Mi chiedo, perché metterlo tra i Nonsense? Temo che non si tratti di un Nonsense. Lo metterei piuttosto nella sezione Generale. In ogni caso, al di là del contenuto del racconto, comunque molto profondo, mi ha colpito un forte senso di irrealtà e astrazione (che, del resto, appartiene, in genere, a questo tipo di dialoghi filosofici). E' come se i due personaggi si trovassero in un universo a sé, e abbiano capito tutto quello che c'è da capire. Come se vivessero di un'intimità che esclude tutto il resto, che si nutre di una profonda, quasi mistica, consapevolezza delle cose. Si capiscono realmente. Il loro legame è forte. Eppure sfuggevole, e per questo anche nostalgico e malinconico. Perché sanno che non può durare. Mi ricorda tanti incontri della mia vita, incontri di persone che sul momento mi hanno riempito come se non dovessi più aver bisogno d'altro che di loro, sgusciate poi lontanissime. In un certo senso, sei riuscita a tratteggiare un'immagine bellissima del vivere: stare nel momento come se dovesse durare in eterno, assoluto, ma con la consapevolezza che dovrà finire. C'è una puntata del Dotto House intitolata: << Giorno nuovo, stanza nuova >>. Ecco, anche a questo ho pensato! Ciao!
(Recensione modificata il 13/09/2010 - 12:27 am)