Recensioni per
Holmes' Private Life [Il cassetto delle memorie perse]
di ginnyx

Questa storia ha ottenuto 45 recensioni.
Positive : 45
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/05/16, ore 21:51

Ciao!
Allora, vediamo, ti scrivo con... Quanto, sei anni di ritardo? A mia discolpa posso dire solo che sei anni fa avevo appena iniziato a curiosare nell'universo del caro detective (il fatto che poi sarebbe diventato la mia droga d'eccellenza per tutti gli anni a venire è un'altra storia) e non avevo la più pallida idea di cosa fosse una fanfiction, o una ship, un'OTP... Ero una povera marmocchia innocente, insomma.
Comunque, tornando a questa meravigliosa storia: L'HO AMATA. Sul serio. Ho sempre provato una fortissima stretta al cuore nel leggere QUEL pezzo, quello in cui Holmes per qualche attimo sembra sull'orlo del collasso emotivo per il suo Watson. Non so se si è capito, ma quei due sono la mia OTP. Giusto per puntualizzare.
E tu che fai? Scrivi questa meraviglia!
I due protagonisti a mio avviso erano pperfettamente IC, ce li vedevo benissimo e te lo concedo, sono stata investita da una vagonata di feels. Ho sperato in un bacio, ma sai che ti dico? È meglio così. È più... vero. Questi sono i veri Sherlock Holmes e John Watson e io li adoro.
Quindi che altro dire? Ottimo lavoro! Probabilmente passerò la serata a leggere il resto dei tuoi scritti perché, ehi, scrivi benissimo! In ogni caso, tanto di cappello, questo capitolo è stato magnifico. Bravissima.
Un bacione (anche se in ritardo)!
Cami

Nuovo recensore

Ciao :) Forse ti chiedi che ci faccia una persona su una storia conclusa tanto tempo fà. La verità è che avevo appena letto il meraviglioso paragrafo dell'avventura dei Tre Garrideb e l'avevo googlato... Mi sono ritrovata al settimo (se non sbaglio xD) capitolo di questa storia! Ho deciso di andare al primo capitolo per iniziare: tutto questo due ore fà :) La tua serie mi ha tenuto incollata allo schermo, inutile dire che mi sono commossa in più punti, soprattutto nei capitoli 1,2 e l'epilogo. Ho trovato a tratti qualche personaggio OOC, forse con maniere non proprio ottocentesche, ma questo non è stato un problema, ha reso la lettura scorrevole e capisco quanto possa essere difficile esprimersi come al tempo! C'è tanto da dire, ma confesso che non sono abituata a recensire, credo che questa sia la mia prima recensione sul sito, ho sentito che avrei dovuto farti i complimenti per questa meraviglia che mi ha permesso di passare il tempo così piacevolmente! Avevo così paura di non ricordare più la storia, che ho creato un nuovo account, visto che non ricordavo più alcun dato del vecchio xD Spero di leggere in futuro qualche tua altra opera, e spero che nonostante il tempo passatl, tu legga questa recensione! A presto!

Nuovo recensore
04/01/12, ore 17:22

Aaaah, non ho parole. E' stata veramente una bella storia, e con questo ultimo capitolo stavo per scoppiare in lacrime. Credo che tu abbia davvero compreso il legame che lega Holmes e Watson. Bravissima! :D

Recensore Master
29/11/11, ore 12:15

Carina, dal finale davvero malinconico -- anche se avrei gradito vedere Lestrade confrontarsi con la morte del grande investigatore...
"I piani del sottomarino Bruce-Partington" è anche uno dei miei racconti preferiti, ma per un altro motivo: è uno degli unici DUE racconti, nei quali Mycroft compare come personaggio vero e proprio...
Sì, penso anch'io che gli Irregolari siano un po' i figli di Holmes... ma, sinceramente, pensavo che fosse stata sua nonna -- la sorella di Vernet -- a trasferirsi in Inghilterra per matrimonio (quindi, che fosse paterna o materna, non importava poi molto)...
Sempre a proposito del caso dell'Innominato (oltre che di Freud), ti consiglio quella splendida What If pubblicata che è "La soluzione sette percento" di Nicholas Meyer -- sempre se riesci a sopportare il modo in cui bistratta (o meglio, DISTRUGGE) la figura del Professore (nonché alcuni casi del "Taccuino")... Quanto al "signorotti di campagna", il testo inglese riporta "country squires": ora, lo 'squire' è un grosso proprietario terriero, un po' l'anello di congiunzione tra borghesia e aristocrazia...
Quanto ai "Tre Garrideb", sì, senz'altro la reazione di Holmes sarebbe stata quella, ma tieni conto che, anche se lo avesse fatto, nessun tribunale lo avrebbe mai condannato (e non solo nell'Inghilterra vittoriana, ma anche nell'Italia odierna: sarebbe stato un caso lampante di assenza di colpevolezza -- e te lo dice una che ha studiato Giurisprudenza)...
(Recensione modificata il 29/11/2011 - 12:17 pm)

