Sono senza parole!! Una tristezza infinita... Sirius è il mio personaggio preferito, e la tua one-shot gli rende decisamente giustizia!! Come sempre lo stile è perfetto, coinvolgente, irresistibile, e i personaggi sono resi in modo semplice e perfetto. Sei veramente incredibile, il tuo modo di scrivere è sconvolgente. PS: Ti ho aggiunto ai miei Autori Preferiti :-)

Tristezza, rassegnazione, desolazione.
Oooooh che malinconiche sensazioni mi ha lasciato questa storia.
Ho perfino provato un po’ di pena anche per Sirius (ed è tutto dire… detto da me!). Ed anche per Remus, cosa che non pensavo potesse accadermi dopo HP6 (Remus me lo sto cucinando nell’ultima mia one-shot).
Però, che brutto, sapere che non c’è nessuna via d’uscita, solo la morte per uno e un’altra perdita per l’altro (salvo il ripensamento in extremis di JKR alla fine di HP6: comincio ad odiare quella donna, visto le evidente preferenze che fa!).
Certo la vita dei personaggi di JKR è tutt’altro che rose e fiori:e poi dicono che è un libro per bambini!!!

Come sempre, è ovvio, la storia è scritta molto bene, nel tuo stile pulito ed essenziale, dove nulla è fuori posto e tutto è semplicemente perfetto.

Anni di dolore e di lontananza hanno spezzato qualcosa, tra Sirius e Remus, hanno creato una lunga serie di ricordi privati in ciascuno in cui nessuno dei due può entrare. Hanno lasciato infinità di silenzi. Imbarazzo dove c’era e c’è affetto, un affetto che non riesce più ad essere l’intimità di due amici. Eppure leggendo avevo l’assoluta certezza che col tempo, con un lungo percorso, sarebbe nata di nuovo un’intesa tra i due personaggi. Non certo l’amicizia dei tempi della scuola, perché né Remus né Sirius sono più dei ragazzi; ma comunque un bellissimo rapporto, un’amicizia forte; perché per quanto si fronteggino con difficoltà nella tua storia, pure tra le righe emerge la forza del loro rapporto, l’indistruttibilità di un passato in comune. Oltre ad una pesante terribile nostalgia. Si comprendono,infatti, pur senza parlare. Non avevo mai immaginato un incontro tra Sirius e Remus in questa prospettiva. E’ decisamente molto originale e realistico, anche se forse la decadenza della casa era un po’ troppo accentuata per essere vera e quindi stonava un po’(Es. la misera cena ). Tanto per fare un lo strato di polvere dove restavano addirittura le impronte è interessante per una metafora ma un po’ esagerato : finiva per diventare forzata come immagine, non più naturale come è invece il resto della storia. Ovviamente questa è un’inezia: la storia resta meravigliosa. Il titolo è perfetto. Molto suggestivo il finale “continuai a roteare il bicchiere”. Mi piace il tuo Remus, che nel corridoio avanza lentamente sapendo che ha ancora l’opportunità di andarsene. Ti ho già detto troppe volte che sei una delle autrici più brave che conosca?

Mi piace il tuo modo di scrivere. Mi piacciono le mete che ti poni quando lo fai, e come riesci a raggiungerle. Non è la tua prima fanfiction che leggo, ho sbriciato qualcosa su IOSCRIVO!, e devo dire che sei riuscita a colpirmi. Per l'inusualità di quello che scrivi, e per COME riesci a porlo. "Polvere" è bellissima. Non credo che si sarebbe potuta descrivere meglio la mancanza di parole, raccontando. Parlare del vuoto non è mai facile come appare. Parlare del vuoto dove non dovrebbe essere, dove una volta vi era tutto ciò che si potesse desiderare, è quasi abnegante. Sa di sporco ed innaturale. In ciò che hai scritto c'è una grande verità, disagio, una profonda amarezza. Sconfinata dentro al proprio stomaco. Ma c'è la consapevolezza che è così che deve essere. Ed è per questo che sono grata che ci sia chi, come te, racconta quello che non si ha il coraggio di dire.