Recensioni per
Feelings
di LemonTree

Questa storia ha ottenuto 34 recensioni.
Positive : 34
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/06/11, ore 23:13

E così siamo passati alla fase shinigami? Il prossimo sarà ancora su uno di loro come Jealous o Shidoh? Ma anche tra gli umani ci sono spunti interessanti come Naomi Misora...
Il mondo degli shinigami... Non vorrei mai viverci perché sono una che sopporta molto poco la noia.
Ryuk è come me, ma ha avuto infinita pazienza ad attendere per chissà quanti anni, ad osservare esseri che non davano un senso alle loro vite, esseri che passano le loro giornate a fare stupidi giochi e scommesse, senza pensare ad altro, senza esserne capaci, senza poter immaginare che nel cosmo c'è di meglio per vivere.
E in fin dei conti persino oziare può essere stancante, anzi, oziare è la cosa che più stanca.
E poi ha compiuto quel gesto. Lo ha studiato: per prima cosa si è procurato il quaderno di Shidoh in modo da poterlo gettare sulla Terra senza troppi problemi e poi ha atteso.
Solo cinque giorni e poi sarebbe andato a vedere chi sarebbe stato il nuovo possessore del quaderno.
E così ha totalmente stravolto la vita di Light Yagami, quella di Misa Amane, quella di Naomi Misora, quella di Raye Penber, quella di L Lawliet, quella di Mihael Keehl... L'elenco è infinito.
La vita di queste persone è stata stroncata via quando era ancora in fiore.
Tutto per un po' di noia.

Recensore Veterano
08/06/11, ore 23:02

Speranza inutile.
Rem è un altro personaggio che adoro. Sì, lo so, ha ucciso il mio preferito in assoluto, ma come posso considerarla male? Quello che ha fatto è un atto meraviglioso, che un altro shinigami forse non sarebbe stato in grado di fare: sacrificarsi. Lei sa benissimo che andrà incontro alla sua morte, ma l'affetto è più forte.
Che senso ha vivere una vita sapendo di non aver potuto aiutare una persona per cui si prova un affetto così forte
Nessuno e Rem lo sa bene. Rem trova inutile e stupido ciò che gli shinigami fanno, Rem non vuole vivere così con quel rimorso.
E allora tanto vale sacrificare la sua vita, quella di Misa può ancora essere salvata dopotutto.
Un attimo, un po' di inchiostro basta ad ucciderla. 40 secondi e poi nulla più.
Ma anche la vita di Misa sarebbe terminata dopo poco. Aveva già fatto lo scambio degli occhi più di una volta, aveva dimezzato la sua vita per ben due volte e da questo non c'è scappatoia.
Eppure Rem si è sacrificata ugualmente, senza preoccuparsi ancora di quello che sarebbe stato più conveniente fare. Qui nemmeno la sua intelligenza la può aiutare e oramai deve solo arrendersi di fronte al genio di lui.
Lui, quell'essere così viscido.
Light Yagami.

Recensore Veterano
08/06/11, ore 22:52

Sayu è un personaggio che personalmente adoro. Sarà forse per la tenerezza che mi trasmette? Sembra così dolce ed ingenua...
Ama moltissimo il fratello, è l'unico membro della famiglia Yagami che si preoccupa davvero di lui in un contesto dove sia il padre che la madre sono capaci solo di chiedergli come va a scuola. Ma Sayu vuole sapere di lui, vuole ancora un legame più forte.
In passato Light doveva essere davvero molto affettuoso nei confronti della sorellina, tanto da poter creare un legame così forte, che però alla fine è andato perdendosi quando è avvenuta la trasformazione da Light Yagami in Kira.
Ma Sayu non può vederlo, Sayu vede suo fratello, vede che è sempre più impegnato, ma attribuisce ciò alla crescita, non può sospettare minimamente che lui sia Kira.
Lo giudica un eroe, sarebbe disposta a tutto pur di aiutarlo, tanto lo sente forte quel legame. Ancora.
E dopo la sua morte, cosa può pensare se non che ne deve andare orgogliosa?
E non può minimamente che il fratello stesso è la causa principale della distruzione della sua famiglia, della morte del padre, e della morte di sé stesso.
Ma non può nemmeno pensare una cosa simile. Light è Light e basta.
Light è solo suo fratello.
Light è solo il suo fratellone.