Recensore Veterano
21/11/11, ore 23:33

Io non sono sicura di essere la persona più adatta per scrivere queste parole. Questo capitolo chiude un'epoca, e io quell'epoca non l'ho vissuta. Quello che tanti hanno avuto in un anno, a me è durato una domenica. Nulla di più. Una domenica.
Però alla fine mi sono sentita davvero come se fosse passato un anno. O, a scelta, una vita. O una domenica.
È una sensazione stupida e tutto il resto, ma mi sono sentita in dovere di condividerla per un motivo: perché sono davvero poche le fanfiction - o i libri, o i film, o quello che è - che giunti alla conclusione mi hanno fatto pensare alla prima pagina, o alla prima scena, come appartenente ad una vita precedente.
Mentre leggevo di Dead ed Alive, pensavo a come tutto era partito. All'astuccio di marocchino, ai documenti, agli scritti.
E poi ho sorriso.
Non è un commento degno di tal nome e lo so sin troppo bene, il problema è che non riesco a dire nulla. Perché hai descritto la loro amicizia - perché anche volendo, come spesso faccio, ipotizzare qualcosa di più, si parte in ogni caso da un'amicizia - con una naturalezza straordinaria e in modo splendido
Commossa, semplicemente.
Tami.
[Questa recensione partecipa all'iniziativa Recensioni d'Autunno 3D di [info]maridichallenge]
 

Recensore Veterano
20/11/11, ore 18:21

Questa cosa è bellissima, nonchè maledettamente vera, tanto da far male.
Io non piango. Ho smesso di farlo ormai, ma ci sono delle cose che fanno male, in una maniera che ti toccano e ti commuovono. E questo capitolo è una di quelle cose.
Ti potrei dire le solite banalità come il fatto che sia ben scritto e toccante, ma invece ti dirò un'altra cosa, forse molto più stupida e meno importante: mi sono sentita come Holmes.
Leggevo quelle righe ed era come vedere Holmes davanti ai miei occhi, poi ho sentito il suo dolore -chiamatelo come vi pare, ma di quello si tratta- la sua difficoltà nell'alzare gli occhi sulla figura ormai morta del Dottore, come a rifiutare quella visione che sarebbe stata per lui conferma. E temporeggiare, sperando che tutto passi, che il tempo scorra... sperare in qualcosa -qualsiasi cosa- che ti distragga dal dolore. Anche un violino che suona una melodia improvvisata.
E Watson che voleva tener lontano Holmes -non so perchè, ma mi ha dato questa impressione- sapeva senza dubbio che la sua morte avrebbe arrecato dolore al suo amico e perciò è come se avesse deciso di risparmiargli perlomeno quell'ultimo spettacolo straziante. Quello della sua morte.
Ma l'ultima parte... è veramente toccante.
Quel legame, quel forte ed indissolubile legame che unisce due persone e che continua a tenerle unite anche se una delle due muore. E questo avviene semplicemente perchè l'una continua a vivere nel cuore dell'altra. E così Holmes ha metà del cuore di Watson e lui non può lasciare questa terra, non può riposare... non può abbandonare Holmes. Ed Holmes deve passare giorno dopo giorno davanti la tomba del dottore mentre una parte del cuore sel suo amico vive in lui.
Due presenze così sempre vicine, ma allo stesso tempo così tremendamente lontane, perchè uno è morto.

