Recensioni per
All the things he said
di Rota

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
27/05/11, ore 21:22

Me lo sentivo.
Ho percepito che qualcosa non sembrava andare esattamente per il verso giusto sin dalla prima riga °_° E non so neppure io descrivere in che modo questa storia mi abbia fatta raggelare. Perchè a ripensarci la lettura scorre tranquilla e piacevole; se non fosse per un'atmosfera macabra che cresce e si gonfia e ti soffoca a mano a mano che si va avanti. Gh - non so scrivere quando si tratta di recensioni.

Davvero, mi ha sinceramente inquietata. Forse perchè sembra tutto naturalissimo, tutto viene descritto come se un uomo che pensa ad una risoluzione simile per amore di un altro sia, come dire, abbastanza leggittimo. Uno svolgimento ovvio, quasi semplice ed immediato. Un fatto di routine, nella testa di un certo russo. Da comeplta ignorante in fatto di RusAme, imbattermi in questa immersione psicologica descritta nei gesti di un uomo fin troppo realista è ciò che di meglio potessi aspettarmi xD Perchè nel minuscolo spazio dedicato alla coppia, nella mia testa, l'amore che li lega non può essere altro che malato.
Ah, già dimenticavo. Pollici in sù per tutto ciò °7°

Nuovo recensore
08/11/10, ore 00:42

Prima recensione che lascio con questo nuovo account!
Non so se ti ricordi di me, ma sono una delle founder dell'unico forum dedicato vagamente a questa coppia.
Questa breve intro ha la sola funzione di farmi riconoscere un minimo, quindi posso iniziare con la recensione vera e propria.
Questa è una di quelle one shot che definisco splendide, ma terribili.
Splendida perché ciò che vuol comunicare lo comunica perfettamente, una costruzione mirata, tecnicamente perfetta.
Terribile, perché tale si può definire il contenuto della comunicazione.
Ti dirò che mi hai spiazzata, Rota.
Russia/Ivan Bragiski è il mio personaggio preferito e come tale gli ho dedicato molto del mio tempo per riuscire a delinearlo in modo che potesse trasmettere messaggi forti. Il tuo Ivan fa esattamente questo, ma la sua impostazione è completamente opposta alla mia o forse, è semplicemente la conclusione di ciò che io ho sempre costruito con lui. Nonostante questo, mi appare lo stesso inesprimibilmente interessante. E l'interesse è reso più chiaro e forte data la differenza abissale che c'è con la personalità di Alfred, a discapito della ristrettissima differenza di età. Oltre all'estrazione sociale, chiaramente intuibile dai loro mestieri, mi è parso di riconoscere nel modo di pensare di Ivan quella mentalità vecchia e disillusa di chi si porta sulle spalle l'esperienza della lotta idealistica e della relativa sconfitta. Non penso che Ivan sia nato con lo spiccato senso pessimistico di chi dà tutto per perduto in partenza senza mai aver provato. E' anzi più consono al personaggio creato da Himaruya pensarlo come un giovane paradossalmente invecchiato troppo presto, poiché in quei tre anni di differenza Ivan dev'essere stato sconfitto più e più volte, fino a definire l'idealismo null'altro che doloroso. Un dolore che con un gesto d'amore disperato ha voluto evitare ad Alfred. Un gesto folle, ma esiste una canzone che dice che una piccola morte rende la vita più significativa, pare folle, ma non è cosa da liquidare con orrore senza averci prima pensato. Ivan ha visto la morte come salvifica per Alfred. Nella sua mente non avrebbe potuto compiere un atto più affezionato, così come dimostrano le sue parole alla fine della one-shot. -Ti amo...-
A proposito di ti amo/ti odio, non so se amarti od odiarti per avere scritto qualcosa di così bello, toccante e -come dicevo all'inizio- terribile, da crearmi un groppo allo stomaco e da farmi scrivere una così lunga recensione dopo anni che non accedevo a efp.
Ti lascio con un punto interrogativo riguardo a questa questione, ma nel frattempo, ti faccio infiniti complimenti.

