Recensioni per
Aquiloni
di avalon9

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/08/15, ore 00:05
Cap. 1:

Ebbene, eccomi qui!
Ci tenevo a lasciare un commento, per quanto veloce e banale, a questa storia che è fra le mie preferite in assoluto. Penso che non ci sia niente altro di più drammatico e ben fatto su questi due personaggi - che io vedo da, ormai davvero troppo tempo, come una coppia. Nonostante nella tua storia non ci siano reali accenni ad un possibile coinvolgimento amoroso, non ho potuto fare a meno di shippare i due con tutte le mie forze a tal punto da anneggare nelle mie stesse lacrime distrutte e commosse. Sei riuscita a rendere al massimo il loro dramma e a coinvolgere a tal punto il lettore - me, in questo caso - da rendermi una pallina piangente in un angolo che non tenta nemmeno di darsi un controllo.
Il dramma che ci troviamo ad assistere non è tanto ineluttabilità che il destino ha dato a Shion quanto la sua triste accettazione di simile scelta. Shion vuole morire. Lo si percepisce così stanco, placido nella sua consapevolezza, senza affanno o timore per quel momento. Il lettore è talmente preso da simile immagine da non domandarsi come e quando Shion abbia avuto modo di vedere simile futuro; semplicemente apre i rubinetti e comincia a singhiozzare pensando a quanto dolore - e qui si parla di vero e insopportabile dolore - che Dohko avrà provato in quel momento. Penso che non ci sia mai niente di più triste e tremendo. Dohko non può fare nulla per salvare, sia perché non può (fisicamente parlando) sia perché è desiderio dello stesso Shion lasciarsi andare alla morte per permettere al destino di compiersi.
Personalmente, te ne faccio i complimenti perché è davvero una delle migliori oneshot che io abbia letto in Saint Seiya e su questi due personaggi. Spero che questo commento possa arrivarti e farti capire come, a distanza di anni, la tua storia resti un faro su questo fandom.
mughetto

Recensore Junior
08/05/15, ore 20:30
Cap. 1:

Arrivo con anni di ritardo ma...
Bella. Commovente. Intensa. La trama preziosa e fine in cui hai intrecciato le vicende del fumetto (o forse del cartone animato, visto il riferimento ad Asgard) con i ricordi, le immagini, le nostalgie, gli affanni di queste due anime amiche che sono allo stesso tempo vicine e lontane. Davvero brava, davvero =)
 

Recensore Veterano
20/01/15, ore 16:39
Cap. 1:

bella davvero. Dohko un cavaliere che ha un ruolo fondamentale in Kurumada che lo ha fatto crescere con la storia. Mi piace questo passo
L’ho visto, si ripetè Shion e scivolò col pensiero all’elmo alato, alla tunica scura rifinita d’oro e di porpora; scivolò su membra nervose e tese, troppo giovani e troppo conosciute. Scivolò sugli occhi di Atena incastonati nei suoi. E la mano si mosse nell’aria, disperdendo come fumo una bolla di cosmo pronta a investirlo.
Sarà lì, prima o dopo. Su quell’altura, sotto quel cielo lontano e complesso. Sarà lì, fra gli echi del mito e del tempo, nel profumo di olive maturate al sole e di ginestra. Sarà lì, e Shion vedrà il cielo sotto l’architrave del prostilio nero e rosso e d’oro e azzurro. E negli occhi vuoti resterà il riflesso del sorriso azzurro di Atena.
“Un sicario?” osò chiedere Dohko, rigirando le bacchette nelle dita ossute. E il pensiero faceva male e la distanza era impotenza e la volontà di Anissa una costrizione mai prima pesata così tanto.
“Un cavaliere.”
e poi shion lo adoroooo.. complimenti per lo spessore che gli hai dato ed il finale che dire magnifico
“Siamo come gli aquiloni”
Lo diceva spesso, Shion, fra le colonne vecchie di Atene; nell’aria umida di Cina. Lo diceva spesso, quando gli anni vissuti erano ancora pochi. Quando Shion aveva diciotto anni, e Dohko conversava con lui, sotto il sole caldo di Grecia; fra le foreste di bambù o nella neve accecante del Jamir.
“Siamo come gli aquiloni” ripeteva, e Dohko rideva al suo fianco. E di quella libertà legata ad un filo sottile; di quella libertà nelle mani di una dea bambina erano orgogliosi.
E sorrisero nel ritrovarsi su fronti avversi; sorrisero dei cosmi che si scontrarono e dell’inganno costruito senza parole. Sorrisero di tanti, piccoli nuovi aquiloni stretti nelle mani di Atena dagli occhi azzurri.
E Dohko sorrise nelle lacrime scure mentre di Shion restava polvere chiara dispersa nel vento e il sorriso impertinente di un ragazzo inaffidabile. Perchè era di Shion andarsene lasciandogli il compito di guida, senza preavviso. Perchè era di Shion studiare la situazione e gettarti in mano una strategia completa e contorta. Perchè Shion era inaffidabile, e Dohko lo aveva sempre saputo.
“Siamo come aquiloni” ripetè Dohko, e sorrise fra la nostalgia e il vuoto che Shion aveva lasciato: questa volta, Shion aveva raggiunto il cielo per primo.

