Che cosa ti ha fatto quel bastardo?
Come ha osato trattarti così?
Per un attimo mi è preso un colpo, pensando che la protagonista fossi tu; poi però mi è venuto in mente che magari non è andata poi così male, e che l'ispirazione (la quale viene sempre stranamente quando siamo giù di morale) ti avesse fatto ingigantire qualche fatto realmente accaduto.
Stavo per tirare un sospiro di sollievo con questo pensiero, fino a quando non mi sono ricordata della tua breve e concisa mail mandatami per Facebook. Troppo concisa per i miei gusti, e anche triste.
Conclusione: sono preoccupata. Però non voglio farti sentire oppressa da questo. Nel senso che è bello avere intorno gente che si preoccupa per te, ma se poi una persona vuole semplicemente starsene un po' da sola a riflettere, gli amici possono diventare pesanti.
Vorrei tanto sentirti comunque, e sapere di te. :) piccola...

Nonostante la tristezza del racconto devo dire che è davvero bello e profondo.
Come tuo solito, scrivi da dio, bravissima!
Di diverso però c'è lo stile molto profondo, che riflette anche i tuoi pensieri intricati. Per esempio ci sono delle frasi molto lunghe, pregne di preoccupazione. E più avanti invece si percepisce la rabbia, con quelle frasi spicciole molto dure.
Insomma, sei brava, e scrivere credo possa aiutarti a scaricarti, ma voglio comunque sapere come ti senti ora.

Elisabetta, ti voglio bene, davvero, e spero tu stia sorridendo in questo momento. :)
Ciao piccola, spero di sentirti davvero presto ^^