Temo che stavolta non riuscirò a scrivere un poema epico in ottav... una recensione lunga quanto l'altra (emhemh), a meno che tu non voglia che io riempa questo bello spazio bianco con un 'Aww' gigante, che, oltre ad essere contro il regolamento, non ti direbbe nulla. Cercherò di trattenermi e fare una recensione con un briciolo di senso u.u
Io te l'ho già detto su Facebook: questa storia è una meraviglia. Lo è fin dalle prime righe, quando descrivi lo stato d'animo di Bill, così realistico, mentre cammina avanti e indietro fino a far brillare il pavimento del corridoio e comunichi la sua preoccupazione con un filo di ironia, per far capire che sì, è ansioso, agitato e si preoccupa per sua moglie, ma tutto finirà bene e a breve avrà un fagottino tra le braccia *-* Io adoro due tipi di storie, quelle fluffose e quelle tragiche - ... ormai sai che ho una mente contorta u.u - e tu con le fluffose dai il meglio di te. Anche perché sai distinguere tra fluff e fluff: insomma, se mi avessi scritto di un Bill felice e contento sperduto tra i coniglietti rosa mentre sua moglie sta partorendo, capirai anche tu che non avrei sopportato tanta melassa u.u Però, se lo zucchero lo conservi per la parte finale (*-*) e prima non eccedi, dosando un po' di malinconia - quella dei ricordi - ed un po' di sana tensione, hai scritto un fluff piacevolissimo e pure intelligente. Una delizia.
... com'è che nelle recensioni alle tue storie finisco sempre per parlare di cibo?
Detto ciò, ho adorato il dialogo tra Bill e sua madre *-* Perché immagino che in quei momenti si torni davvero un po' bambini, insomma, ti trovi davanti ad una situazione che non sai affrontare e, quindi, non sai cosa fare o dove sbattere la testa. Aspettare che tuo figlio venga al mondo non è come spezzare incantesimi u.u Il discorso di Molly è bello per questo, perché è da vera mamma e perché, nonostante non dia nessun consiglio a Bill, gli fa capire quale sia la cosa giusta per lui. Insomma, grande Molly, che conosce suo figlio come, anzi, meglio delle sue tasche *-*
E poi, l'arrivo a Villa Conchiglia *___* Mi è piaciuto il fatto che tu abbia raccontato tutto dal punto di vista di Bill: la scelta più ovvia sarebbe stato scegliere quello di Fleur, dato che di solito si privilegia quello della mamma, e invece tu mi hai sorpresa in positivo *-* Io dico che le belle storie si riconoscono dai dettagli, e tu sei bravissima in questo: il timore di Bill nel tenere in braccio sua figlia è vero, realistico - mio padre aveva il suo stesso problema XD
E le frasi finali... aww. Uno me lo devi concedere XD Esprimono tutto quello che Bill e Fleur possono aver provato nell'avere la loro piccolina, questa ragione per poter vedere la vie en rose.
Ora vado alla pappa e poi faccio un po' di pubblicità u.u Questa storia merita più visibilità. |