Rota : All the things he said – Die, die, die my darling
Grammatica e lessico: 9,5/10
Grammatica e lessico ottimi; ho trovato solamente due errori: un possa invece di un potesse (per concordare con era), e poi un termine che risulta fuori luogo con il contesto – mi riferisco a “– ma era la voglia di puntellare sempre e comunque l’animo altrui”; quel puntellare non mi convince, credo sia più corretto un pungolare, sempre se ho inteso il senso che volevi dare alla frase.
Stile 4,5/5
Espressivo, elegante, sicuro. Niente insicurezze e vacillamenti, forse potevi ampliare maggiormente l’ultima parte per renderla più espressiva –è una nota che si rispecchia sulla caratterizzazione dei personaggi, come ripeto anche più sotto – perché dopo essere passati per momenti intensi e coinvolgenti, vi è un certo scarto che stride leggermente. Niente di particolarmente grave, solo una sottigliezza, ma mi sembrava giusto segnalarla.
Originalità: 4,5/5
Credo che più o meno tutti siamo abituati a vedere Russia e America alle prese con i problemi e i contrasti causati dalla Guerra Fredda (o comunque tratteggiati su dinamiche storico-militari). Trovo che questa AU sia molto preziosa da questo punto di vista, dandoci l’opportunità di vederli in una prospettiva diversa che li slega dagli schemi e in una situazione di vita particolare. Davvero un buon lavoro.
Oc personaggi: 8,5/10
Hai iniziato da poco a destreggiarti con le insidie che un fandom come Hetalia può rivelare, ma devo dire che ti muovi già con estrema disinvoltura. I personaggi che delinei hanno spessore e profondità e non sono mai mossi a caso, rispecchiano la personalità attribuita loro dall’autore nell’opera originale pur cambiando il contesto di fondo e sinceramente mi sono parsi ben costruiti. Solo due appunti random: uno riguarda Russia che, per quanto la sua caratterizzazione sia predominante e riuscita pressoché perfettamente, trovo abbia dei momenti troppo altruistici (l’interessarsi alle “illusioni” di Alfred, per quanto funzionale allo svolgersi della trama, secondo me avviene con troppa partecipazione interiore –mentre vedrei meglio un processo più distaccato, quasi curioso). Per quanto riguarda Alfred, la sua presenza diretta è molto più contenuta, direi che è pienamente centrato tranne che nella scena in cui, ecco, muore. Insomma, Alfred è un carattere egocentrico e baldanzoso, più che lasciarsi manovrare avrebbe voluto dettare tempi e modi dell’azione amorosa (XD), e nella tua narrazione questo risulta un po’ poco. Ecco, le mie note sono tutte qui.
Attinenza al genere & attenzione agli ostacoli 4,5/5
Il genere della storia è pertinente alla traccia –anche se la drammaticità della narrazione è vagamente stemperata e si coglie solo nel finale (e personalmente ho trovato un cenno di romanticismo nei pensieri e nelle azioni di Russia, ma mi sa che sono io che sono sfasata =_=), il termine proposto è stato inserito, l’omicidio è presente.
Gradimento personale 4,5/5
È una storia insolita che alla prima lettura mi ha spiazzata e mi ha lasciato senza parole. Scrivere un giudizio è stato difficile perché ho dovuto superare l’annichilimento iniziale che mi ha trasmesso. È coinvolgente e riesce a smuovere qualcosa nel profondo –forse un po’ breve, ma capisco la difficoltà. Sistema quel poco che c’è da mettere a posto e direi che va benone.
Totale: 36/40 |