Mi hai fatta commuovere. Ma è una buona cosa, io amo le storie che fanno male, che trasmettono qualcosa -tristezza, gioia, allegria, angoscia, qualsiasi cosa- ti scavano dentro e ti fanno sentire quello che provano i loro personaggi e durante tutta la lettura tu senti, provi, vedi esattamente quello che prova Holmes.
Bravissima, hai reso questo capitolo perfetto, non ho altro da dire. Davvero.

bye
(Recensione modificata il 20/11/2011 - 06:25 pm)

Nuovo recensore
20/11/11, ore 01:48

Aspettavo questo finale e ogni tanto sbirciavo per vedere se era arrivato. Trovo che sia un finale davvero bello e approppriato alla serie. E in questo ultimo capitolo esce davvero la vita privata di Holmes, quel cuore celato anche a se stesso e represso per non intralciare i suoi meccanismi, quel cuore che tutti, persino lui, han creduto inesistente, ma non Watson, il dottore no, non si è mai fatto fregare, ha sempre saputo cosa si nascondeva nel petto dell'amico e ne ha rubato un pezzo, con la sua pazienza e dedizione, col dolore di crederlo perso per sempre in quei tre anni, forse con quel pugno che gli ha tirato in quell'unica occasione. La scienza non lo rassicura, la logica non lo sorregge, la musica non lenisce come vorrebbe. Vicini o lontani che fossero, in fondo sapevano di poter sempre contare sull'altro, di averne un pezzo di cuore sempre appresso. Leggo il tuo ultimo capitolo e mi sembra di essere lì in quel piccolo cimitero, davanti a quelle tombe bianche, vicine, quasi a proteggersi a vicenda dagli elementi così come si son protetti in vita, e nel vento mi sembra di udire una battuta acida e pungente e una risposta calma e bonaria, e nella nebbiolina azzura che le avvolge al primo mattino l'odore acre della pipa caricata con gli avanzi della giornata precedente. Questo fa la scrittura: apre mondi e fa vivere sogni. I "tuo" Holmes e il "tuo" Watson ora non sono più tuoi ma vivon di vita propria. Grazie per averceli donati!

E ora per evitare rischi di alluvioni ti dirò che la stretta a koala viene spontanea anche a me, ma non ti preoccupare, quando pensi di averli persi, i tuoi personaggi, te li trovi a vagare per la mente, per le stanze, per l'auto o la metro. Ti si appiccicano addosso e restan parte di te come tu resti parte di loro. Usando parole tue direi che ti han rubato un pezzo di cuore e viceversa;-)
Un saluto e ancora grazie per questo ultimo capitolo :-)!!!

Recensore Junior
20/11/11, ore 00:19

Eviterò giri di parole, sentimentalismi e cose di questo genere, perché non penso ti facciano bene, in questo momento. Passo subito al commento della lettura, alla quale affiancherò la stesura della recensione, come ormai faccio quasi sempre. 
La prima cosa che salta all'occhio è il passaggio dal "Lei" al "Tu", nelle domande che Holmes vorrebbe rivolgere al Dottore. Ovviamente non è casuale e ovviamente ha un grandissimo significato. Forse in quel momento più che in qualunque altro, Holmes si rende conto di chi fosse colui che gli stava accanto. Uno splendido amico che non ha rimpianti. 
"Calma, s’impose Holmes, dopotutto non era niente di più che il ciclo della vita.". E in quanto tale, il ciclo della vita annoda legami e ne slega gli estremi, quando il momento arriva. Non importa chi fosse l'estremo slacciato, è il ciclo della vita. E Holmes, ovviamente, non può non rendersene conto, non può non tentare l'appiglio ancora una volta nella scienza, nel rigore. Forse però nemmeno scienza e rigore riescono a chetare Holmes e tutti i sentimenti che in un modo o nell'altro aveva sempre confinato nei recessi di sé. Neppure la logica e la razionalità riescono a non far pensare a Holmes di aver perduto quell'indefinibile individuo che gli è stato accanto per quasi tutta la vita. 
In realtà Holmes neppure si rende conto del perché non riesca ad accettarlo come naturale processo che tutti gli esseri viventi condividono. Non lo sa, non capisce - Watson in questo è rimasto così fino alla fine. Un mistero, un caso irrisolto. Il più complesso e affascinante di tutti. 
E' tenero poi l'Holmes che rompe il silenzio, che sorride, che parla, che guarda Watson come aspettandosi una reazione. E' tenero e maledettamente doloroso. 
Devo proprio commentare la canzone? Si commenta da sola, sarebbe superfluo *-*
E alla fine, Dead e Alive, era un discorso che avevamo fatto. In una tua recensione, in un discorso, (stranamente) non ricordo. Ritrovarlo qui però è stato perfetto. La soluzione arriverà col tempo, quando quello sarà immutato e gli uomini se ne saranno andati. Ma se ne saranno andati insieme, e i pezzi di cuore torneranno al loro posto, e l'eternità sarà felice di ascoltare due vecchi amici ricordare. 
Riprendere un pezzo del prologo è un'idea splendida, un cerchio che si chiude e che ricomincia subito dopo, così come il ciclo della vita, che scioglie e lega estremità. 
E alla fine le tue note ç_ç fanno commuovere anche me. Sei cresciuta, con loro sei cresciuta, ti sei emozionata. E noi con te, abbiamo lasciato qualche lacrima (o qualche pezzo di cuore) tra le righe di questa raccolta. 
Non rimpiangerne la chiusura. Sarà sempre qui, completa e pronta per essere riletta ogni volta che vorrai. Un gioiellino del genere meritava una degna chiusura, meritava la sua dignità. Tu gliel'hai data. Sii fiera di tutto questo. 

