Cos'è che dicevamo a proposito dei canon con grossi e vistosi buchi di groviera? Ecco, per me FFXII è uno dei casi più eclatanti: personaggi con un gran potenziale che non vengono fatti interagire abbastanza - non quanto eravamo abituati - con il risultato di mandare alle ortiche una possibile trama ben costruita. Il dodicesimo non è tra i miei capitoli preferiti, tuttavia i suoi protagonisti mi sono rimasti impressi proprio per tutte le possibilità che sembrano servire su un piatto d'argento ai fanwriter. C'è bisogno di tanti missing moment come questo per dare completezza al gioco: una scena del genere avrei tanto voluto vederla sul serio, perché vedere messe a nudo le debolezze di tutto il party avrebbe sicuramente portato la trama ad un livello più elevato che, in realtà, non è mai stato raggiunto. 
Rimpianti a parte, devo proprio farti i complimenti per il modo in cui hai dato voce ad ogni personaggio, caratterizzandoli tutti con una maestria ammirevole, dal Garif di inizio storia al Larsa meditabondo che chiude l'arco di riflessioni. Non saprei dire chi mi abbia colpito di più: anche personaggi che mi sono sempre stati indifferenti, come Penelo e Vaan, hanno qui uno spessore davanti a cui non si può non rimanere piacevolmente sorpresi. La coppia Balthier/Fran mantiene tutta la sua enigmaticità, mentre Ashe e Basch svelano le cicatrici che la caduta di Dalmasca li ha irrimediabilmente inferto. L'atmosfera è resa benissimo e rende ancora più vivido l'intero racconto.
Ti faccio moltissimi complimenti: credo che questa sia la lettura più soddisfacente che abbia mai fatto in questo fandom. 

Dentro di me speravo davvero di trovare qualcosa di tuo su FFXII: al solito, mi è piaciuto tutto - dal titolo al finale. Adoro questo tuo tratto veloce e quasi sottotono con cui presenti e saluti i personaggi di cui parli. Complimenti, complimenti. :)
Chiara

Non c'è he dire, una fanfiction in cui ogni personaggio, alle prese con l'ammissione delle proprie debolezze, riesce ad essere perfettamente se stesso.
Basch che rinunciava alla speranza non me lo sarei mai aspettato, perchè è quello che alla speranza vi è più attaccato, ma alla fine leggendo tra le righe si capisce perfettamente che lui ha saputo 'sopravvivere' a Nalbina privo di essa, e l'ha riscoperta (ho sempre pensato questo) nel momento in cui ha ritrovato Ashe, ma con lei ha ritrovato anche la paura di perdere ciò che continua a dargli la forza di combattere ed andare avanti.
Balthier alle prese col suo passato mi ha commossa, ed è esattamente ciò che Balthier potrebbe fare in una situazione del genere.
Ashe nella sua autodistuzione e (voglio osare) successiva ricostruzione è assolutamente perfetta; ammette la sua debolezza (l'altra scelta, quella di non lottare 'inutilmente') ed è un passo davvero molto difficile da compiere per chi, come lei, odia mostrare la propria vulnerabilità.
Mi sarebbe piaciuto leggere anche i pensieri di Fran, ma vista la sua natura introversa mostrata per tutta la duarata del videogioco, forse è stato meglio così, meglio che sia rimasta in silenzio a ponderare e 'commentare' il gesto di Balthier. Chiara dimostrazione della profondità del loro legame.
Complimenti davvero. Scusa la lunghezza della recensione, ma volevo esprimere il piacere che ho provato a leggere la tua storia in una sezione che, come hai detto tu, ormai è arrugginita (io l'avevo dichiarata morta....).
Complimenti vivissimi!