Recensioni per
Akasuna no Sasori, le origini di una filosofia
di Sarhita

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
10/06/10, ore 16:20
Cap. 1:

Innanzitutto complimenti per la scelta della citazione e alla interpretazione che le hai dato. Un po non sense e molto personale. Come piace a me. Fantastica e scritta nel tuo modo molto originale e sempre molto.... Mmmh potrei usare la parola artistico che dici?
Comunque seguo le tue storie da molto e ho notato che lo stile infantile di "verso la fine" è scomparso. So che hai avuto esperienze che ti hanno maturato e vedo che hanno influenzato il tuo modo di scrivere e ne sono Felice perché hai talento.

Nuovo recensore
10/06/10, ore 16:03
Cap. 1:

Il mio personaggio preferito di naruto
Sasori
E stupenda questa tua versione di come sia nata la sua fissa per le marionette e quella continua cantilena sull'arte che e eterna e tutto il resto
E poi sasori e molto dolce
alla fin hai pure scritto su deidara
Mi piace un sacco
La devo aggiungere ai preferiti subitissimo

Recensore Master
08/06/10, ore 22:42
Cap. 1:

Ciao
Molto particolare l'idea di legare questa fiction alla "filosofia". In particolare con quella citazione di Nietzche. Sasori è in effetti un personaggio enigmatico e le sue discussioni "estetiche" con Deidara sono molto interessanti. La storia è molto bella, mi è piaciuta per come è scritta.
Atanvarno

Recensore Master
08/06/10, ore 12:44
Cap. 1:

Molto bella questa fiction, introspettiva e seria.
Affronta uno degli argomenti più spinosi di sempre, ovvero la morte, e il ricordo di coloro che non esistono più.
Sasori nel manga è colui che ricerca l'eternità, al pari di molti altri nel manga, e non sonlo nel manga, credo.
Nella riflessione finale però, capisce che l'arte non può riportare una persona in vita, che la vita stessa non è eterna, e mai lo sarà.
Quindi confronta la sua filosofia con quella del compagno, iniziando a provare dei dubbi, forse anche giustificati, sulla sua filosofia.
Davvero una storia ben raccontata e che fa riflettere.
Complimenti!