Recensore Veterano
26/08/11, ore 11:16

E tu che dici di non avere idee geniali! Dio buono, e questa cos'è? Sto rileggendo tutta la raccolta, sai, e mi ci sto innamorando di nuovo.
A parte la magnifica caratterizzazione di Holmes, la sua allegria e quella sua grandiosa ironia, ma io ti giuro che ho riso quando e come ride Watson! Mi sentivo lì, presente, seduta con loro accanto al fuoco.
E poi Watson qui è zucchero puro, cioè! "Signor Holmes?" "Amico." ed io il suo sorriso me lo sono immaginato come se ce lo avessi qui davanti.
Bello, bello, bello. Ecco un'idea geniale.

Nuovo recensore

Uuuuh, Ginnix, è la tua prima fic che leggo e, bhè, te lo saresti dovuta aspettare dopo i discorsi di oggi pomeriggio, no?? comunque sia mi è molto piaciuto il prim capitolo (non ho letto molto perchè sta venendo tardi ed ho bisogno di dormire se voglio scrivere) ma... ma... ma... HAI UCCISO IL DOTTORE! *piange a dirotto*
chissà dove finirà il nostro povero Holmes, ormai davvero solo (se non si conta la governante), anziano ed addolorato.
le due tombe dell'introduzione mi fanno supporre che al caro vechio dottore seguirà anche la volpe... bhè starò a leggere e poi magari vengo a soffocarti nel sonno!
alla prossima...

Recensore Junior
16/05/11, ore 20:35

Ormai ci siamo... la fine è vicina e so quanto ti dispiaccia che sia sempre più prossima. E' difficile liberarsi delle proprie storie, quando avevo finito "Is this the end?" mi ero sentita vuota. Comunque, passiamo alla recensione di questo capitolo *w*
Sei stata precisa come al solito: collocazioni temporali, nomi, trama che s'incastra perfettamente a ciò che già aveva fornito Doyle. Hai costruito una bella casa con questo capitolo, fondamenta solide e struttura piacevole.
Mi è piaciuto molto il ritratto di Holmes, che finalmente torna alle origini. Nelle fanfic oramai si tira fuori solo la sua parte "umana" e mi sembra che si tenda a dimenticare quello che è in primo luogo. Insomma, qui lui ha una certa rigidità (che ho adorato) nel pretendere educazione, nel non sopportare le interruzioni. Più IC di così non si poteva.
E' bello anche il rivolgersi di Lestrade a Holmes e Watson come se fossero un tutt'uno. Ho avuto proprio questa sensazione. Oramai è difficile immaginarli separati persino per l'ispettore.
"e la ringrazierei anch'io, Watson, se la smettesse di farci perdere tempo con le sue romanticherie" anche questa frase ho adorato. Holmes non sopporta le inutilità e in questo momento non c'è di certo bisogno di smancerie, bisogna subito inquadrare la situazione e una promessa non farà saltare fuori la verità. Potrebbe sembrare freddezza ma in realtà è profondo interesse, che scaturisce dall'amicizia che lega Holmes e Lestrade. Persino Watson se ne rende conto e invece di rispondere, tace. Benedetto sia il suo dono del silenzio (:
"Accetto  il caso". C'è bisogno di dire altro sull'umanità di Holmes a questo punto? La si può mettere in dubbio?
Formidabile il rapporto tra i due, come in ogni capitolo di questa raccolta. Le pacche sulle spalle, le risatine soffocate di Watson e il gesto di Holmes per intimargli di non aggiungere una sola parola. Tutto una meraviglia.
Alle parole della Phillimore "mi avevano detto che lei è senza cuore, [...] ma speravo che il mio James fosse abbastanza interessante!" avrei preso quella donna e l'avrei schiaffeggiata. Sarò sconvolta per il marito, tutto quello che vuole, ma dire una cosa del genere... mi ha proprio irritato .___.
Holmes è persino dolce e comincia a parlare di scelte. Il nocciolo del capitolo, un argomento che mi ha preso molto, che ho trovato perfettamente inserito e appropriato. La Phillimore non capisce e allora ciao dolcezza, Holmes diventa tagliente. A questo punto la donna potrebbe suscitare pena, ma in me non ha fatto questo effetto più di tanto.
Lui e i suoi cari *w* i suoi amichetti xD
Formidabile il rimprovero finale alla Phillimore, che fa emergere quanto più Holmes tenti di tenere alla larga. I sentimenti, che siano amicizia, riconoscenza, qualsiasi cosa... Non possono fare a meno che essere parte della nostra vita, per quanto nocivi possano essere. E cogliere questi spiragli di Holmes è di una dolcezza infinita.
E anche Watson capisce le sue scelte, e non ha rimpianti.
ç_______ç è finito! ç_____ç è stato troppo bello!
Però è un peccato non vedere risolto questo caso, perché era davvero intrigante!
Non ho trovato errore alcuno, tutto fila liscio come l'olio. Se ti avessi qui davanti mi metterei ad applaudire *w* ben fatto gin

