Come già precedentemente detto avevo letto questa fic a metà... e ora che l'ho finita credo di non riuscire a trovare le parole per commentarla.
Si tratta un argomento delicato e complicato per riuscire a commentarlo e non essere troppo banali.
Fa strano pensare che una giovane ragazza abbia trovato la forza e il coraggio di abortire e poi si ritrovi a dover pensare a come sarebbe stata la sua vita.
Mi complimento ancora con te tali. Riesci a trasmettere con le tue parole emozioni forti.. E non tutti ci riescono.

Ciao,
innanzitutto vorrei ringraziarti per aver parlato con questa storia di un tema così profondo, che ha migliaia di sfaccetature...
La gravidanza, l'aborto.
Non che non avessi mai riflettuto su questo argomento, ma ogni volta che leggo qualcosa su questo tema, questo qualcosa mi colpisce giusto dentro.

"Ho scelto la via più facile, e nessuno, come avevo chiesto, mi sta rimproverando per quello che ho fatto, perché la scelta è stata mia e basta."

questa frase mi ha colpita come un getto di acqua gelida... sopratutto perchè Ivi dice che la scelta è stata sua, e basta.
Ed è triste sapere che sì, la vita è nostra e ce la gestiamo noi, ma soprattuto che spesso la vita ci obbliga a scegliere da soli, e questa è una cosa maledettamente difficile.
E la via difficile, la più tortuosa, lei non l'ha scelta, e forse in cuor suo si chiederà sempre se la scelta più facile è stata la più giusta.
Finito questo monologo, mi complimento ancora con te per come scrivi e per la tua storia...
Alla prossima

Fabiola