Recensore Veterano
08/06/11, ore 22:36

Anche Takada è un personaggio non solo ignorato, ma odiato dalla maggioranza dei fan di Death Note. Che dire? In effetti da una come lei non mi aspettavo che si sarebbe lasciata sfruttare così, ma i sentimenti le hanno fatto totalmente ignorare la ragione ed è finita male.
Ma lei era davvero così stupida?
Ovvio che no, in fin dei conti era una delle studentesse più dotate all'università e anche se studio non necessariamente corrisponde a intelligenza, lei ne aveva da vendere.
E allora come ha potuto lasciarsi sfruttare così?
Non ha voluto credere alla realtà. Si è innamorata, è stato quasi un colpo di fulmine. Un secondo prima quel dannatissimo studente non esisteva e un attimo dopo era tutto per lei. E avrebbe potuto fare tutto per lui, avrebbe potuto anche uccidere (perché no?), in fondo Light aveva di sicuro le sue buone ragioni.
Aveva ingannato tutti (persino la polizia!) pur di stargli accanto.
Ma come non ha potuto (o non ha voluto) pensare alla più triste delle ipotesi, che poi si sarebbe rivelata vera?
Ma come non ha potuto credere che lui la stesse solo sfruttando come quella bambolina di Misa Amane?
Ebbene, i sentimenti possono far impazzire chiunque, ma essere razionali e obiettivi sarebbe stato di grande aiuto a questa donna, quel poco per non aver paura del pensiero, per voler mettere alla prova il suo eroe.

Recensore Veterano
08/06/11, ore 22:19

Sai che non avevo mai pensato alla psicologia di Mikami? Proprio lui è uno dei pochissimi personaggi a cui non avevo mai pensato. Eppure anche lui può essere interessante nella sua eccessiva devozione nei confronti di Kira.
Se non ricordo male nel suo passato ha visto morire moltissime persone che gli erano care, ma che in un attimo d'ira ha sperato morissero. Inoltre ha vissuto cercando di dare giustizia ai deboli che subivano le angherie dei più forti, sacrificandosi a volte. Ecco cosa gli ha dato il desiderio che i malvagi fossero eliminati definitivamente.
E rimane quasi accecato dal fatto che si sta compiendo la sua giustizia, non vede in Kira una persona pronta a sfruttarlo, una persona meschina che non pensa altro che a raggiungere il suo ideale passando anche per i più orribili sotterfugi, senza preoccuparsi dei sentimenti delle persone che gli sono intorno (certo, altrimenti non avrebbe nemmeno iniziato ad uccidere criminali, giusto?).
Ma alla fine un minimo di coscienza gli è rimasta dopo tutta quella devozione, tanto da riportarlo alla realtà dopo averlo incontrato, dopo aver visto quel ragazzo che alla fine si è tradito da solo non riuscendo a non dire "Ho vinto, Near.".
Anche personaggi come Mikami possono essere più complessi della semplice apparenza, ovvero quella del pazzo fanatico, ma lui non è pazzo, lui cerca la giustizia e si crede un eletto di Dio quando scopre che è proprio colui che ha creato questa giustizia a volere il suo aiuto.
Ed è disposto a dare la vita per lui.
Voglio assolutamente leggere i capitoli successivi, oramai mi hai presa! Adoro il tuo modo di scrivere, nel caso ancora non l'avessi capito.

Recensore Veterano
08/06/11, ore 21:56

Meravigliosa come al solito. Hai perfettamente ragione pensando che Matt abbia una personalità più complessa, dato che credo che chiunque in Death Note abbia una personalità non banale, anche perché nella vita reale nessuno lo è. Apparire poco non significa avere una personalità stupida.
Si vede che ti piace Matt dato che trapela voglia di scrivere da ogni parola e andando avanti ogni lettera diventa una pugnalata fino al culmine nell'ultima frase "Nessuno si è mai curato del numero tre." che è semplicemente stupenda.
Matt appare poco ed è difficile dedurre quale sia la sua vera personalità, ma da quel poco che si sa di lui sembra che sia una persona mansueta di carattere, si comporta come se non gli importasse nulla del mondo in cui vive.
Si annoia, sta fermo a vivere la sua vita, ma non può rinunciare all'amicizia di Mello, l'unica cosa che ha veramente, tanto che alla fine si sottomette quasi all'autorità del numero due.
E la sua vita sembra tutta un voler fuggire via, un volersi nascondere da quel mondo che si cura di lui così poco, un rintanarsi in un luogo dove tutto è diverso da quello che c'è davvero nella realtà, un posto dove è amato da tutti e per una volta è al centro dell'attenzione.
Matt risente del fatto che sembra che oramai l'unica cosa che conta sia il rapporto conflittuale tra Mello e Near, tra il primo e il secondo.
Ed è incredibile che con così poche informazioni si possa risalire a un profilo psicologico così preciso, vero? Ma tu sei fatta così, sei capace di cogliere qualsiasi sfumatura e sei in grado di emozionarmi sempre.
Continua così!