Recensore Junior
15/08/13, ore 19:46
Cap. 1:

Una sola parola: splendida! Splendida perché è coinvolgente, splendida perché è commovente, splendida perché anche usando un linguaggio abbastanza ricercato il testo è scorrevole, chiaro, piacevole ad essere letto. Sono rimasta veramente colpita, complimenti all'autore!! Il quadretto che formano Dohko e Shion è uno di quelli che preferisco, e vederli in questa fic, vicini anche se lontani dopo secoli mi ha fatto emozionare. Shion consapevole della fine imminente, ma pronto ad affrontarla con serenità e Dohko invece che non può far altro che apprendere la notizia e vedere morire l'amico senza poter fare nulla. Tu così mi vuoi distruggere!! Bellissima anche la scena ricorrente degli aquiloni, è molto commovente, soprattutto nel finale * si asciuga le lacrime*. Ti rinnovo quindi i miei complimenti, ho adorato questa storia che mi ha davvero commosso. Bravissimo Bacioni<3 Ladyaries

Recensore Junior
11/05/12, ore 15:08
Cap. 1:

Che dire. Capisco perchè la tua storia sia fra le scelte.
La caratterizzazione dei personaggi, anche presi in mano per la prima volta, la trovo impeccabile.
Shion, il ragazzo diciottenne ed incostante, con un peso sulle spalle molto più vecchio di lui ma che riesce, sebbene a suo modo, a sopportare. Dohko, il saggio Dohko.
La tua storia, intrisa di malinconia dall'inizio alla fine, non ha potuto non strapparmi una lacrima. La trovo divina, davvero. La consapevolezza di Shion è...Struggente. Come lo è il fuoco a stento trattenuto di Dohko, la sua volontà di reagine. Sublime.
Un livello altissimo per lo stile, i riferimenti, le emozioni. Sei una grande autrice.

Recensore Veterano
10/11/11, ore 23:19
Cap. 1:

La consapevolezza di Sion è disarmante. In questa storia Dohko cerca di ritrovare una spensierata giovinezza insieme a Sion anche sapendo che non potrà mai farlo. Aquiloni... perfetta similitudine tra loro e gli aquiloni. Sion è consapevole del suo destino e Dohko rifugiandosi nel suo atteggiamento testardo da diciott'enne cercava un modo per far si che il suo compagno non morisse anche se lui sapeva che non poteva fare nulla per cambiare la sorte. Questo capolavoro che hai sfornato stavolta è stupendo. I due soggetti presi in "consegna" , anche se per la prima volta, sono resi in modo perfetto. Complimenti vivissimi.
Spero di risentirti,
Aoryu.

Recensore Veterano
14/10/10, ore 13:02
Cap. 1:

Tu sei una di quelle rare autrici nelle cui pagine il peso di una cultura solida - che c'è e che si vede benissimo - non è un inutile appesantimento barocco, ma la gemma che dà luce.
Al di là della qualità della tua scrittura - che personalmente adoro - il valore aggiunto di questa pagina, che ho aperto, per altro, attratta dal titolo davvero molto suggestivo, sta proprio nella bravura con cui hai costruito un impasto narrativo che chiama in conto non solo l'intimo microcosmo delle individualità dei protagonisti, ma il macrocosmo della loro storia. A prescindere dall'amore che come antichista non posso non portare istintivamente a chi mi cita Athena come Anassa o come Potnia (potrei dare la zampina per molto, molto meno!), il diaframma mobile che hai frapposto tra storia (contemporanea) e mitologia mi ha lasciata stupita e ammirata.
Sono approdata da un nulla in questo sito e, sul serio, continuo a darmi dell'idiota, perché il privilegio di leggerti e non perderti di vista è di quelli per cui aveva davvero poco senso aspettare.
Grazie di tutto cuore.

Recensore Master
22/08/10, ore 19:14
Cap. 1:

Okay.
Ammettilo.
TU. MI. VUOI. MORTA.



...
..
.


Devo prendere un respiro e non so davvero come commentare questa one-shot che mi ha praticamente uccisa, in più punti.
Potrei quotarti i passaggi che mi hanno spinto alla rilettura. Sarebbe molto facile. Ma, insomma, se ne dovrebbero dire di cose su questa storia.
Anzitutto di lettura difficile.
La cosa buffa è che sono difficili tutte le tue storie ed, in particolare, molte presentano un ricercato ostacolo linguistico che si impone come una barriera per il lettore. (Ed è sempre carino scavalcare i muretti...)
Ora, il punto è: questa fanfiction era difficile perchè piena, piena, piena di sofferenza.
La sofferenza attesa, quella vissuta, quella presente.
La sofferenza della distanza, dell'amore, della consapevolezza. La sofferenza storica della Grecia, pure!
Per chi ama la storia, non può che essere una tribolazione assistere alle alterne vicende di una terra amata. Che dolore si prova nell'essere Shion e nel vivere - per secoli - ogni vicenda?
Senti, mi complimento con te perchè hai gestito divinamente Dohko e Shion. Hai dato loro tutto lo spessore, la lucidità e la stanchezza che meritano.
Poche fanfic li hanno omaggiati in questo modo - e mi hanno spezzato il cuore in questo modo - perchè di loro si conserva una certa immagine gioviale, scherzosa.
Non è da tutti prendersi in giro nel bel mezzo di una guerra sacra e guardarsi con occhi di sfida e anticipazione (vagamente erotica, ammettiamolo!)
In questa storia, invece, quello che resta di Shion e Dohko è la dimensione dell'attesa infinita, estenuante, e una lentezza che possono avere solo coloro che hanno affrontato per anni la vita.


E, oddio, sono una schifosa grafomane! >O< Chiedo scusa.