E' una bella favola, scritta nello stile vero e proprio delle favole, con ripetizioni e espressioni formulari, che richiamano da vicino le storie che si leggono ai bambini e che devono rimanere loro in mente. E poi è molto interessante il fatto che tu abbia deciso questa forma letteraria per denunciare e, in qualche modo, criticare un argomento così forte come quello della droga e della dipendenza. Forse mi sarei soffermata un po' di più sugli aspetti negativi e sull'idea di ossessione, forse è un po' questo che manca nella tua storia. E' una favola e quindi deve essere più semplice di un racconto normale o di un saggio, però non deve essere troppo banale.
Parlo anche per esperienza. Anche io ho tentato di scrivere una storia sulla droga e il risultato è stato piuttosto deludente. Con questo non intendo assolutamente dire (voglio che sia chiaro) che la tua storia sia deludente, tutt'altro, secondo me è una bella prova, solo che, forse, avresti potuto soffermarti di più sulle conseguenze più dolorose e anche sui motivi che spingono all'assunzione di droga. La Fatina Bianca arriva, ma da dove? Perchè? Questo non è molto chiaro e, se è vero che una favola deve offrire degli insegnamenti, è necessario che vengano spiegate anche le cause, non solo le conseguenze.
Nel complesso, però, una storia interessante.
Alla prossima.

Complimenti, è davvero una bella favola, anche se è più un modo dolce di raccontare una grave e drammatica realtà dei giorni nostri.
E' molto originale, sia nel modo in cui l'hai raccontata che l'argomento in sé.
Molto bella e intensa =)
Mi è, però, dispiaciuto per la piccola Emilia, per lei speravo un finale migliore, ma così, probabilmente, arriva più diretta la storia.
Complimenti ancora.