Non finisco più di leggerla e di rileggerla. Mamma mia è meravigliosa.
Premetto che è la prima NaruHina che leggo, ma questo non importa più di tanto.
cavoli, è stupenda, davvero non ho parole, è stupenda e basta. Armoniosa, e tristissima. Pesantemente triste, e allo stesso tempo leggera come la danza di Hinata. Non so davvero cosa dire, tutto è bello di questa one-shot, ma comincio da questo particolare, e cioè il tuo linguaggio, il tuo modo di scrivere, le espressioni e le figure che hai usato, e curiosi e originali termini, a partire da Bucaneve, e ancora Scirocco, Maestrale, e espressioni come "schegge di vetro", "aria malsana", "pungerle le labbra come spilli", "frustavano l'aria", "fili di seta", "occhi cristallini", "vomitavano lacrime", "calpestava vetro e masticava ghiaccio", "fili di vento", "era fatta di gesso", "friabile come argilla", "poroso come pomice", "conchiglia vuota", "occhi sporchi di sole".
Sono tutte espressioni che, anche se espresse singolarmente, non incarnano esattamente il freddo, alla fine danno all'intera storia un freddo tono e un gelido colore, perché hai sempre usato elementi che richiamano al bianco (tranne forse "labbra rosse come sangue" e "occhi sporchi di sole"), o che richiamano alla lucidità (che fa venire in mente il ghiaccio) , o all'acqua, perciò sono danno tutte quante un'idea di freddezza e alla fine suscitano un bellissimo effetto nel loro insieme, per non parlare della loro originalità - perché alcune, sopratutto quelle che ho riportato sopra, sono davvero particolari e proprio per questo danno un'impressione strana, ma che adoro ** - e inoltre rendono la fan-fiction molto leggera e scorrevole da leggere (particolare che secondo me non ha meno importanza u.u e che apprezzo sempre moltissimo visto che, sempre secondo me, è difficile da realizzare).
Alla fine si arriva ad un finale tragico che termina volando giù dal precipizio insieme a Hinata danzante, e la cosa terribile è che non ce ne se accorge nemmeno.
Non si fa in tempo a capire appieno il significato della danza, del volteggiare di Hinata, che la storia finisce, e si conclude, interrompendosi così come si interrompe la vita della ragazza.
E Hinata che cade giù leggera nella voragine sembra che stia ancora danzando, sembra solo un altro passo di danza, mentre invece è la fine della sua vita. La sua danza tra i fiocchi di neve viene interrotta bruscamente con la sua caduta e con la fine -non meno improvvisa e inaspettata- della fan-fiction.
Il lettore segue i movimenti di Hinata con gli occhi, la accompagna nella sua danza, si sente coinvolto e non dà troppo peso ai cenni evidenti di tragicità, non dà troppo peso alla pesantezza del dramma che si sta consumando nel cuore di Hinata.
Ho trovato molto particolare inoltre, oltre le tue espressioni, il fatto di paragonale Hinata al Maestrale e Naruto allo Scirocco, e questo continuo intreccio di venti che trasportano Hinata verso la fine, e lei in effetti nei suoi infiniti volteggi è in balia del vento, perché ormai è una conchiglia vuota e non ha padronanza di se stessa, non ha riferimenti, segue il vento e basta, sopraffatta dalle emozioni. E in effetti questo giustifica anche il tuo titolo, Bucaneve (altro aspetto della fan-fiction che ho adorato **) , che sta a sottolineare la leggerezza di Hinata, il suo spiccare tra il gelo dell'inverno con ancora la voglia di sole negli occhi e nel cuore, e sopratutto la sua precarietà, e la sua debolezza.
Un'ultima cosa, prima che concluda... ho avuto costantemente un dubbio nella lettura di un pezzo particolare della tua storia, sembra quasi che Hinata, nel pezzo dove porta spesso le mani alla pancia, sia incinta...? Forse è un'opinione un po' troppo azzardata, vero? ^^" ma mi piace fantasticare... :)
Ok, non mi resta che farti di nuovo i complimenti e ribadire quello che ho detto: meravigliosa, una delle più belle del contest se non la più bella (anche se ancora non ho finito di leggerle tutte >.< ma pian piano ce la farò...) resta comunque stupenda, davvero toccante :')
ancora complimenti !
Alla prossima, Sara |