Recensioni per
Cronache poetiche.
di Myrose

Questa storia ha ottenuto 41 recensioni.
Positive : 41
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
21/06/14, ore 14:04
Cap. 5:

Salve, sono la roleplayer di Mello.
La mia recensione è più che positiva, io trovo questo scritto a dir poco spettacolare, a dir poco meraviglioso e sublime.
Chiedo il permesso di pubblicare ciò sul mio profilo role (ovviamente con riconoscimenti).
Grazie e buona giornata. 
PS: Mi sono commossa ahahha

Recensore Junior
22/10/13, ore 11:16

Allora, brevemente:
rileggo questa oneshot dopo chissà quanto tempo che rimaneva ad impoverarsi tra le ricordate, abbastanza tempo perché io mi scordassi che stori risponesse a quel nome. Il paring L/Misa non mi è mai piaciuto per niente, e alcuni aspetti di questa storia sono decisamente lontani dai miei gusti. Però mi piace come è scritta. Semplicemente poetica, senza affettate pretese di grandezza. Schietta e sincera, senza peli sulla lingua, senza nascondere nulla, ma anche senza insistere e indugiare sulla parte erotica. Ma soprattutto, adoro la conclusione. Sono quelle ultime righe che mi hanno conquistato la prima volta e che, anche questa volta che la rileggevo nel fare pulizia tra le ricordate, sono state determinanti nella scelta di lasciarla lì. Per quello che può valere il mio parere, complimenti.

Despina

Recensore Master
28/06/12, ore 15:12

Ciao, nuova lettrice.
Ho letto la tua raccolta in meno di mezz'ora e devo dire che mai mi sono emozionata a livello di empatia su uno scritto di questo fandom.
Devo ammettere inoltre che quando trovo una storia tra le scelte all'inizio sono molto diffidente perché alle volte mi sono chiesta il perché del rilievo di alcune storie che per me facevano pena, però la tua no, devo dare atto a chi ha pensato di segnalarla -non so chi sia perché non leggo mai le altre recensioni, non mi piace avere il giudizio "alterato", ecco un'altra mia stranezza-.
Comunque questo tuo scritto ha qualcosa che va tra il poetico e l'evanescente, tra il sublime ed il concreto.
Riconosco che scrivi in modo molto delicato e pregevole, te ne do atto.
Belli anche i pairing che hai adottato, come anche le poesie e le metafore.
Temo di sminuire il tuo testo se lo commento ancora, penso che ti avranno già detto tutto ciò, d'altronde è così lampante alla me lettrice la tua bravura.
Ti faccio tanti sinceri complimenti, continua così, leggerò altro di tuo e credo che non resterò delusa, alla prossima,
Layla_Morrigan_Aspasia.

Recensore Master
20/01/11, ore 01:13

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa raccolta merita senza dubbio di essere inserita nell'elenco delle storie scelte di Death Note per tanti motivi.
Per prima cosa lo stile dell'autrice è assolutamente unico nel suo genere. Preciso, senza sbavature, impeccabile dal punto di vista della grammatica. Il lessico è ricchissimo, carico di vocaboli splendidi, aulici che mostrano l'elevata conoscenza della lingua italiana dell'autrice, e le figure retoriche sono sempre usate nel modo più eccelso. Riesce sapientemente a mescolare la prosa con la poesia, prendendo spunto da grandi capolavori poetici e adattandoli quindi di volta in volta a molti personaggi e coppie.
Anche questo è un punto a favore della raccolta. Ogni capitolo parla di un personaggio diverso o di una coppia diversa, e questo non assolutamente facile in quanto la maggior parte degli autori si concentra sempre su pochi personaggi, mentre qui l'autrice riesce ogni volta ad analizzare la psiche dei personaggi, tutti differenti tra loro, ma sempre nel modo più corretto e rispettoso dell'IC.
Per queste ragioni reputo che questa storia deve assolutamente far parte delle scelte, perchè è una raccolta di perle molto rara, specialmente in questo fandom e quindi merita un riconoscimento speciale!

