Recensioni per
Summa scientia nihil scire
di Callie_Stephanides
L’atmosfera vittoriana che aleggia per tutta la fanfiction evocata persino dai gesti innocenti di Narcissa e di quelli più selvaggi di Bellatrix è assolutamente sublime e coerente con i personaggi. E’ un ritratto di Narcissa incredibilmente romantico e dolce, una sposa-bambina con le paure di un’adolescente terribilmente umana e reale. Bellatrix - a mio avviso la vera co-protagonista della storia - è tratteggiata in modo sensuale e accattivante, complici i suoi atteggiamenti sfrontati in netto contrasto con quelli della sorella. Un quadro sublime di un rapporto fraterno conflittuale il loro, in cui la gelosia di Narcissa si contrappone ad un vago senso di colpa per quella concomitanza di amore e diffidenza nei confronti dell’amata sorella. L’unica rimasta per altro, considerando la cacciata dalla dinastia dei Black di Andromeda. In terzo luogo vi è Lucius, freddo e calcolatore con il perfido e spiccato senso di opportunismo che lo divora e che riesce ad applicare persino con Narcissa, giocando con la sua innocenza. Un rapporto il loro che pare destinato a naufragare a causa dei dubbi di Narcissa e del bizzarro comportamento di Lucius, non fosse che in realtà sarà proprio la morte ad unirli più di qualsiasi altro sentimento o gesto. Lucius e Narcissa sono una coppia terribilmente solida e concreta di cui Sara ha dato uno spaccato unico, sia con “Il dolore perfetto” che con “Summa scentia nihil scire”. Ammetto di aver adorato la caratterizzazione carismatica e crudele di Bellatrix più di qualsiasi altra cosa e - non di meno - il conflittuale rapporto con Narcissa con cui gioca al gatto e il topo. A seguito di ciò, ho apprezzato tantissimo la caraterizzazione di Narcissa che pura e ancora bambina rispetto alla sorella maggiore, non esita a dar sfogo ai propri pensieri e a tacere i propri dubbi non per timore verso Bellatrix ma piuttosto per cieca fedeltà verso l’educazione di Purosangue che le è stata impartita. Questa a mio avviso è stata una bellissima scelta, come già ti detto in più occasioni per “Il dolore perfetto” o “Ruber Draco”. L’incredibile veridicità storica in cui la nobiltà del Mondo Magico si muove nelle vicende che escono dalla mano dell’autrice, è incredibile. Sembra di fare un passo indietro nel tempo e guardare sfilare innanzi a sé gli inglesi dell’età Vittoriana ed il suo alternarsi di perbenismo ipocrita alla ribellione più pura del dandy, stereotipi storici che vengono incarnati perfettamente dalle figure di Lucius e Rodolphus. Una genialità che rende decisamente coerenti i personaggi e decisamente più concreti e reali proprio grazie ad un contesto costruito ad arte attorno a loro. In una parola, Sara è riuscita a dare l’ennesima dimostrazione del suo sconfinato potenziale e della sua ecletticità. |
Qunado ho finito di leggere non potevo credere che tu avessi solo una recensione!! La storia è descritta con una delicatezza ed una dolcezza (soprattutto nella parte finale) che assolutamente non scade nel già visto o nel banale; ho trovato altrsi la descrizione psicologica dei personaggi molto "azzeccata" e devo dire che è cosi che me li immagino anche io :) spero che dedicherai altre storie a questa coppia,aspetto curiosa. |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |