella bella bella. Ora come ora non sono in grado di farti una recensione come dio comanda, per questo non ti imbratto troppo questo spazio... conto di fare del mio meglio quando pubblicherai i prossimi capitoli ;)
Ma nel frattempo tu continua, per carità... la storia prende, e io sono impaziente :)

Recensore Junior
03/09/10, ore 19:26
Cap. 1:

Sapevo sapevo SAPEVO che ti avrei trovata su EFP!! Solo che sto sito è talmente vasto che mi ci perdo xD
Una storia, originale, fantasy... sei un mito Aky :D
Devo davvero muovere critiche? Sei sicura?? Non sarai mica stanca di sentirti dire che scrivi BENE, che sei BRAVA? ;)
Ok, è solo il prologo e ho ancora diversi capitoli da macinare (oh sì, li macinerò uno a uno, subito dopo aver messo la storia tra le preferite!) ma fidati che hai talento :)
Basta non ce la faccio più a scrivere, vado subito a leggere, così ti lascio pure qualche commento sensato...!! :D

Ps: HAI CAPITO CHI SONO, VERO?? ahahah sono la tua amica quatrana che si fa di oddish... xD

Recensore Master
19/08/10, ore 01:35

In primis mi felicito per l’avvenuto aggiornamento della storia, in effetti era da un po’ che si faceva attendere, comunque da quel che ho letto l’attesa non è stata vana.
Venendo ad una visione più nel dettaglio del capitolo, ho trovato ben descritta la scena di questa inumazione d’emergenza (operata da un individuo che non sembra avere particolare desiderio di ottemperare a quella che comunque viene considerata un’opera di carità), inoltre nell’animo di questo becchino improvvisato sembra celarsi ben altro, la ricerca di un prezioso manufatto tale non per il materiale, quanto per il valore intrinseco dello stesso (i libri possono essere di valore inestimabile, uguale se non più di quello dei tesori materiali, forse perché con i primi, sia pure con un po’ di fortuna, si può accedere ai secondi), davvero particolare il momento della confessione fatta ad orecchie che ormai non possono più sentire, in ci viene ripetuta la frase che da sempre viene usata da chi si macchia di delitti ma non ne vuole reggere la responsabilità, ovvero “l’eseguivo ordini”, anche se forse in questo caso chi la dice non ha tutti i torti, evidentemente aveva davvero pochi margini di manovra. Quanto al dialogo con uno degli ultimi esseri viventi rimasti in quella che un tempo doveva essere stata la ricca e potente città di Clelnroth prima della sua fine violenta, m’è parso ben impostato, il sacerdote, con un comportamento che lascia poco spazio alla natura del ruolo che un tempo ricopriva, se non nell’altero modo in cui tratta lo straniero, fa capire chiaramente che almeno al momento non è necessario che il libro sia in sede, facendo se possibile aumentare l’ira del ragazzo, che sperava di poter portare a termine la missione positivamente; interessante il momento della rivelazione che il misterioso trattato ha una maledizione su di sé, che ne impedisce la lettura a chi non ne è capace di capirne la soluzione, quindi il possibile razziatore si trova in mano nulla o poco più, nel caso di specie il gruppo di cui fa parte Seira, a quanto pare però la ricerca di Gareth sembra solo all’inizio, e la ricerca non si preannuncia particolarmente agevole.
Quanto alla scena dell’indovina, Claire forse ha ragione nel sentirsi delusa dal vedere una scena che non rappresentava la sua idea di “studio dell’indovino/a”, ma rivedere i propri pregiudizi non può fare che bene, quanto al dialogo tra Nina e le sue clienti, la donna deve evidentemente avere una certa esperienza in oggetti dalla dubbia provenienza e della storia del paese, dato che ha subito capito l’importanza di quel reperto e l’ha associato con il drammatico passato del paese, evidentemente i sacerdoti del culto di Endesya avevano molto ascendente sui potentati della regione, ma non abbastanza da poter essere loro a guidare la politica di quei sovrani, dato che al momento dello scoppio delle ostilità non hanno potuto fare altro che sigillare il libro per evitare che cadesse in cattive mani piuttosto che usarlo per dirimere il conflitto, forse in attesa di tempi migliori in cui le potenti magie contenute in quel grimorio potevano essere utili a molti e non a chi voleva vellicare la sua sete di conquista e brama di gloria.
In breve: capitolo che s’è fatto leggere con piacere, spero che anche il seguito non sia da meno, e che arrivi abbastanza presto ;-), per quel che può valere il mio parere (e grazie per ritenerlo così importante) la storia non mi sembra per nulla malvagia.