Recensore Veterano
08/06/11, ore 20:36

Come al solito hai centrato il punto.
Anche stavolta il tema del capitolo è il fatto che il protagonista è condannato a non raggiungere la felicità.
Near non ha mai comunicato che nessuno, come se non avesse mai sentito il bisogno, non ci ha nemmeno provato. E così le persone, i bambini stessi della The Wammy's House, hanno cominciato a credere, a dire che quello non era un bambino, ma era un essere senza sentimenti, senza emozioni.
Ma non è così.
Near ha delle emozioni come tutti, ma le tiene dentro di sé, non riesce ad esprimerle (o forse non vuole) rendendosi insopportabile agli altri, che invece non riescono a mascherarle.
Nessuno ama la sua compagnia, e da qui non può che nascere un grandissimo senso di solitudine che lo rattrista e lo estranea ancora di più dal resto delle persone che non pensano nemmeno minimamente che lui possa star provando qualcosa, che possa star soffrendo di quella situazione.
Ma cosa può pretendere? In fin dei conti se l'è creata da solo...
Eppure io non posso dimenticare quella scena nel manga dove Mello uccide quasi l'intera SPK e lui, contrariamente a quanto ci si può aspettare, trema e non riesce più a centrare il bersaglio con le freccette. Ovviamente anche lui prova la paura, anche se dalla voce ciò non può essere notato e nessuno ha la sensibilità di capirlo.

Recensore Junior
08/06/11, ore 16:59

L'ultima frase è una vera pugnalata al cuore, incredibile come otto parole possano far stare male. Eppure è vero. Matt è un personaggio molto complesso, intrigante, e tu lo hai reso alla perfezione. Con poche parole, hai dipinto il VERO Matt. Complimentissimi.

Recensore Veterano

Questo capitolo in qualche modo mi ricorda quello su L. Forse perché entrambi come tema di fondo hanno la felicità del protagonista? L non la può raggiungere perché ha dato la sua vita per il lavoro e Mello non può perché ha dato la sua vita per diventare il numero uno.
Mello è un personaggio interessantissimo in Death Note, affetto da un inguaribile complesso di inferiorità.
Cos'ha Near in più di lui?
Near è calmo, non è competitivo e non vive tutto come se fosse una sifda.
E Mello?
Mello è l'opposto. Mello è di una competitività sconcertante e questa è la sua dannazione: non può accettare che Near sia il numero uno, ma di certo non si tratta di gelosia, no, solo di spirito competitivo.
Mello ha letteralmente dato la sua vita per via di questo suo carattere. Se avesse collaborato con Near forse non sarebbe morto in quel modo, forse sarebbe riuscito a venire a capo del caso Kira senza venire ucciso prematuramente.
Eppure Near non era nemmeno contrario alla collaborazione, no.
Near aveva anche tentato di collaborare con il rivale, ma è stato proprio questo a rifiutare qualsiasi forma di collaborazione che per lui significava quasi come una sconfitta.
E questo è solo uno degli aspetti interessanti della personalità di Mello...
Inutile dire che anche questo capitolo mi è piaciuto moltissimo, continua così!

Recensore Veterano
07/06/11, ore 17:05

Ma come fai? In componimenti brevissimi riesci a esprimere tutti i pensieri dei personaggi, colpendoli nel loro punto debole, nei loro dubbi...
Misa è uno dei personaggi più controversi di tutti gli altri: alcuni la odiano con tutta l'anima, altri la amano... Molti sostengono che sia stupida.
Misa non è stupida.
Misa è ingenua. C'è molta differenza. Il fatto che non sia stupida lo si può facilmente comprendere dal fatto che ha trovato un sistema quasi geniale per incontrare Kira per la prima volta, lo stratagemma del Note Blue (Note riferito al quaderno e Blue riferito all'iniziale "ao" di Aoyama) mostra una bella capacità di ideare piani.
Ma allora perché obbedisce così ciecamente a Kira?
Lo fa solo perché è molto ingenua, lei in un certo senso è consapevole del fatto che lui la tratta male, ma nonostante questo lo ama talmente tanto da fare ogni cosa che le dice di fare, senza contare il fatto che lei lo vede superiore a livello intellettivo, quindi un motivo in più per stimarlo.
La sua sofferenza grandissima per la perdita della famiglia la porta a provare una sorta di venerazione nei confronti di chi l'ha vendicata, dato che lei è vendicativa e non si accontenta della giustizia tradizionale, vederlo in carcere non è abbastanza. Deve pagare con la stessa moneta.
Deve morire.
Oramai sono innamorata di questa raccolta, continuerò ad andare avanti con la lettura presto.
Al prossimo capitolo!