Recensore Junior
22/12/10, ore 11:50

Posso dire che Near sia il mio personaggio preferito di tutta Death Note. C'è qualcosa di infinitamente triste in lu che hai saputo cogliere e rappresentare splendidamente. Near ha bisogno di qualcuno che esprima emozioni per lui, e non è cosa facile.
Inoltre hai fatto una citazione del mio filosofo preferito, non posso che amarti :D
"Non c’è spontaneità nei suoi gesti senza sbagli, senza sorrisi, senza emozioni. Nella sua gabbia, il genio, prigioniero della sua lanterna, si macera nella noia." Ecco, questa frase per me rappresenta a pieno ciò che è Near, tutta la solitudine del suo genio.
Non riesco proprio a trovare niente che non mi piaccia! :)

Recensore Junior
22/12/10, ore 11:33

Ho sempre adorato le MxM per la loro tragicità intrinseca. Le tue parole (o dovrei dire le vostre?) hanno reso benissimo tutto il dolore di questo amore e si sono fuse a meraviglia con i versi di Garcia Lorca ( grandissimo poeta, non mi stancherei mai di rileggerlo, e in in spagnolo poi è ancora meglio).
Bellissima la scelta delle parole, rendeva tutto così delicato, raffinato.
Insomma, davvero ottima.
 

Recensore Veterano
20/12/10, ore 20:16

Fortunatamente, qualche anno fa, Alda Merini è venuta nella mia università, invitata dal nostro professore di sociologia della letteratura, e ho avuto la fortuna di conoscere il suo pensiero; era veramente una grande persona nella sua semplicità.
Dopo questo piccolo incipit letterario, passo subito a commentare quest'ennesima meraviglia: benchè il trinomio Light/Kira/giustizia sia stato ampiamente e precedentemente trattato, tu hai saputo conferirgli quella solennità che un dio merita.
Ma una frase in particolare mi ha colpito molto:

Una melodia lontana, cantilenante come uno scherno di fanciulli, strascicata come la cadenza d’un nobile figlio di New Orleans o di un goliarda che abbia esagerato col vino, s’approssima. Sembra nuotare nel buio della sua mente. Lo accerchia .

Ti ringrazio tantissimo per la menzione speciale, non sai quanto mi abbia fatto piacere*_*come con piacere ho seguito e commentato questa tua raccolta che, ahimè, è giunta al termineT___T Spero che tornerai presto a scrivere in questo fandom perchè sono rimasta affascinata da come hai delineato i personaggi di Death Note. Termino la mia recensione facendoti tanti complimenti e un grosso in bocca al lupo per le tue prossime opere ;)  Besos, Fe^^

Recensore Junior
20/12/10, ore 12:49

Sono senza fiato. In quanto amante della poesia e, in particolare, di QUESTE poesie, ho adorato la tua splendida idea di mischiarle con i personaggi di DN, Ci stanno tutte benissimo, in particolare quella per Near.
Il tuo stile è impeccabile, scorrevole, piacevole da leggere e bello stilisticamente. Insomma, ho messo questa fanfiction tra i preferiti e se lo merita tutto.
Avrei voluto scrivere qualcosa di più ma purtroppo sono un po' di corsa e prima vorrei rileggermi con calma tutte le storie per poter esprimere giudizi più mirati.
Per adesso, complimenti davvero. Continua così! :)
Saluti, 
Neko