Recensore Master
03/11/10, ore 00:11

Questa storia lascia decisamente spiazzati. Vedi due mondi opposti che in un contesto d'ideali astratti riescono ad incontrarsi e scontrarsi allo stesso tempo, amandosi ed uccidendosi infine. Dico questo perché si vede come Alfred stesso ''logori'' Ivan al suo interno: lui, così legato alla razionalità e consapevole dell'infame destino che la vita spesso riserva, si trova perplesso e sconcertato dinanzi le belle e fiere di Alfred. Alfred è la speranza, è l'idealismo di un futuro migliore. Ivan è l'idealismo che vede solo corruzione e vuole salvaguardare la perfezione dove essa esiste. È così che ho in parte interpretato il suo gesto estremo. Il suo comportamento -discutibile, in quanto uccidere è uno dei più gravi reati e su questo non ci piove- è freddamente coerente con il suo pensiero ed il lettore, nel finale, arriva ad occhi sgranati ma si dice anche che non poteva andare diversamente. Non poteva andare diversamente perché l'esperienza della vita ha dato ad Ivan determinati valori che egli ha voluto trasmettere nei suoi atti, anche quelli più abominevoli quali quello d'uccidere il proprio amante. È una fanfiction che fa riflettere questa e scriverne un giudizio accurato è molto complesso, davvero. Complimenti di cuore per la postazione carissima, un bacione <3!

Recensore Master
02/11/10, ore 18:05

Rota : All the things he said – Die, die, die my darling

Grammatica e lessico: 9,5/10

Grammatica e lessico ottimi; ho trovato solamente due errori: un possa invece di un potesse (per concordare con era), e poi un termine che risulta fuori luogo con il contesto – mi riferisco a “– ma era la voglia di puntellare sempre e comunque l’animo altrui”; quel puntellare non mi convince, credo sia più corretto un pungolare, sempre se ho inteso il senso che volevi dare alla frase.
Stile 4,5/5
Espressivo, elegante, sicuro. Niente insicurezze e vacillamenti, forse potevi ampliare maggiormente l’ultima parte per renderla più espressiva –è una nota che si rispecchia sulla caratterizzazione dei personaggi, come ripeto anche più sotto – perché dopo essere passati per momenti intensi e coinvolgenti, vi è un certo scarto che stride leggermente. Niente di particolarmente grave, solo una sottigliezza, ma mi sembrava giusto segnalarla.
Originalità: 4,5/5
Credo che più o meno tutti siamo abituati a vedere Russia e America alle prese con i problemi e i contrasti causati dalla Guerra Fredda (o comunque tratteggiati su dinamiche storico-militari). Trovo che questa AU sia molto preziosa da questo punto di vista, dandoci l’opportunità di vederli in una prospettiva diversa che li slega dagli schemi e in una situazione di vita particolare. Davvero un buon lavoro.
Oc personaggi: 8,5/10
Hai iniziato da poco a destreggiarti con le insidie che un fandom come Hetalia può rivelare, ma devo dire che ti muovi già con estrema disinvoltura. I personaggi che delinei hanno spessore e profondità e non sono mai mossi a caso, rispecchiano la personalità attribuita loro dall’autore nell’opera originale pur cambiando il contesto di fondo e sinceramente mi sono parsi ben costruiti. Solo due appunti random: uno riguarda Russia che, per quanto la sua caratterizzazione sia predominante e riuscita pressoché perfettamente, trovo abbia dei momenti troppo altruistici (l’interessarsi alle “illusioni” di Alfred, per quanto funzionale allo svolgersi della trama, secondo me avviene con troppa partecipazione interiore –mentre vedrei meglio un processo più distaccato, quasi curioso). Per quanto riguarda Alfred, la sua presenza diretta è molto più contenuta, direi che è pienamente centrato tranne che nella scena in cui, ecco, muore. Insomma, Alfred è un carattere egocentrico e baldanzoso, più che lasciarsi manovrare avrebbe voluto dettare tempi e modi dell’azione amorosa (XD), e nella tua narrazione questo risulta un po’ poco. Ecco, le mie note sono tutte qui.
Attinenza al genere & attenzione agli ostacoli 4,5/5
Il genere della storia è pertinente alla traccia –anche se la drammaticità della narrazione è vagamente stemperata e si coglie solo nel finale (e personalmente ho trovato un cenno di romanticismo nei pensieri e nelle azioni di Russia, ma mi sa che sono io che sono sfasata =_=), il termine proposto è stato inserito, l’omicidio è presente.
Gradimento personale 4,5/5
È una storia insolita che alla prima lettura mi ha spiazzata e mi ha lasciato senza parole. Scrivere un giudizio è stato difficile perché ho dovuto superare l’annichilimento iniziale che mi ha trasmesso. È coinvolgente e riesce a smuovere qualcosa nel profondo –forse un po’ breve, ma capisco la difficoltà. Sistema quel poco che c’è da mettere a posto e direi che va benone.
Totale: 36/40