Non ripeterò la solita solfa sulle nonsense, che sono troppe, scritte troppo male, perchè l'hanno ripetuta a me troppe volte e non ho intenzione di ripeterla a qualcun altro, soprattutto se quel qualcun altro sei tu.
Sono sempre stata qui a leggere le tue storie, sul tuo blog a leggere la tua vita e ad appassionarmi a te in quanto persona e mi piace come scrivi.
Hai uno stile semplice, preciso, lineare.
E' bello da leggere, perchè dice tante cose, con poche e mirate parole.
Mi piace la tua metafora e ancora di più mi piacciono le immagini che evochi. Un mangiatore di sogni, meschino e sadico, che ti distrugge da dentro, nel modo più subdolo possibile.
Poi il momento sembra ancora più logorante in quanto si vedono i personaggi costretti a recitare, specialmente Occhi Infelici, che deve sorseggiare té bollente alle cinque di un pomeriggio afoso, osservando Occhi di Notte che le divora i sogni e le ore spese dietro di essi. Senza lasciare nemmeno un grido. Per me il vuoto formalismo a cui le persone si appellano per quello che chiamano "buone maniere" è una delle gabbie più tremende e deprimenti della socierà. Ma sto parlando troppo.
Per tornare alla storia, il fatto che questo personaggio obbligasse lei a ripetere sempre le stesse cose mi ha colpito un sacco, perchè è una cosa che mi tocca molto da vicino, il dover ripetere sempre le stesse cose per avere sempre le stesse risposte. Quasi ci provasse gusto, l'interlocutore, a fare impazzire.
Andando oltre questa parentesi personale, mi è piaciuta molto la tua storia. Brava.
Alla prossima. |
