Recensioni per
Natale con la nostra famiglia allargata
di achi96

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
11/03/12, ore 20:36
Cap. 1:

Questa storia mi interessa moltissimo.Apparte i nomi ma quelli sono di distrazione e qualche verbo fuori posto la trovo fantastica e piena di fantasia. Mi piacerebbe tanto leggere il seguito perchè mi interessa davvero. Sicuramente è tra le mie preferite!

Brava,bravissima!!!BACIONI!!!

Recensore Junior
31/05/10, ore 01:55
Cap. 1:

Nonostante i vari errori siano già stati sottolineati sia da Slits, sia da Lusty, ci tengo a farti avere anche la mia opinione riguardo alla tua storia.

Vorrei partire in primo luogo dalle note. È evidente che all’interno della storia è presente dell’OOC non opportunamente segnalato.
I personaggi da te presentati non rispecchiano le caratteristiche dei protagonisti dell’opera di Oda, e se vogliamo essere più precisi la tua resa ricade negli stereotipi che girano nel fandom.
Ovvero Rufy viene considerato “quello che pensa solo a mangiare e divertirsi”, una frase specifica della storia mi ha dato fastidio - Rufy,che non aveva molte aspettative nel lavoro,decise(diciamo che è stato costretto)di lavorare con il fratello -. A mio parere il capitano dei Mugiwara è molto più di un ingenuo sprovveduto e sognatore che non potrà mai combinare niente, Rufy è uno spirito forte e come tale va rispettato e non trattato alla stregua di un bambino. È ingenuo vero, ma quella è solo una sfumatura del suo carattere, è ingenuo nei suoi rapporti con le persone è vero, ma è un istinto quasi empatico, e bisogna contare che è determinato, in One Piece insegue un grande sogno, diventare il re dei pirati, e non vedo perché in una possibile AU ambientata nel mondo moderno uno con uno spirito simile dovrebbe accontentarsi di un lavoro che è stato costretto a fare, quando basterebbe solo un briciolo della determinazione che possiede nel manga originale a fargli inseguire qualunque altra strada.
Passando poi ad altri, come Sanji. Il cuoco non è un dongiovanni qualunque, non è un pervertito che arriverebbe a tastare una vecchia amica durante un abbraccio. A tutto c’è un limite soprattutto per uno come il biondo che ha alta considerazione delle donne, non alzerebbe mai mano verso una donna contro il suo volere, ed è molto più di un semplice pervertito, non si può ridurre il suo personaggio a solo questo.
Ci sono infine i protagonisti, Nami e Zoro, non Zorro (quello ha la maschera e il mantello nero e va in giro a lasciare Z ben tagliate sui vestiti dei suoi nemici), loro sono l’esempio più palese dello stereotipo che gira per il fandom. Sono un’isterica e il burbero, litigano senza una qualche motivazione valida, i discorsi e pure i vocaboli sono quelli triti e ritriti in quasi tutte le storie ZoNami. L’unica volta per cui Nami e Zoro litigano effettivamente nel manga c’è dietro una vera motivazione, la protezione o meno di Vivi, e solo in quella occasione Nami ha ricattato lo spadaccino economicamente. È molto legata al denaro ma non è una strozzina che tira fuori dal nulla la questione debiti.
Il mio consiglio, in sunto, è di studiare meglio i personaggi che tratti nelle tue storie, cercare di considerare i loro caratteri e dargli un minimo di spessore, e non metterli lì solo perché fanno numero.

Secondo punto; la forma della storia.
Non per essere pignoli ma si dall’introduzione si capisce che la tua storia è buttata lì.
One Oiece?
È un più che chiaro errore di battitura, ma mette subito il lettore in avvisaglia che quello che sta per leggere è stato scritto e pubblicato senza nemmeno prendersi la briga di rileggerlo.
La rilettura per quanto “ritarda” la pubblicazione è un ottimo metodo per rivedere errori di battitura e soprattutto per sistemare forma e grammatica della storia. Le storie scritte di getto, è sinceramente meglio non pubblicarle.
Tutti hanno il momento di creatività e scrivono senza pensare, e proprio per questo la rilettura è necessaria per dare alla storia quantomeno la dignità di una forma priva di errori facilmente evitabili.
Per non parlare poi dei nomi dei personaggi... Usup? Franki? Kaia? Il minimo è saper almeno scrivere correttamente il nome dei protagonisti.
Altra nota riguardante la forma, o meglio la struttura interna della storia.
È un’alternanza di descrizioni inutili e un copione.
La scrittura a copione non è vietata, ma non rende comunque l’idea di una storia. Cerca di integrare i vari dialoghi all’interno di un discorso, di una descrizione del momento. A volte può magari risultare più facile integrarsi in una storia, utilizzando la prima persona. Esercitati così magari, potrebbe aiutarti ad entrare meglio nei panni del personaggio e a rendere un minimo di spessore anche nella forma. Può aiutarti anche ad evitare quel fastidiosissimo maiuscolo, va bene che urla, ma per rendere l’urlo di un personaggio basta un semplice urlò, seguito da un punto esclamativo a fine della frase pronunciata.
Ti sconsiglio inoltre l’uso delle faccine, possono essere utili se stai descrivendo una chat o un sms, ma nella storia in sé risultano solo segni inutili.

