Recensioni per
maternalia
di controcorrente

Questa storia ha ottenuto 56 recensioni.
Positive : 56
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/10/16, ore 06:55

Molto carino e molto tenero. Non è un ritratto "incisivo e drammatico" come quello della Polignac - ma i cattivi, si sa, hanno sentimenti più intensi, e, laddove sono aridi, ne suscitano. Ma narra bene una maternità "moderna" - il desiderio di curare l'infanzia dei propri figli a scapito del proprio "lavoro".

Non c'entra, c'è una storia di amantea che mostra due madri in seguenza (Maria Teresa e Maria Antonietta): prova a cercarla, ti piacerebbe. A volte credo sarebbe bello organizzare "mostre" dove fanwriter diverse hanno usato argomenti simili, sviluppandoli a modo loro - non per un confronto con vincitori e vinti, sia chiaro, ma perché è interessante.

Recensore Master
29/10/16, ore 10:29

La Polignac qui è proprio una str... non perdona alla figlia la mancanza di gratitudine?
Al massimo avrebbe potuto non perdonarle la mancanza di fiducia e di confidenza, se proprio proprio - anche se, con tutto il meccanismo ormai in moto, c'era poco in cui sperare.

E' strano come veda il sesso solo come mercenario - non si capisce se è un punto di forza (il corpo serve ai nostri scopi e niente lo può umiliare) o di aridità.

Bella Rosalie con i suoi no.

E davvero molto bella la chiusa: non c'è che dire... sai proprio come terminare una storia!

Recensore Master
29/10/16, ore 10:18

oooh! Molto molto bello.
MI piace la lucidità della Polignac, che forse ha dentro di sé il difetto di essere troppo razionale: vede la regina per quello che è, ma vede anche sua figlia per quello che è.
Ci spiace infinitamente per Charlotte - troppo giovane per essere giudicata negativamente: aveva davanti tutti il tempo per crescere, evolversi ed ammorbidirsi.
Ci dispiace per la Polignac: per quanto discutibile non è incomprensibile la sua lotta contro il tempo. Oggi il favore della regina c'è, domani chissà, Oggi la regina può elargire dei favori, domani chissà... sentiva di doversi affrettare a chiudere la partita. Si è affrettata troppo.

Charlotte scarmigliata e il Duca che torna solo... sottintendi che il Duca l'ha sedotta?

Gran bella chiusa.

Recensore Master
29/10/16, ore 10:10

Bel momento catturato! Nell'anime no se ne parla molto, ma deve essere stato molto doloroso per M.A. e pure per Oscar. La Polignac non sembra approfittare di questo succoso rampino per un ricatto.

Recensore Master
29/10/16, ore 10:05

Per adesso è quella che mi piace meno, ma perché Nonnina è un personaggio che mi piace sempre poco: in tutte le circostanze preferisce Oscar a suo nipote. Posso capire in pubblico, nei momenti ufficiali, ma in ogni momento proprio no - le nonne non sono così.
Se poi trova gli occhi verdi che tanto ama... e come lo spieghi?

E' scritta bene, sia chiaro, le lasci un po' della sua aggressività comica con il fazzolettino ricamato che viene morso per al rabbia e le parolacce...

Recensore Master
27/10/16, ore 07:37

Riprendo dopo tanto tempo questa serie.
Avevo smesso proprio perché sarebbe toccato alla Polignac e volevo scriverne anche io... i casi della vita: io ho raccontato di lei adulta come "capofamiglia", ma tu hai catturato un momento completamente diverso, probabilmente storicamente falso, ma importante nell'anime, la prima volta della Polignac come madre ed il rapporto con sua madre.
Una noticina: forse sarebbe meglio "Martine Gabrielle", soddisfatta la perfettina che è in me, ti dico che mi è piaciuto / spiaciuto questo amore così immaturo basato sul nulla: lui chi è? viene mai informato? parrebbe di no... la reincontrerà mai? lui frequenta Versaillles: potrebbe anche essere.
Mi ha ricordato certi inizi di commedie classiche: la fanciulla vergine disonorata, con bimbo (da giovane uomo che ha bevuto troppo, non sia mai!) che ritrova il suo amante di una notte ed i due si sposano. Peccato che qui siamo in piena tragedia.
Carina la chiusa manzoniana.
Carino il nome scelto dall'uomo, non si capisce se per sfoggio di cultura / gioco di citazioni - Shakespeare mi pare torni di moda verso la fine del '700, ma non sono sicura, ma potrebbe essere un uomo colto che butta lì un Paride e spera che lei colga la citazione... e se le avesse risposto "se le vostre intenzioni sono serie..." che avrebbe detto?
Potrebbe essere l'inizio di una tormentata storia d'amore (moderna), di una tragedia con punizione della donna troppo sensuale (ottocento), qui è la storia triste di una ragazzina che cederà sua figlia (moll flanders ;P).

