O_o

Se volevi sorprendermi, ci sei riuscita. Dibbrutto.
Non pensavo che questa storia potesse essere dedicata a me. Sul serio. Sono lusingata di averla letta in anteprima, e sono più che lusingata dalla dedica. è la prima volta che qualcuno mi dedica una sua storia! E se questo qualcuno poi è una persona del tuo talento, della tua disponibilità e dolcezza, non posso che ribadire (a ridaje!) che sono davvero lusingata.
Come anche la tua ultima recensione alla mia storia. Quelle parole sugli eroi sono state per me ben più di una semplice recensione... Insomma, ti dirò la verità, io mi immedesimo molto in Panir (più che altro per certi versi siamo molto simili e, con le dovute distinzioni, abbiamo dovuto affrontare situazioni che ci hanno portato un po' a dovere un po' a volere proteggere qualcuno... quindi mi viene abbastanza facile descrivere i suoi atteggiamenti o i suoi pensieri.) quindi non ti nascondo che quando l'hai definito un eroe mi sono inorgoglita un sacco, non solo perché lui è una mia creatura letteraria, ma anche (ingenuamente e un po' egocentricamente, come spesso mi accade) perché è un pezzetto di me. Insomma, non sai che piacere mi hai fatto.
Venendo a questa storia, insomma, non posso fare altro che ribadire quello che già ti ho detto: nonostante sia vecchiotta, dimostra già una certa maturità e una certa originalità. E poi, tutti noi abbiamo bisogno di una voce come quella di fendente mortale, una voce brusca e realistica, che ci metta davanti i nostri limiti, che ce li sbatta in faccia. Essere "speciali" come dici all'inizio, o anche semplicemente essere eroi, vuol dire questo. Non vuol dire non avere dei limiti, vuol dire superarli. D'altra parte, Goethe diceva che "l'eccezionale non viene per vie consuete o banali"...
Come già ti ho detto, architettata benissimo, come dimostra la graduale spiegazione della vicenda che tiene viva l'attenzione e la suspance, come l'idea di dire solo molto avanti il nome della protagonista. Originale l'idea di far parlare la spada, ma ancora di più quella che Fendente mortale, che tra le due è quella forte, lo strumento di morte appunto, sia cieca, dimostrando in questo modo che ha bisogno di Wukai, per quanto "bambina", per quanto fragile, attanagliata dai dubbi -dubbi che poi è stata fendente mortale a creare o ingigantire, molte volte. Creare e descrivere un rapporto così complicato nell'arco di una one shot non è da tutti, ma che tu abbia talento non è una novità, te l'ho sempre detto ^^ Ah, come ti ho già detto ieri, anche l'importanza simbolica dei nomi ha un suo perché, e come immagine è molto suggestiva, almeno per me!
Insomma... Non so più che cos'altro dire, sei stata davvero stupenda *_*
(almeno la mia logorroicità per una volta è abbastanza giustificabile, dai!)

Semplicemente grazie,

Dust.