Come te, ho amato quest'anime scoperto per gioco. Mia sorella sosteneva che ero incapace di guardare qualcosa di pauroso (cosa non del tutto infondata) e mi ha detto: se ce la fai vinci. Ti lascio la scelta.
E io ho scelto Ghost Hunt. Semplicemente per il titolo, lo confesso.
Ma, proprio come te, sono rimasta piacevolmente colpita dalla caratterizzazione psicologica dei personaggi, estremamente sfaccettati e contraddittori. Sono un po' surreali, a ben pensarci, ma proprio per questo risultano ancora più godibili e interessanti.
Ora. Rientro nei binari. La tua storia.
Scritta molto, davvero molto bene. E non mi sto riferendo alla correttezza sintattica e ortografica (che non difettano comunque e sono sempre più una aprrezzabilissima gradita sorpresa). Sto parlando di quel tono a metà fra leggerezza e impegno, della scena quotidiana ritratta in poche parole-pennello precise su uno sfondo lasciato sfumare.
Sto parlando della resa di quel punto di vista "spersonalizzato": il commento di una voce fuori campo che non riesci a identificare, che rimbalza fra i personaggi e non si ferma mai. Forse perchè è un po' la voce di tutti, il pensiero inespresso di tutti. In primis dei protagonisti, che emergono autentici e vivi senza dilatazioni descrittive o appesantimenti di sorta. Li conosci e li padroneggi con precisa chirurgica maestria.
E alla fine ti sembra di vederli, sullo schermo. Ti sembra di sentire i suoni, i silenzi, i toni della voce e le espressioni di sbieco. Senti. Ed è bellissimo.
Un sorriso dolce regalato, stemperato in una punta dolceamara di malinconia.
Grazie!
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