Vabbé evito lo sfoggio ;P
Piacerebbe sapere di più su questo uomo - chi diavolo è? Se non altro sappiamo che non può essere il generale...

Molto carina.

Recensore Master
30/12/15, ore 09:55

Non ho letto il manga e non so bene cosa dovrei sapere della madre di Alain... questa è la donna poco convinta, ma che deve mediare le sue decisioni con il marito... la Guardia reale quindi... molto ambizioso il padre di Alain :)
Bella prova!

Recensore Master
30/12/15, ore 09:48

Ben scritto. Effettivamente p l'opposto di madame Marguerite: decide per sé e non solo per sé e per questa figlia ha affetto sincero, se ne preoccupa, non guarda solo all'immediato. E' pure realistica: non è adatta, troppo ingenua, troppo caciarona, poco intelligente (forse) e poco ricca di risorse interiori (forse).
Eppure anche lei decide che per il bene di qualcosa d'altro questa figlia va sacrificata.

Recensore Master
30/12/15, ore 09:19

premessa: vorrei tanto leggere la canna e la quercia, me lo hanno citato e io sto morendo dalla curiosità da un po' di tempo, ma sto scrivendo pure io di Girodelle (in altra epoca) e ho un po' paura... se lagio deve essere che almeno sia involontario ;P
Non sapevo di Maternalia, è un progetto che sulla carta mi piace molto e così mi sono slanciata!

Su Madame Marguerite ho sentimenti ambigui... sono contenta che sia la prima che ci presenti
"Siete certo, signor conte, che vostra figlia sia in grado di generare un maschio in grado di portare avanti il mio casato?" il Generale mette subito in chiaro cosa sta cercando, vedo. Peccato che ancora non si sapessero certe cosine sulla genetica che allora da replicare ci sarebbe stato...

"Vedere inoltre suo marito entrare ed uscire dalle stanze della servitù la indignava non poco" qui il Generale vince il premio Carogna dell'Anno... almeno si cercasse lo spasso fuori casa... occhio non vede cuore non duole.

Bello il finale, opinabile moralmente, ma la realtà (e le storie) non devono essere necessariamente "morali"; la definizione del suo sentimento è plausibile: se lo scopo della tua vita è dare un maschio e fare contento tuo marito, la volta in cui tu lo vedi finalmente orgoglioso di uno dei tuoi figli, accetti che l'orgoglio nasca da qualcosa di "storto".
E così questo è stato l'unico modo per Madame Marguerite per fare il suo dovere e anche per sentirsi dire, in qualche modo "brava"...

Recensore Master
06/02/15, ore 18:19
Cap. 15:

Questa storia è davvero molto bella oltre che essere molto originale, penso che potresti toccare gli stessi argomenti da un punto di vista maschile, sarebbe interessante vedere come si vive la paternità, sarebbe l'altra faccia della medaglia.
Tra tutti i capitoli che hai scritto "Minuetto" è quello che mi è piaciuto di più seguito da "Mater"
Nonostante tu sia riuscita a descrivere benissimo la contessa di Polignac, a partire dal suo incontro con Paride fino ad arrivare all'ultimo capitolo in cui compare che è quello con Rosalie, hai descritto anche molto bene Diane e la sua sofferenza causata dalla paura di non trovare marito e non avere una famiglia tutta sua, mi hai dato l'idea di una giovane abbattuta e sofferente e vedere la scena del battesimo in quella chiesa l'ha afflitta ancora di più, poi la scena in cui prega alla statua della madonna ha dato il tocco finale.
Direi che l'ultimo capitolo "Chimera" si potrebbe classificare terzo, è stato piuttosto divertente all'inizio vedere Oscar riflettere sul tema maternità e porre quelle domande proprio ad Andrè che inizialmente aveva addirittura frainteso la domanda che Oscar gli aveva posto!
Parlando di Andrè devo ammettere che hai descritto anche molto bene i tre capitoli sul "piccolo Andrè", infatti mi è piaciuto molto leggere del suo incontro con la nonna.
A dire il vero le storie mi sono piaciute tutte quante!
Avrei solo una cosa da dirti su un capitolo, la mamma di Jeanne e Rosalie si chiama Nicole, non Simon.. la scelta di cambiare nome è stata volontaria oppure si tratta di una svista?
Devo farti i miei più sentiti complimenti, questa storia finisce subito tra le mie preferite così che forse tramite me anche qualcun'altro la leggerà e la apprezzerà, spero, come merita.
Spero di riuscire a leggere al più presto qualcos'altro di tuo, alla prossima :)