Recensore Master
19/12/10, ore 12:30

E ancora una volta, mia dolce cantante, arrivi tu, figlia non della luce, bensì della penombra, a stordirmi con i tuoi componimenti e a rapirmi con le tue frasi; arrivi tu, come sempre, e sempre in modo diverso, come fa ogni dì Aurora dalle dita di Rosa (ormai ci siamo: citiamo pure Omero!).
Mia cantante, mia sirena che con le tue parole tutto incanti e poi distruggi, ancora una volta mi hai lasciato senza fiato; e non mi riferisco alla splendida dedica che mi hai lasciato (la quale indiscutibilmente mi ha deliziata), bensì al più bel capitolo di questa raccolta poetica. Io, come molti, non sono una fedele ammiratrice di Light, ma trovo che in queste righe tu abbia dato molto più di ciò che pensi; ogni parola è studiata per risultare musicale e piacevole a leggersi, eppure, non è di mera bellezza che sto parlando, ma di un continuo rinvio di significati, che fa dell'intero componimento una ragnatela di storia e di poesia. La tua anima classicheggiante qui è ben riconoscibile, ma è semplicemente splendido che tu voglia cospargere le tue opere di cultura greca e latina, soprattutto se queste sono accostate alla lucida depressione di Alda Merini. La vera sposa di Light è la tanto agognata vittoria, della quale è fermamente convinto; mentre la povera Misa è ridotta ad una schiava d'amore: mera bambola, posseduta più per capriccio che per desiderio affettivo. Light è solo nella sua personale battaglia, nella sua personale scalata verso il trono degli dèi, o meglio, dell'unico Dio che è degno di esistere: lui. Non desidera compagni nè alleati, nè sciocchi sottoposti cui impartire ordini: è fiero di essere l'unico ad essere meritevole d'indossare la corona d'alloro. Poi, nel momento in cui si concede di spogliarsi della maschera che ormai gli è penetrata nello spirito, giunge la voce dell'avversario più temibile, come canto di Carmina Triumphalia privi di elogio alcuno: la promessa di L è un giuramento di martirio eterno, seguito dal vero ed unico castigo divino. Mi ha molto colpita questa frase "Ti pensi inattaccabile, ma non t’accorgi di cantare alla Vittoria tenendo i piedi affondati nella terra odorosa di un’umida fossa aperta. Ti sto attendendo, Kira, dio senza luce. Ogn’ora approssima la tua discesa al tuo personalissimo limbo, ove maledirai tutte le note del tuo immondo canto"... Ecco, qui io scorgo l'altro lato della medaglia. Light è sicuro che non esista altro Dio oltre a lui, poichè nessuno ha tentato di ostacolarlo; ora, mi chiedevo, l'intervento di L è da considerarsi come una voce fuori dal coro che semplicemente condivide lo stesso pensiero di Light, ma in suo favore? Oppure, è la voce di chi, non potendo accedere nè al Paradiso nè all'Inferno, conosce l'unica incontestabile verità, ossia che non esiste niente di divino in chi crede di incarnare la giustizia, in quanto essa di fatto non esiste? Insomma, L pensa ancora di essere lui l'unica vera giustizia, o forse, alla luce dei fatti, si è reso conto che nessuno può appropriarsi indebitamente di questo titolo?
In ogni caso, ho trovato questo capitolo semplicemente meraviglioso. Il riferimento a Plinio il Vecchio, poi, è stato un vero tocco di classe!^^ Ovviamente, ho compreso il tuo (ben riuscito, fra l'altro) tentativo di omaggiare il mio riferimento alla pioggia lavica ^_^ sono onorata di averti ispirato una frase bella come quella che hai scritto tu.

Complimenti, mia cara. Non smetti mai di stupirmi.

Recensore Master
18/12/10, ore 11:25

Mmm... Ammetto che fra tutte quelle sino ad ora pubblicate questa è quella che mi ha meno coinvolto. È senz'altro scritta magistralmente ed ho appezzato molto la metafora d'Apollo associata a Light, così come anche i riferimenti al mondo divino, al peccato ed alla superbia incontrastata di Kira che si crede d'essere una figura al di sopra d'ogni divinità... Tuttavia questi sono concetti che più volte ho trovati espressi -io pure rientro in questa categoria pertanto mi fustigo da sola- nel fandom e, oltre alla tua sempre meravigliosa poesia, non ho trovato nuove chiavi di lettura sulla controversa e particolare psicologia di Light. Ho apprezzato molto la parte onirica con l'intervento del maestro L, anche se nelle sue parole ho letto qualcosa di simile ad uno strano odio che mi hanno lasciata perplessa ed ammutolita: ho trovato che questa fosse la parte più interessante e su cui giocare maggiormente per esprimere il concetto di terra santa del tuo titolo e che alla fine sembra legarsi veramente alla giustizia che chiude il componimento. Per spiegarmi meglio, ho trovato in questo tuo nuovo scritto elementi molto interessanti che a mio parere potevano essere legati in modo più originale o comunque che dessero risvolti su cui riflettere maggiormente. Per quanto giustizia ed essere dio sia uno dei temi più usati in questo fandom, trovo che possano sempre esservi nuove chiavi di lettura id proposito. Qui nuove chiavi di lettura ci sono ma le ho trovate un pò nascoste mentre, invece, potevano dar più risalto a quella che è già una ottima trattazione del tema. Come sempre, spero tu non ti offenda per le mie parole che non sono critiche ma, alla fine, solo questione di gusti personali. Alla prossima, un bacio.