Recensore Master
20/06/10, ore 17:48

Sono davvero contento che ti sia piaciuto il mio precedente commento.
Venendo al capitolo in oggetto, non mi sembra affatto mal descritto alla casa in cui Claire vive con il suo genitore adottivo, tra l’altro mi sembra che con questa persona la ragazza non si trovi affatto male, il che non è cosa scontata, come del resto il trovarsi a proprio agio in un ambiente che non è proprio lussuoso, ma evidentemente la ragazza sa che non può aspettarsi altro, almeno al momento.
Anche il personaggio di Seira mi è molto simpatico, soprattutto per il contrasto tra il suo aspetto diafano ed il carattere piuttosto deciso e volitivo ma che sa all’occorrenza rivelarsi dolce (ma scusa la curiosità: da come descritta la ragazza ha un tipo antropico piuttosto diverso da quello tipico di quel gruppo etnico, è un’orfana anche lei? Se è così, ha un altro punto di contatto con Claire) e devo dire che ho trovato davvero singolare il modo in cui le due ragazze si sono conosciute (povera rana, a quanto pare…), quanto sia profondo il legame di amicizia tra le due mi pare che si noti chiaramente nello scambio di battute tra le due, Claire sembra naturalmente propensa a confidare il sentimento di inquietudine che il possesso dello strano oggetto le porta, che di certo non diminuisce se si pensa che a quanto pare c’è un collegamento tra il misterioso ciondolo e l’ancor più misterioso libro dalle pagine non ancora scritte (che sia un libro in cerca d’autore?), entrambi sembrano provenire dalle diroccate vestigia della città fantasma di Clelnroth che seppur distrutta sembra proiettare le sue ombre sulla protagonista (quindi, anche se in rovina, la città non sembra poi irraggiungibile, specie a persone non animate da meri propositi “turistici”).
Non male la descrizione del campo provvisorio installato nei pressi di Junefield (da quel che m’è parso di capire leggendo il testo, si tratta di un gruppo che pratica sì il nomadismo, ma deve comunque avere un areale circoscritto, altrimenti credo che sarebbe piuttosto difficile per Claire e Seira coltivare la propria amicizia), ho trovato ben descritta la sensazione di profonda estraneità (eppure non priva di un suo fascino per il tipo di vita che il gruppo conduce) che prova mentre gironzola per l’accampamento e del suo titubare (fonte di divertita ilarità da parte della sua amica) davanti alla tenda di quella specie di maga- indovina.
Non posso poi tacere una menzione particolare all’ultima parte, nella quale si narrano gli eventi di quella che sarà l’ultima giornata di vita di quello che ha prima vista potrebbe sembrare un “normale” sciacallo razziatore di oggetti preziosi tra le rovina, si rivela invece una ricerca ad hoc, che si rivela fallimentare e dal costo piuttosto esoso per il malcapitato che non è riuscito nell’impresa (e per pagare con la vita il reperto da trovare doveva essere molto prezioso).
Per amore di brevità: capitolo che non m’è dispiaciuto affatto leggere, la storia mi sembra che sia davvero interessante (anche se si tratta della mia modestissima opinione, ti faccio i miei più sinceri complimenti).

Recensore Master
25/04/10, ore 00:37
Cap. 2:

Deluso? Non direi proprio, anche questo primo capitolo mi sembra ben scritto e si lascia leggere con piacere (quanto all’inserimento tra i preferiti, non è stata affatto una scelta difficile da compiere, credo che infatti la storia abbia i requisiti per meritare una simile messa in evidenza, almeno per i miei gusti personali), venendo al testo in sé, ho trovato molto interessante la parte iniziale, quella posto a mo’ di prologo del capitolo, con la descrizione dell’abominazione della desolazione capitata all’infelice terra di Haedel, e delle miserande condizioni in cui il conflitto l’ha lasciata, soprattutto la città di Clenlforth, la cui rovina deve essere stata tanto radicale da farla sopravvivere solo nelle leggende e nei miti (dove spesso acquistano come una nuova vita, indipendente da quella che era stata la loro effettiva esistenza).
Quanto a Claire Namasen di Junefield, ragazza che a quanto pare è una profuga delle zone più martoriate del conflitto (almeno questo lascerebbe intendere quanto descritto nel prologo e la sua condizione di figlia adottiva), il personaggio mi sembra ben tratteggiato, a mio avviso c’è un certo accordo tra una certa dolcezza di fondo ben mescolata con la sua passione per il combattimento e quello che si potrebbe definire “il mestiere delle armi”, mi è parso molto divertente l’episodio in cui la ragazza intuisce che il gioiello che le ha portatoli su amico Rudy non deve essere finito nelle mani di costui in seguito ad un atto onesto.
In sintesi: giudizio su questo capitolo largamente positivo, per quel che può valere il mio parere.

Recensore Veterano
24/04/10, ore 21:39
Cap. 2:

uh! si si si si si! mi piace. davvero! mi hai incuriosito subito. quando ho letto il prologo mi hai fatto ricordare le storie che ho scritto in preda ad attacchi di ansia assurda, del tipo quelli che ti vengono bene solo se la stai provando in quel momento.
beh, non so se è stato così per te, ma hai descritto benissimo le emozioni!
mi piace, continuala presto! =)

Recensore Master
23/04/10, ore 23:07
Cap. 1:

Come prologo non mi sembra affatto malvagio, mi è piaciuta molto la descrizione della desolazione che ha colpito la città della protagonista ed il suo accorgersi della dipartita del fratello, come anche lo stato di desolazione psichica che attanaglia la ragazza. Lo stile mi sembra molto buono, lineare e scorrevole.
In sintesi: lettura che non m'è dispiaciuto affatto intraprendere.

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