Recensore Veterano
09/01/11, ore 16:47

Ciao!! allora purtroppo,per me,questo è stato l'ultimo capitolo.. Mi sono affezionata ai tuoi personaggi così veri e descritti dettagliatamente a tal punto che mi sembrava di essere con loro. Hai inserito Oscar in questa raccolta dove vengono presentati tutti personaggi che hanno avuto a che fare con la maternità. Potrebbe sembrare inappropriato ma invece hai lasciato intendere perfettamente i dubbi e le perplessità di una Oscar che,in base al suo vissuto e alle sue idee,non riesce a spiegarsi come si possa amare un figlio nato dall'esecuzione di un ordine. Forse voleva spiegarsi anche come sua madre poteva amarla? La stessa madre che non ha mai conosciuto in fondo,e con cui stenta ad approcciarsi soprattutto per timore del padre. Sono pensieri che,agli occhi di Marguerite,possono sembrare bizzarri per il semplice fatto che sono stati concepiti, in quanto sono la prova della differenza fra Oscar e le altre sorelle,da lei stessa e dal resto delle donne,abituate forse a non pensare troppo. Madame pesa ogni singola parola rivolta alla figlia,che nella sua 'emancipazione' è talmente fragile e ingenua su certe cose che decide di tenerla all'oscuro. Forse lo fa anche perchè sa che non potrà mai vederla sposata e con figli,quindi perchè tormentarla con proplemi che non la toccheranno mai? Forse voleva solo proteggerla da ulteriori ansie e magari,sotto sotto,è anche contenta che questa figlia sia cresciuta 'diversa'.
In ogni caso bel capitolo,bella storia e ti posso solo lasciare i miei complimenti. Alla prossima e bacioni =)
JuilletEnRose

Recensore Veterano
09/01/11, ore 14:40
Cap. 15:

scusami se recensisco solo ora ma ho voluto leggere tre volte tutta la tua storia e devo farti i miei complimenti vivissimi mi piace davvero tanto...sei stata bravissima a descrivere cosi bene i sentimenti dei personaggi...e poi per me è un'onore aver messo la tua storia cosi bella in quelle da ricordare..un bacione

Recensore Master
09/01/11, ore 12:43
Cap. 15:

Dopo un po' di tempo, torno a riprendere la tua storia conclusa.
Parto da quest'ultimo capitolo, ma non ho ancora letto gli ultimi che hai pubblicato, ma conto di farlo al più presto.
Mi è piaciuto, sul serio. Un capitolo complesso, non facile ma risolto bene. Hai descritto bene la distanza che si frappone tra Oscar e sua madre, distanza che è stata imposta dal padre; in fondo sono quasi due mondi lontani che tentano con fatica di avvicinarsi, di comprendersi. Certo Marguerite in alcuni atteggiamenti sembra poco profonda, ma non è del tutto colpa sua; in fondo per lei questa strana ragazza che si comporta da uomo deve essere davvero un mistero. Mi sono piaciute le riflessioni di Madame Jarhayes, i suoi dubbi circa la figlia minore che si ritrova a porsi delle domande inevitabili, proprio perchè il mondo femminile a lei in qualche modo è precluso per l'educazione che ha ricevuto.
Madame ha ragione quando attribuisce al generale la responsabilità di quello che potrà essere il destino di Oscar, e come tale sarà lui a dover riparare, sempre se potrà farlo e non sia troppo tardi.
La chimera qui, come la intendo io potrebbe essere tutto; la maternità negata di Oscar, il progetto folle del generale, il rapporto ostacolato tra madre e figlia.
Un bel capitolo conclusivo, per una tematica non facile.
Brava sul serio e complimenti.

Recensore Veterano
08/01/11, ore 22:49
Cap. 15:

Stupenda!!!sono senza parole!!complimenti!

Recensore Veterano
08/12/10, ore 13:37

ciao..con un pò di ritardo ma ci sono anche io. Personalmente ritengo che questo capitolo sia riuscito bene,quindi tranquilla! mi rendo conto non è facile descrivere il carattere di maria antonietta poichè ha una personalità molto complessa ed immedesimarsi in lei può creare qualche problemuccio..comunque mi sembra che tu abbia descritto bene i sentimenti prima di tutto di una madre impaurita per la sorte dei figli. M Antonietta si preoccupa che il piccolo Charles potrebbe ammalarsi e non avere le cure necessarie come invece è stato per il fratello. Poi pensa a M Teresa,ormai adolescente,e si preoccupa del fatto che la principessa abbia sviluppato un carattere troppo capriccioso. Si preoccupa della sua educazione e sogna per lei un futuro roseo come ogni madre desidera per  propri figli. Poi c'è M Antonietta regina,la quale ha raggiunto pienamente consapevolezza che l'odio popolare non si riversa sugli altri membri familiari ma solo su di lei,ed è inutile ormai che cerchi di mostrarsi come una madre premurosa e una regina che ha scoperto il significato della parsimonia,in quanto i tempi sono degenerati.
Mi è piaciuta molto la scena della finestra quando M Antonietta ha paura di mostrarsi al popolo perchè potrebbero insultarla e poi alza il capo,passando fieramente come ogni regina che si rispetti. Se posso dire la mia,io adoro questo personaggio così testardamente orgogliosa e nello stesso tempo tremendamente infelice e fragile.
Hai fatto un ottimo lavoro,sul serio.. complimenti.. besitos
JuilletEnRose

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