Inanzitutto, benvenuto :) Non so con chiarezza se darti della lei o del lui, perciò proseguirò col neutrale sperando di non offendere nessuno.
Venendo a noi...
Cominciava a mancarmi questo genere di one-shot e non posso che essere felicissima di aver scoperto una nuova piccola e giovane perla. La scelta del tempo presente e della prima persona singolare ci catapulta brutalmente nell'universo di Ezio, nel protagonista vero e proprio, senza lasciare scampo da quelli che sono i suoi tormenti (perfettamente resi) e i suoi timori (incredibilmente plausibili.) Ho adorato più passaggi di questo breve stralcio di "vita quotidiana" del nostro Auditore, ma in particolar modo quando Ezio si domanda: Quanti "me" ho creato? Quanti ne creerò? E' in quel punto che ho battuto la testa su uno dei temi portanti della tua one... ovvero, l'inarrestabile catena di eventi che può generare la morte di qualcuno. La pioggia drammatizza il momento di riflessione, lo intrappola nell'atmosferra magica che l'interno del Campanile di Giotto può avere solo durante una tempesta.
La lettura è stata gradevolissima. Una scrittura fluida, concisa, diretta, aiutata probabilmente anche dalla scelta verbale. Un buon lessico, nonostante in alcuni punti avrei preferito un Ezio un po' più sottile. Per il resto, nessuna frase fatta, originalità sintattica con un contenuto abbastanza interessante. Un pezzo di Ezio che ci mancava.
Spero di vedere presto altri tuoi lavori :)
Umili saluti,
cartacciabianca.
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