Recensore Veterano
16/05/11, ore 16:31

Povero Lestrade!! :-(
Il figlio arrestato con l'accusa di omicidio è davvero un bel problema!!
No,a parte gli scherzi... sono lieta che tu sia tornata con questa storia e devo dire che il caso di Lestrade mi ha interessata molto, peccato non ci sarà un seguito e non potremo vedere come va a finire. Lestsde è un personaggio che ho sempre apprezzato. Si, in fondo mi sta simpatico perchè la trovo una brava persona. Non avrà L'acume e l'intelletto di Holmes (ma chi li ha?)ma fa il suo lavoro e poi l'ho sempre considerata uan persona testarda, giusta e mossa da senso di giustizia! Lo prendiamo tutti in giro perchè nel Canone non brilla di prontezza di spirito e oltrettutto Holmes si diverte spesso a prenderlo in giro ma, in fondo, non credo si tratti di uno stupido, anzi... è Holmes a essere troppo intelligente!! XDXDXD
Comunque, a parte questa parte ''pro-Lestrade'' direi che davvero il caso del figlio incriminato mi interessa e oltrettutto ci ha permesso di vedere , non solo la reazione di Lestrade davanti ad un evento così drammatico, ma anche il comportamento di Holmes, aiutandoci a capire qualcosa in più del suo carattere.
Tutto questo sproloquio senza senso per dirti che mi piace!!
Per la signora Phillimore non so che dirti: sinceramente non mi sta granchè simpatica, nonostante sia sicuramente una donna ammirevole nella sua determinazione e, più che giustificata da un notevole stato d'ansia e preoccupazione... ma non saprei davvero... vabbè... lo sai, io sono fatta strana!!XDXD
Comunque devo dire di essere dispiaciuta che questa storia sia finita. Tu sei una della poche autrici non slash (sarete 2 o 3) che leggo sempre volentieri.Sul serio... non lo dico perchè sei la mia Beta (ti elogiavo ancor prima che lo diventassi) ma perchè i tuoi Holmes e Watson hanno qualcosa di speciale... un legame saldo e sembra quasi che la loro amicizia si basi sulla reciproca fiducia che uno ci sarà sempre quando l'altro avrà bisogno.
ecco la cosa che mi mancherà moltissimo delle tue storie. Il perfetto legame di questi due:-)
Ed ora dopo questa indegnamente lunga recensione, sparisco, complimentandomi con te per l'ottimo lavoro fatto
E mi raccomando.... ora facci aspattare altri mesi per avere l'epilogo eh?? XDXD Così è la volta buona che ti sguinzaglio la Rò XDXD

Bye

Recensore Veterano
15/03/11, ore 23:08
Cap. 11:

