TU. SEI. STRAORDINARIA.
Hai una capacità di usare le parole che a volte mi fa paura, soprattutto se penso a quanto sei giovane. Il tuo talento è mostruoso, e se lo sto dicendo non è così per dire, ma perché ti ammiro da morire e soprattutto di invidio un sacco. Mi vengono i brividi a leggere certe frasi, che magari a te poi sembreranno del tutto normali, e anche se ti leggo da secoli, non mi stancherei mai di divorare la tua bravura.
Al di là del talento stlistico, sei anche grandiosa nel saper scegliere le battute, le situazioni, gli scambi di sguardi... mi sento quasi stupida a stare a dirti queste cose che ti ho già ripetuto fino alla nausea, come se tu non avessi già capito alla quindicesima volta, ma non fa niente. Amo essere ridondante.
Gli piaceva come Gustav scrutava ogni minimo particolare di Dorcas, dal viso dalla sciarpa drappeggiata sul collo bianco. Gli piaceva come lei subisse quest’attenzione rifiutandosi di ricambiare lo sguardo, volteggiando sul palmo delle sue dita alla ricerca del miglior modo per prendersi cura di lui. Bill sapeva che lei avrebbe stretto le bende un po’ più del dovuto, e sapeva anche che lui avrebbe accettato senza fiatare. Rosso per la tensione che c’era tra i due, di quella che crepita tra un uomo e una donna che lavorano gomito a gomito la maggior parte della giornata, che devono il proprio successo l’uno all’altra, che si conoscono meglio di quanto si possa credere e che, a fine giornata, si sento frustrati da quella pacca sulla spalla che sarebbe potuto essere qualcosa di più.
Ecco, vedi? Di questo parlo. Di come tu riesca a trasformare anche una cosa piccola e banale come un Gustav che si fa fasciare le dita in un capolavoro di sensazioni e messaggi come questo. Io non ne sarò mai in grado, sicuramente non con questa maestria, e, ripeto, ti invidio molto.
E voglio smetterla di sentire la parola ‘amica’ nella stessa frase dove c’è anche il mio nome.
Dio mio... una frase così semplice, e io sono senza fiato. Rendiamoci conto.
E' stupenda, questa oneshot, così come la longfic da cui nasce. Il tuo modo di descrivere la tenerezza, l'intimità, questo amore che c'è ma si nasconde... mi lascia interdetta. Non so più che complimenti farti, sinceramente. Mi pioacerebbe che tu scrivessi un libro, tanto per dare sfogo alle tue abilità, e mi piacerebbe che parlasse d'amore un po' sofferto, perché ti riesce veramente bene.
Non so che altro dire, adesso, se non il solito, banalissimo complimenti. Sei la migliore in assoluto di cui io abbia mai letto. Non ci sono libri che io abbia avuto in mano che siano stati capaci di comunicarmi sensazioni ed emozioni come lo sai fare tu. L'ho detto e lo ripeto per la terza volta: ti invidio. E ti ammiro tantissimo. |
