Questa è senz'altro una storia particolare, con un'ambientazione insolita, con un'Ino impaurita, catapultata nel mondo infernale.
Mi sono piaciute tantissimo le descrizioni e i particolari dell'inferno, quella pioggia, il cielo rosso, le aguzze rocce nere, l'arco di pietra, le urla...
Lo stile che hai usato nel descrivere l'ambiente è raffinato ed elegante, e il linguaggio è alto e complesso, ma ciò non vuol dire che non abbia trovato la lettura scorrevole, anzi, sei riuscita ad armonizzare bene il tutto, e io, come lettrice, sono arrivata presto e senza intoppi alla fine.
Ino solitamente è un personaggio che non mi dispiace, e qui l'ho vista in un modo tutto nuovo, anche un po' umiliata, per forza di cose, ma soprattutto mi ha fatto un po' pena, con la sua incapacità di alzare la testa, o di aprire gli occhi sul mondo che la circonda, in cui è capitata. E le speranze che riponeva in un Dio salvifico, sono andate in frantumi. E in tutto quel caos, in tutta quella perdizione, ecco che appare Naruto. Un Naruto un po' insolito, a dire il vero. Ma non per questo ooc. Un Naruto strano, elegante, dolce ma, appunto, pericoloso. E plausibile, aggiungerei. Ho provato ad immaginarmi un Naruto così - benché io non sia molto pratica con questo personaggio - e non mi è risultato assolutamente difficile. E inoltre, è un Naruto che ho adorato, proprio perché non è la classica impulsiva e squillante figura arancione. Sei stata davvero brava a dare al classico solare Naruto le forme di questo demone pericoloso che hai presentato, e che accompagna per mano Ino verso il dolore, verso la dannazione eterna. Più attinente di così, al tema del contest (lo conosco abbastanza bene perché io ho partecipato alla seconda edizione ^^ ) non potevi proprio essere. Mi è piaciuta anche la prima impressione che hai fatto avere ad Ino, quando incontra gli occhi - azzurri come i suoi - di Naruto, si ferma per un attimo a fissarlo e gli pare come un suo salvatore, un suo protettore. Ma poi, se ne rende conto, che non è così. Anzi, è il contrario.
In definitiva, è davvero un bellissimo racconto, ho apprezzato queste atmosfere surreali, mi piacciono sempre tanto. E Naruto, quel Naruto-demone è stato un vero e proprio dulcis in fondo... quella frase ingannatoria del ragazzo, "non ti farò del male", lo rende quasi subdolamente crudele, ma in realtà quella frase è veritiera, perché in effetti non sarà Naruto a fare del male a Ino, ma sarà lui a condurla verso il male, perché quello è il suo compito.
Finisco con il dire che anche le frasi, tratte dal libro che hai citato, che hai messo all'inizio, sono incantevoli, e costituiscono una perfetta introduzione per la tua storia.
Non mi resta quindi che farti i miei complimenti *-*
Silvar |