Ciao carissima
come ti avevo promesso, eccomi qui a recensire questa tua storia che amo ogni capitolo di più; è così IC e Canon ed io, che impazzisco lettralmente per le ff canoniche non posso fare a meno di apprezzarla.
Per motivi di tempo, recensirò solo questo capitolo che ho amato in maniera imbarazzante e che considero profondo e bellissimo, ma li ho letti tutti anche quando ero senza pc, seguendo dal mio cellulare.
Dunque...andiamo per gradi: la prima cosa da dire è che h&w sono LORO e con tale termine intendo quelli creati da Doyle. Sono davvero perfetti e sinceramente non capisco cosa tu abbia da lamentarti dei tuoi personaggi, che sono perfettamente canon.
Poi devo aggiungere che questo capitolo,insieme a quello dei 3 garrideb, è senza dubbio il mio preferito: parliamoci chiaramente cara.... tu tendi a stuzzicare la mia vena slash: comunque a parte questo, devo ammettere che è davvero molto triste: intenso e malinconico sotto diversi punti di vista e proprio per quello bello e toccante.
Watson è meraviglioso (anche se scarica Holmes per la sciaquetta...no scusa...torno in me) sembra così innocente che non riesco proprio ad essere arrabbiata con lui per aver lasciato Holmes: è così preso dalla sua felicità per il matrimonio, che approfitta di ogni istante libero dagli impegni per passare del tempo con Mary... arrivando addirittura a dimenticarsi di Holmes!
E poi che dire di quest'ultimo? Perfetto. Dovrai concordare con me quando dico che holmes anche nel Canone si è sempre dimostrato un po' gelosetto nei confronti del dottore, sia per il primo che per il secondo matrimonio, quindi l'ho trovato azzeccatissimo e anzi, direi che questa sua reazione contrariata sottolinea il profondo legame che lega Holmes e Watson (indipendentemente da quale esso sia, ma vedrai che prima o poi riuscirò a convincerti che questi due si amano X D )
Holmes pare ferito dalla decisione del dottore ma è perfettamente IC e quindi troppo orgoglioso per poter esprimere il suo dolore davanti a qualcuno, anche se si tratta del suo amico più caro. suppongo si senta tradito e questo manda di rimando ad un'altra cosa molto triste.
La solitudine.
Holmes appare solo, ed il pensiero che il suo più caro amico , la persona che gli è statao più accanto in tutti questi anni, possa allontanarsi da lui lo fa soffrire. Ed è triste anche perchè sa di non essere il primo nei pensieri del Dottore .
In poche parole (scusa...ma lo sai:io non riesco a essere sintetica) questa tua storia è davvero bella e scritta perfettamente vittoriana, per non parlare che sei riuscita a scavare negli animi dei personaggi.
Brava la mia Ginnyx!!!! Aspetto altri tuoi aggiornamenti.
Ci sentiamo presto.

bacioni

Recensore Veterano
11/03/11, ore 21:18

Mpf, ma guarda te come ti diverti a far passare il povero Watson da ignorantone u___u vergogna!
Diciamo pure che io in materia non sono affatto afferrata, ho fatto Iliade ed Odissea alle medie e poi chi le ha più riaperte xD
Comunque, hai intrecciato il tutto molto bene (:
"Ho sbagliato qualcosa?
Tutto, per la precisione"

Ma AHAHAHAHAHAH dai, povero Watson! Un minimo di pietà mai eh? u___u
Mi ha fatto ridere un sacco però, davvero.
Ho adorato il riferimento alla società che ci schiavizza, che ci vuole tutti conformi ad un unico modello. L'hai inserito in un contesto ideale *___* brutta geniaccia!
E poi Watson, che ancora una volta è il catalizzatore. In modo del tutto inconsapevole accende una lampadina nell'amico (: che bellezza
"Lei, Watson, come ben saprà, sono..." qui non ci andrebbe "IO, Watson, come ben saprà..."
E la fine (: mi ha strappato un sorriso e un pezzetto di cuore.
Un grande uomo, ma uno schiavo della società come tutti. Non ha importanza, l'unica definizione che Watson sente di affibbiargli è "amico". Grande, unico amico.
Ho apprezzato amico mio, ho apprezzato! Certo che gettare nel camino la sua monografia... Magari potevo riciclarne qualche passaggio *ahahahah xD ciao gin!*

Nuovo recensore
09/03/11, ore 23:19

Come al solito arrivo tardi per la storia precedente, ma almeno trovo anche questa e scopro di essere la prima a commentare :).
Avendo fatto il classico ho adorato entrambi i poemi e ho avuto in classe proprio la stessa discussione di Holmes e Watson. Hai fatto ragionare Holmes esattamente come lo immagino io, non lo vedevo a "tifare" per Ulisse solo perchè considerato intelligente.
Forse è una delle storie che mi è piaciuta di più in questa tua raccolta. Aspetto la prossima (sperando di avere fortuna e ricollegarmi proprio al momento dell'aggiornamento).
A presto!! ^_^

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