Recensore Master
17/12/10, ore 22:56

Mi dispiace moltissimo che questa raccolta sia giunta alla fine! Ma ovviamente non possiamo piegare l'ispirazione e rischiare di scrivere cose che non ci picciano.
Passando al chap in sè: devo dire che è la degna conclusione di questa raccolta! Sai bene che il personaggio di Light non mi piace, ma non posso non apprezzare questa tua poesia che parla di lui.
In particolare una cosa che mi ha colpita è il fatto che in questa shot a differenza delle altre hai usato meno le parole della poesia rispetto alle tue. Questo mi fa capire che di volta in volta hai acquisito sempre maggiore sicurezza nell'approcciarti a questo genere letterario che non è poesia ma neanche totalmente prosa.
Adoro i continui riferimenti mitologici greco e cristiani che fai nei tuoi scritti, essendo io appassionata di questo genere di cose: danno quel tocco di classe in più che non guasta mai!
Ovviamente ti ringrazio per il tributo alla mia LxL in riferimento alla virtù della giustizia! X3
Che altro dire se non un bravissima? Non vedo l'ora di leggere tanti altri tuoi lavori in Kuroshitsuji!!

Kisses Lory

Recensore Veterano
17/12/10, ore 21:11

Mia carissima, che piacere vedere che apprezzi le mie recensioni!
Mi spiace molto leggere la parola "completa" associata a questa bellissima raccolta.
Questo capitolo è stato come sempre ricco di numerosi spunti suggeriti soprattutto da una multipla prospettiva:
la voce di Light, che si ritiene nel giusto, che non crede nell'esistenza di un Dio al di fuori di sé (folle allo sguardo della giustizia ufficializzata ma divinità per il nuovo mondo che si appresta a costruire), si alterna alla consapevolezza, emergente tramite un incubo, di essere destinato a perire e di pagare le conseguenze del suo desiderio di giustizia.
Le sue paure si manifestano nel sonno, sente la personalità di L farsi sempre più opprimente, angosciosa...
Poi il risveglio, il ritorno dal suo subconscio alla ragione, rigida e controllata, evidente anche nel movimento studiato del sistemarsi i capelli.
Riesci sempre a porre l'accento su particolari all'apparenza insignificanti spingendo il lettore a svolgere il suo compito fino in fondo.
Sei veramente un'ottima autrice e spero di vedere presto un'altra delle tue opere in questo fandom.
Ancora tutti i miei complimenti.
Alla prossima
kisses
Kiriku

Nuovo recensore
07/12/10, ore 17:21

Oh Myrose sei così brava*_*
Comincerò a chiamarti Sensei
Non ho parole sei divinamente brava*_*
Baci affascinati;)
Lady Phantomhive

Recensore Master
03/12/10, ore 20:34
Cap. 5:

