Wow...
Assolutamente da far gelare il sangue. Mi ricorda Edgar Allan Poe, forse anche Lovecraft in certi punti, per la naturalezza e la calma con cui descrive gli atti più abominevoli...la demenza da Lyrium è descritta davvero bene, anche se solo nella penombra di un seminterrato, ed è anche molto ben delineata. Il ritmo è lento, ma incalzante, come un crescendo di follia...
Grande, grande, non ho miglior modo per esprimermi! |