Recensore Veterano
07/06/11, ore 15:44

Davvero non ti piace? Io la trovo splendida! Ancora una volta hai colpito il personaggio nel punto che più gli preme.
L è sempre stato abituato fin dalla nascita al lavoro di detective. Nessuno conosce il suo nome, per il mondo è solo quella lettere in carattere gotico che appare accompagnata da una voce falsata.
Ma il mondo crede anche che L non abbia emozioni, che L sia una di quelle persone sedentarie, un uomo di quelli sulla quarantina, un fisico ingrassato...
Ma L è diverso.
L è un essere umano, non una macchina. L sa provare emozioni, L esce sempre dallo stereotipo che gli può dare la gente.
Una carriera brillante, famoso in tutto il mondo. Ma si può essere davero felici in questo modo?
L ha cominciato a lavorare quando era ancora un bambino, moltissime esperienze che possono vivere solo i ragazzi spensierati e con degli amici gli sono state precluse.
Il suo genio è diventato la sua condanna, L vivrà solo, unica compagnia Watari.
Come puoi vedere hai di nuovo colpito la mia immaginazione, quindi al contrario di quel che pensi tu credo che questo capitolo sia perfettamente riuscito. In fin dei conti sono davvero poche le storie su questo sito che mi fanno scrivere in questo modo, che mi fanno riflettere sul personaggio... Quindi considerala come un'opera perfettamente riuscita!

Recensore Veterano
07/06/11, ore 15:33

Splendida! Complimenti, questo capitolo mette completamente a nudo ciò che Light è diventato, anzi ciò che Kira è. Già perché oramai Light e Kira sono quasi come due entità separate, Light era il brillante studente universitario, quel ragazzo gentile di cui la famiglia andava orgogliosa.
E dopo essere diventato Kira che ne è stato?
Ha cominciato a prendere il sopravvento quella parte di lui che in realtà non sarebbe mai emersa senza il quaderno. Light è diventato sempre più cinico, sempre più disposto a tutto pur di poter raggiungere il suo ideale?
E la scissione definitiva?
Quella è arrivata con la morte di L. Bene o male L riusciva a tenere saldo Light perché era Kira ad averne bisogno dato che il pericolo era imminente. Senza l'intelligenza di Light Kira non ce l'avrebbe fatta, ma dopo la disfatta del più grande pericolo che ci potesse essere, beh, non ne ha avuto più bisogno.
E Kira ha preso il sopravvento, acquistando sempre più potere e sentendo sempre di più la sensazione di onnipotenza.
E ancora.
Ancora Kira ha sfruttato persone, e quando si è trovato di fronte a Near e Mello Light era già stato annientato.
Kira senza Light non ce la poteva fare.
Kira ha perso.
Questa recensione che ho fatto sembra quasi un'altra one-shot, ma è solo la mia riflessione messa per iscritto... Questa tua raccolta mi interessa moltissimo, continuerò a leggere tutti i capitoli, perché già da adesso vedo che mi darà degli spunti per le mie riflessioni...

Recensore Junior
06/06/11, ore 17:56

Gre complimenti **
Il capitolo, a mio parere è stupendo *-*
Hai saputo cogliere il carattere di Ryuk, o almeno questo secondo me u.u
Concordo con te sul fatto che Ryuk sia un personaggio abbastanza difficile, con un pensiero e una psiche complessa e non facilmente rilevabile però credo ceh questo pensiero sulla noia degli Shinigami sia azzeccatissimo =D
Continua così Gre mi raccomando *______*

Debby :D

Recensore Veterano
14/03/11, ore 14:58

Ciao carissima, come sempre non ho potuto fare a meno di apprezzare quest'ultima drabble dedicata a Rem. Scegli sempre personaggi trascurati, incompresi dai più, sei stata molto brava ad analizzare così bene il punto di vista della shingami, perché in fondo sapeva anche lei di buttare via la sua vita, ma l'affetto per Misa non l'ha fermata. Rem è uno dei pochi personaggi a mostrare di essere in grado di provare dei veri sentimenti e mi dispiace molto che spesso venga considerata un personaggio stupido.
Per quanto riguarda ciò che hai scritto nelle note, sai, dispiace tantissimo anche a me. Ero in Polonia e ci sono rimasta davvero male quando al telegiornale sono riuscita a capire, ovviamente solo attraverso le immagini, che cosa stava succedendo in Giappone.
Spero davvero che la situazione si risolva al più presto e che riescano a gestirla al meglio. E' molto bello vedere che tu abbia voluto condividere con noi le tue sensazioni e le tue impressioni, invece che passare tutto sotto silenzio.
Nessuno vorrebbe mai trovarsi in una situazione simile e, non potendo far nulla, mando loro tutte le mie speranze e i miei migliori auguri.
Un bacione
Kiriku

Recensore Veterano
13/03/11, ore 21:32

Ciao!
In effetti di storie che parlano dei sentimenti/pensieri di Rem ce ne sono poche (stando a ciò che ho letto finora).
In generale, mi sono piaciuti questi capitoli, oltre ad essere scritti bene, sono uno scorcio (anche se immaginario) nella mente dei vari personaggi.
Detto ciò, alla prossima!
Besitos
SH

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