Splendido Spleen, che mi scortichi l'anima con carezze violente, come di pioggia lavica nei miei pensieri torbidi, come occhi di cerbiatto attonito, come terra che trattenga il fiato. Questo è ciò che ho provato leggendo il tuo componimento: la violenta banalità del dolore che ogni singola parola mi ha dato, e che mi ha talmente scosso da farmi dimenticare persino di respirare, tanto l'occhio si rifiutava di allontanarsi da ogni frase, quasi tu fossi stata in grado di ipnotizzarmi con ogni singola metafora. Premetto che io ho una certa simpatia per il nostro Carletto, che con ogni aggettivo trascina il lettore in un mondo umido, dove le percezioni dei cinque sensi si amplificano e, con essi, anche la capacità non solo di godere, ma anche e -soprattutto- di soffrire. Dopotutto, direi che Mello esprime perfettamente la concezione dello spleen, dell'insoddisfazione di vivere, di quella inquietudine metafisica che costituisce un limite invalicabile per una persona che è sì animata da forti passioni... Ma che è anche tormentata dai rimorsi, dai pensieri, dalle delusioni. E così è questo Mello che grida al cielo la propria angoscia, a questo cielo metallico che tu hai saputo dipingere divinamente, accennando anche all'evocativa immagine di quattro cavalieri dell'apocalisse, che qui sembrano cavalcare i cumulonembri e soffiare nelle trombe, per poi bere dalle coppie dell'odio l'ira di dio (questo è un verso della Bibbia ed è estramente... SUPERBO vedere come tu abbia accennato al Dies Irae in questo contesto). In ogni tuo componimento c'è tutto: un coinvolgimento sia fisico che mentale: fisico perchè tutti i sensi sono stimolati - sento il requiem dei tuoni lontani, gusto il sapore amaro della giusta vendetta sdegnata (a proposito: bellissima interpretazione!), vedo il cielo che luccica cupamente mentre avverto il gelo che mi avvolge, accompagnato da un vento che sa di pioggia.

Davvero bellissimo.
Complimenti anche alla tua "settima marcia in più" :)

Recensore Master
03/12/10, ore 14:01
Cap. 5:

Baudelaire *O*!
*si perde in qualche saltino saltellante*
Congesso di non essere una grande appassionata di poesia, ma ho sempre apprezzato Baudelaire e, confesso, una sua sua poesia, assieme alla famosa frase di Light "Questo mondo fa schifo." furono l'ardito inizio della mia tesina all'esame di quinta superiore XD!
Ma allontaniamo ricordi scolastici per dedicarci a questo ennesimo sprazzo della tua geniale vena musicale.
Anzitutto, non ricordo d'averlo mai detto, forse solo per la prima composizione, mi piacciono molto le immagini che inserisci al termine d'ogni capitolo: sono così azzeccate in atmosfere e tonalità, tanto che il solo guardarle fa ripensare alle parole della tua nuova composizione e nella stessa trama dell'immagine si rivedono i temi da te proposti. E qui, di tematiche importanti, ve ne sono diverse, tutte convergenti ad una unica ed importante constatzione: il bambino caduto che si rialza non è più bambino, bensì uomo. Si può prendere questo capitolo come la completa crescita spirituale di Mihael, la sua presa di coscienza riguardo gli intenti che farà divenire suoi ideali per i tempi futuri. Questa crescita interiore la si vede anche attraverso l'atmosfera che permea la lettura: un cielo in tempesta, pioggia che scende come lacrime, fango che agguanta ed insozza, lampi che gridano il nome della Speranza morta. E poi, d'improvviso, le campane: sono il momento cruciale, l'immagine più legata alla giornata di pioggia che vide la morte della Giustizia (cielo, quella puntata mi lascia straziata, completamente straziata), eppure, al tempo stesso, divengono il momento della presa di coscienza. L'urlo del bambino che si rialza, brandendo lo scettro della nuova Speranza, della nuova Giustizia.
Questo nuovo capitolo grida, è impetuoso e forte come Mello.
E con questo mi congedo, ringraziandoti per le emozioni che regali sempre <3.
Non è raro avere me come lettrice, io mi limito a rendere partecipe lo scrittore delle mie sensazioni, siano esse positive o negative. Sei tu, invece, ad essere una rara Poetessa dalle indubbie doti. E tali complimenti vengono spontanei e col cuore, perchè sai far emozionare, davvero, con grande sincerità. Grazie <3.

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