Terzo punto; la trama.
La trama presenta senza dubbio delle incongruenze, soprattutto a livello di background dei personaggi. Si sono separati alla fine delle superiori, e da allora sono passati 5 anni. Solo 5 anni.
Le loro storie mancano di credibilità, per quanto Sanji sia un bravo cuoco una catena di ristoranti famosi in tutto il mondo non si crea in soli cinque anni, Robin è un’archeologa, ci vogliono 5 anni solo per laurearsi, e non sempre bastano, come può essere già famosa in tutto il mondo? Stesso discorso per Nami e gli altri, il successo ha bisogno di tempo.

E con questo penso di aver concluso.
Ci tengo a precisare che non è un attacco nei tuoi confronti, è solo un mio modo di evidenziare le mancanze della tua storia, e magari cercare di dare una mano a migliorarla.
Sentiti libera di contattarmi se qualcosa non ti è chiaro o anche solo per rispondermi.
Buona serata.
(Recensione modificata il 01/06/2010 - 12:45 am)

Recensore Master
29/05/10, ore 14:23
Cap. 1:

Allora, gran parte degli appunti da fare mi pare li abbia già abbondantemente evidenziati Slits con la sua recensione, tuttavia vorrei sottolineare anche io un paio di cose ugualmente.
Partiamo intanto dall'OOC [Out Of Character, se non lo sapessi].
Oltre che non opportunatamente segnalato ad introduzione della storia, lo si può definire onnipresente all'interno di questa tua presunta storia.
Zoro e Nami non sono Zoro e Nami.
Sono un tizio con i capelli verdi ed una tizia con i capelli arancioni che si chiamano come loro, ma che non hanno assolutamente nulla a che fare con i personaggi originali della serie di Eiichiro Oda.
I loro scambi di battute sono piatti e ripetitivi, fatti tutti con lo stesso stampo. Si può dire che più di metà fiction è occupata solo da appellativi come "strega", "strozzina", "buzzurro" e compagnia bella, che, permettimi di dirlo, rendono ancor più piatta e noiosa la storia.
Prendendo spunto dai due veri Zoro e Nami, chiunque si rende conto che sono due persone con caratteri ben individuabili, che parlano tra loro in maniera leggermente più matura rispetto a come tu li hai presentati, senza passare intere giornate a darsi del buzzurro o della strega senza null'altro di più intelligente.

Un'altra cosa da segnalare è la completa mancanza di attenzione circa la stesura di questa storia.
1- Dopo un segno di punteggiatura, la parola successiva va distanziata. Tu a volte a scritto tutto appiccicato, altre saltando uno spazio.
2- I nomi dei personaggi sono Zoro, Franky, Kaya e Usopp. Non Zorro, non Franki, non Kaia e non Usup. Perlomeno documentati prima di scrivere una storia con determinati personaggi.
3- Mancano le lettere maiuscole in ogni battuta. Tralasciando lo stile copione che è sempre sconsigliato, dopo i due punti che seguono il nome del personaggio parlante la lettera va maiuscola.

Terza cosa: l'ortografia, la grammatica e i segni di punteggiatura.
Qua e là ho scorto diversi errori, come ad esempio il "sì" non accentato, diversi tempi verbali al passato remoto anch'essi non accentati e vari ed eventuali piccolezze che, se avessi avuto la decenza di leggerti la storia un po' più accuratamente prima di pubblicarla, avresti potuto evitare.
Ci sono interi periodi che non sono separati da alcun segno di punteggiatura, e si leggono estremamente male.
"Nami e Zoro si erano incontrati davanti la casa di Rufy e del suo fratellone,e non avevano ancora suonato ma Rufy li aveva sentiti bisticciare da dentro"
Decisamente, sarebbe stato più corretto scrivere in questo modo:
"Nami e Zoro si erano incontrati davanti alla casa di Rufy e suo fratello.
Non avevano nemmeno fatto in tempo a suonare il campanello che il moretto aveva aperto loro la porta, allarmato dai toni accesi che aveva sentito fin dentro casa.
"
Poi ci sarebbero diversi altri appunti circa la grammatica, ma credo che la cosa più opportuna che tu possa fare sia rivolgerti ad una beta reader.

