molto bella ma non è il migliore scritto che tu hai scritto, si vede la crescita nel tempo...

Waaaaaa!! nooo!! è triste!! <=(

però mi è piaciuta molto.

mi ha fatto tanta pena Deidara alla fine, sembrava quasi che fosse costretto ad avere una vita del genere.

Poi Sasori,beh è Sasori! Anche io me lo immaginavo così: tutto preso dalla sua arte, un tantino distaccato ma quando vuole riesce ad essere passionale e dolce. Ad un certo punto della fanfiction mi ha fatto tanto pena.

Comunque,bella!=)

Una sola parola: Meravigliosa! Punto e basta. Complimenti davvero, mi azzardo a dire che, fra tutte le ff del contest che ho letto (compresa la mia XDXDXD) questa è senza dubbio la migliore. Non voglio togliere nulla alltre altre che sono state bravissime, ma tu hai scritto un piccolo capolavoro quì. Sasori è assolutamente meraviglioso, questo suo amare/non amare che alla fine si rivela un'ossessione più che altro... è stato piuttosto, inquietante se posso usare questo termine. Ho adorato l'alternanza dei tempi narrativi, che ha reso la storia complessa, ma comunque piacevole da seguire. "Poco a poco, dalle mie mani sta nascendo un'opera diversa dalle altre, degna di abitare in uno spazio senza tempo.Ne ho quasi paura." Questa frase mi ha messo i brividi, davvero, perchè rispecchia la mia idea di Sasori e di come vive il rapporto con l'arte: una relazione malata, un amore smisurato per le sue marionette, che poi non sono altro che uno specchio di se stesso. Non so che altro dire se non ripetere quanto abbia apprezzato questa storia. Brava Ps ho pubblicato anch'io la ff con la quale ho partecipato al contest, se ti andasse di dirmi che ne pensi sarei motlo contenta. Brava di nuovo.

Ho una sola parola per questa fan fiction: perfetta .
La decadenza di un idillio che si logora nel tempo, una disperata corsa all'immortalità e poi il vuoto.
E' una delle storie più belle che io abbia letto in questo fandom, non scherzo.
Dio, mi è piaciuta da morire.
Non ho parole, solo complimentissimi.

Complimenti, seconda classificata! XD
Beh, è senza dubbio una bella storia. Originale, elaborata, e ben strutturata.
La relazione tra due artisti, che si litigano le diverse concezioni dell'arte è un classico, ma l'aggiunta del percorso che Sasori, grazie alla sua Musa, compie cercando di volta in volta il grado estremo di perfezione, lo trovo una soluzione molto originale.
Specialmente, mi hanno colpita i vari passaggi che il pensiero di Sasori attraversa, dalla contemplazione, alle bambole, alla riproduzione di sè: arriva ad un punto in cui non basta intrappolare i ricordi nell'eternità, ma sente la necessità di diventare lui stesso un'opera d'arte perfetta ed immortale.
Un secondo posto meritato, complimenti.