Ho molto apprezzato il fatto che tu abbia voluto scrivere una flashfic sui pensieri di Andromeda dopo aver visto decimare la propria famiglia. In effetti, il dolore più grande non è mai quello di chi se ne va. Grammatica corretta, stile abbastanza buono, personaggio IC. La sola nota stonata è il fatto che Andromeda si punti alla tempia una pistola: credo che una strega userebbe la bacchetta.
Comunque sia, resta una one-shot da leggere,
Effie

Bella, struggente, intensa... Non dev'essere stato facile per Andromeda andare avanti, nonostante abbia il suo nipotino da crescere, farlo senza l'appoggio del marito e la gioia della figlia dev'essere stato devastante, soprattutto all'inizio, finchè poi, per istinto di sopravvivenza, se n'è fatta una ragione e ha tirato dritta per la sua strada, con ottimi risultati visto com'è cresciuto Teddy. Complimenti^^

Oh, molto molto bella.
Mi è piaciuta moltissimo. Tetra, ovviamente, come vuole questa fanfiction, ma ogni parola è al posto giusto e si sente perfettamente la disperazione.
Bella, bella, dall'inizio alla fine.
Bel lavoro i^^.
A presto! :)

La prima a commentare? Ma che onore.
Allora. Questa storia è F A N T A S T I C A. Chiaro? Anzi. E' supercalifragilistichespiralidosa.
Seriamente, il dolore di Andromeda è espresso con chiarezza, così come il proprio conflitto interiore e il fatto che sì, lei è ancora Andromeda Tonks.
E poi il fatto che vada da Teddy, che sia lui a farla ricredere.. le rende davvero onore. Lui è il figlio di sua figlia, non potrebbe mai lasciarlo solo.
Oh, e inoltre la frase iniziale (Se c’è una cosa peggiore della morte, quella è sopravvivere.) è assolutamente agghiacciante, ma nel senso buono.
Secondo il mio parere, è una delle FanFiction migliori che tu abbia mai scritto.
Continua così, sorellian mia v.v
Fè