Poi, ultimo argomento, la questione Sanji - che, tecnicamente, rientra sempre nell'OOC non segnalato.
Sappi che mi ha molto infastidito il modo in cui l'hai trattato.
Sanji non è un pupazzo creato al solo fine di fare la parte del don giovanni stupido e fastidioso. Come ha detto Slits ha una sua psicologia, un suo carattere, e trovo davvero ingiusto vedere come in innumerevoli storie - come questa -, venga bistrattato in questa maniera assolutamente indecente al solo fine, presumo, di far risaltare Zoro e il suo "amore" verso la cartografa.
Sanji non allungherebbe mai le mani verso una donna. MAI.
Quindi, per cortesia, evita di fargli fare questa subdola parte da pervertito schifoso. O se proprio vuoi fargliela fare, abbia la decenza di avvisare con l'avvertimento OOC, perchè può risultare estremamente sgradevole.


... Bene, credo di aver detto tutto.
Il consiglio finale che ti do è quello di provare a mettere un po' più di impegno in ciò che scrivi, perchè, ora come ora, questa storia a me pare un copione scritto così a casaccio. Rivolgiti ad una Beta, prova ad approfondire i dialoghi, a cogliere l'introspezione delle scene che crei.
E non utilizzare la scusa della "prima fan fiction" per giustificare il modo in cui la tua storia è scritta, perchè è davvero una delle cose più sciocche da fare.

Sperando che tu possa interpretare questa recensione come costruttiva e non distruttiva, saluti.

Recensore Junior
25/05/10, ore 22:14
Cap. 1:

ciao mi piace ..ihih^^
è troppo bella^^ compli^^ciauuu

Recensore Junior
25/05/10, ore 20:35
Cap. 1:

La storia, ad un primo sguardo, risulta inverosimile sotto parecchi punti di vista.
Anzitutto, pur trattandosi di un AU, è impensabile credere che, a soli cinque anni di distanza dalla fine degli studi universitari, un intero gruppo di ragazzi sia riuscito ad eccellere così brillantemente pressappoco in ogni facoltà.
Arte, lavori manuali, scherma, cucina. Che ognuno sia riuscito a divenire il migliore, non nel paese o tantomeno in Giappone, ma addirittura nel mondo intero è... impensabile.
Soprattutto con un lasso così scarso di tempo alle spalle.
La scelta di rivedersi dopo cinque anni, poi, mi sembra ardita. Per alcuni, forse, l'idea sarebbe anche potuta passare, ma con uno spirito come Rufy dubito che il solo pensiero di perdere di vista i propri nakama per così tanto tempo possa aver davvero trovato radici.
Conoscendolo, avrebbe fatto l'impossibile pur di ristabilire i contatti il prima possibile.
Per quanto riguarda il corpo della storia non è che vi sia molto da dire, per lo meno a giudicare da questo primo capitolo.
La stesura è pressocchè simile, se non identica in alcuni punti, a quella del tanto detestato [e sconsigliato dai più] copione.
Il mio consiglio a riguardo è quello di ponderare con accortezza le frasi, cercando di intravedervi un perchè dietro, e non semplicemente per creare un botta e risposta.
Motiva gli stati d'animo, le azioni, anche il "semplice rimaner male", volendo. Ogni cosa va bene, a patto di dar una giusta profondità.
Ed è proprio sui dialoghi e l'introspezione che ti consiglio di lavorare.
I battibecchi fra Zoro e Nami son, tristemente, uno dei cliche più stereotipati dell'intero fandom. Un "buzzurro" ed una "strega" urlato di rimando, e la questione, per i più, sembra potersi concludere lì.
La cosa, dopo cento storie improntate sullo schema, alla lunga, stufa.
Prova ad instaurare un dialogo concreto fra i due, che porti a qualcosa.
Gli insulti possono anche restare, ma mitigati da un discorso valente; nel manga, del resto, le cose stanno così.
Altro consiglio su una delle note dolenti di gran parte delle storie pubblicate: Sanji.
Cerca di dargli uno spessore, come faresti con chiunque altro. Non limitarti a renderlo il donnaiolo perverso che i più idealizzano o, peggio, a porlo un gradino al di sotto del marimo unicamente per far risaltare lo spadaccino.
Il cuoco ha una propria, divina, introspezione. Sforziamoci di usarla.
La stessa puntualizzazione vale anche per Rufy; renderlo lo scemo del villaggio incapace di trovare un impiego, è quanto di più umiliante e denigrante un fan possa leggere.
Confondere l'ingenuità con la mancanza di ingegno è un errore che, a mio parere, non dovrebbe mai capitare. Significa conoscere troppo poco un personaggio.
Ultimi due consigli, e poi levo definitivamente le tende, riguardano l'uso di faccine e l'OOC.
Il primo è palesemente vietato dal regolamento e sminuisce, enormemente, quella che potrebbe anche essere una buona storia.
L'altro, consentito, è sempre un bene citarlo nelle prefazione di ogni storia.
Essendo alle prime armi, come già hai precisato all'inizio, ho voluto approfondire punto per punto, piuttosto che lasciarti "allo sbaraglio".
Spero che non lo possa interpretare come un attacco personale che, assolutamente, non è.
Buona serata.