Bellissima davvero questa ff. Sai creare delle storie che in poche parole racchiudono una miriade di emozioni.
Mi è piaciuto molto il pezzo in cui Andrè ringrazia non per aver salva la vita, ma per aver potuto rivedere gli occhi di Oscar, magnifico. Davvero complimenti

Le tue storie sono sempre magnifiche, e questa non è da meno. Bella l'idea di non dare un contesto, almeno ognuna di noi può collocarla dove più gli aggrada. Hai descritto il ritorno alla vita di André in modo struggente e carico di sofferenza, come se lui non volesse tornare a vivere e il suo istinto, spinto dall'amore per Oscar avesse il sopravvento su di lui. Sei davvero bravissima, non ho altro da aggiungere.

Hai il potere di descrivere, il dolore fisico alla perfezione. Sembra quasi di percepire il dolore che incombe su Andrè, nella sua carne, con  irruenza e senza difficolta.
Proprio nel momento in cui la pace lo chiamava ecco spuntare prima nella sua mente stanca, poi nella realtà fisica la sua Oscar pronta inconsciamente a tenerlo sempre in vita.
Brava, scrivi davvero bene.
Complimenti anche per la velocità con cui sforni queste belle storie cariche di descrizioni e significati.
Alla prossima.
:)
Sciauu
Khristh

Non è vero che non ha senso. Un senso ce l'ha eccome!!
Davvero un'altra bellissima ff e anch'io mi sorprendo di come tu riesca a produrre cose così belle in tempi così brevi...
forse le avevi già nel cassetto che aspettavano di uscire, poco importa.
L'importante è che tu scriva cose tanto "prive di senso" che fanno emozionare.
Io saprei anche dove collocare questa scena, magari durante una ronda a Parigi, città di affamati e disperati, dove  l'odio sta per far esplodere la tempesta della rivoluzione.
Andrè ferito, forse morente, per un attimo che ha in sè l'infinito, desidera lasciarsi andare per trovare finalmente quella pace che in vita non è riuscito a trovare. Solo Oscar poteva trattenerlo con la sua voce, lei che non vuole e non può lasciarlo andare, lei che forse lo ama e ancora non lo sa... davvero bellissima, i miei complimenti.
Un'altra cosa; nelle note è segnata come incompiuta, non ho capito perchè... forse volevi lasciare un finale aperto, non so...
Forse avrà un seguito?
Bravissima davvero. Finisci dritta tra le mie autrici preferite.

Devo dire che la descrizione di ogni più piccolo istante, di ogni sensazione sia corporea che mentale, è a dir poco perfetta: analizzata nei dettagli, sembra dilatare all'infinito il lasso di tempo nel quale si svolge la storia. Ed il tuo André combattuto tra la morte e la vita, ma che alla fine vorrebbe scegliere la morte per trovar pace, è un'immagine vivida e concreta del dolore, quando si impadronisce di un animo sensibile: preferisce lasciare la vita, lasciarsi vincere dall'ultimo dolore fisico, piuttosto che continuare a sentire ogni giorno la sua anima strappata da quell'amore vicino eppure irraggiungibile. E nonostante questo, a riportarlo indietro è proprio lei: lei che è la causa dei suoi tormenti, è anche la materializzazione stessa della vita, quella vita che lui alla fine sceglie di continuare a vivere anche affogato fra i suoi tormenti.

Complimenti questa storia nella sua brevità è davvero bellissima. Questo André che ferito è quasi tentato di lasciarsi andare per porre fine ai suoi tormenti è descrtiio davvero bene. Sei riuscita a concentrare in poche frasi il desiderio di oblio di questo soldato che sembra aver perso la voglia di lottare per poter realizzare i suoi sogni. L'intervento finale di Oscar si inserisce benissimo nel momento in cui André ha ormai preso questa decisione.
A quel punto il protagonista si rende conto di cosa sta perdendo e cioè che lasciandosi morire non potrà più vedere la donna che ama.
Davvero, non ho parole. Hai un bellissimo stile e riesci a rendere palpabili i pensieri del personaggio in modo molto convincente.

Cicina

Non so proprio come tu riesca a produrre storie cosi belle e in cosi breve tempo, i miei più sinceri complimenti.
Infatti questa storia non è da meno delle altre, bellissimo l’intercalare di Andrè nel cercare la sua pace, quella lontano dalla vita, e soprattutto lontano da lei.
Inimmaginabile per lui un concetto cosi alieno, ma cosi forte nel suo subconscio da non riuscire a capire che lasciarsi morire non significa solo perderla ma principalmente non poterla amare, vedere e vivere mai più.
Complimenti. Alla prossima
Ciao