Recensioni per
Without love, it cannot be seen.
di BaschVR

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
17/11/10, ore 20:06

In apertura a questa recensione, proclamo la mia disapprovazione per le linee guida di EFP. In particolare, mi permetto di criticare il primo divieto applicato ai commenti delle fanfiction.
Mi duole dirlo, ma in casi come questo le offese all'autore dovrebbero essere permesse. A ben guardare, dovrebbero addirittura essere INCORAGGIATE. In ogni caso, poiché non voglio rischiare di trovarmi una recensione rimossa, conserverò gli insulti per un'occasione più consona.
Ciò che comunque mi permetto di dire, in questa sacra sede, è che chiunque si fidi di Basch Von Rosemburg è un ingenuo e un idiota. Non è la prima volta che mi trovo raggirato dal suddetto individuo, e mi pare necessario rimarcare questo concetto.
Ma parliamo della fanfiction in sè, perché non mi sarei certo sottoposto alla visione affrettata dell'Episode 6 se avessi voluto sollevare solo obiezioni morali sul comportamento dell'autore.
La prima cosa in grado di sorprendermi, guarda caso, è stata l'inizio stesso; se nelle altre fanfiction dovessi trovare un ipotetico difetto, probabilmente si tratterebbe dell'iniziale difficoltà a immedesimarsi nella storia. Per quanto si tratti di un dettaglio insignificante, ho sempre pensato che fosse necessario qualche secondo prima di dimenticare totalmente il mondo reale che mi circonda. Qui questo "problema" non esiste. L'incipit è qualcosa di speciale, in questa storia, e non sono certo di poterne spiegare il motivo.
Forse il merito sta in quella tecnica ormai celebre che chiamerei "falsa terza persona". Succede spesso, nelle fanfiction di questo deprecabile autore, che la narrazione assuma i connotati classici di una prima persona pur restando a tutti gli effetti terza.
Raramente questo "stile" è stato applicato a una descrizione, e in ogni caso non credo si sia mai presentato all'INIZIO di una storia.
Qui la cosa trova spazio quasi naturalmente, poiché la descrizione del mare è un simbolo chiave della psicologia di Shannon perfino nella novel stessa. Ci tengo comunque a puntualizzare che la scelta di un inizio del genere, che sia volontaria o istintiva, è un elemento davvero inaspettato e degno di ammirazione.
So cosa sta pensando l’autore, se ricorda bene quanto me i propri scritti: “ma lo stesso identico stile riguarda anche l’incipit di TBE!”... Effettivamente ha ragione. Dunque, perché mi prendo la briga di parlarne solamente adesso? Cosa c’è di diverso tra un incipit e l’altro, a rendere quest’ultimo ancora più degno di attenzione?
Naturalmente, si tratta dello stile. E aprendo questa parentesi, mi trovo a dover dire qualcosa che NON CREDEVO di dover mai dire: in quanto a stile, questo brevissimo paragrafo è paragonabile, se non addirittura superiore, al PEZZO per eccellenza. Mi fa male dirlo, ma non sono capace di fare un paragone tra i due. Ovviamente sapevo che questo momento sarebbe arrivato, poiché “anche la perfezione migliora costantemente”... Tuttavia, non posso che negare l’unicità di quel breve passaggio di ACS, alla luce di questa lettura.
Lo stile è comunque un fattore di cui preferisco non parlare più... La qualità rimane sempre molto alta, e non vedo proprio il motivo di ripetermi continuamente.
 
 
 
Dopo il breve excursus sul primo paragrafo, mi trovo ovviamente a dover parlare della parte immediatamente successiva. Anche qui, come nella precedente, ci sono un paio di riflessioni che richiederanno qualche parola in più del solito.
La prima riguarda Shannon stessa, o meglio il modo in cui è gestita. Io personalmente so di far schifo con le protagoniste femminili, perché la loro psicologia è una cosa che sono ancora ben lontano dall’imparare.
Tu, d’altro canto, avevi già avuto modo di allenarti nel settore in più di un’occasione.
La novità sta però nel fatto che Shannon, rispetto a Cissnei o a Scarlet o anche a Willow, è un personaggio ben più complesso da utilizzare.
In primo luogo, non è che esistesse un IC vero e proprio su cui basarsi. Per quanto possano corrispondere alla verità, il passato di Shannon e il suo rapporto con Beatrice sono campi mostrati soltanto in piccolissima parte nella novel.
Inoltre, la sua psicologia è comunque quanto di più diverso possa esistere dalle donne forti che hai trattato in passato. (Mi domando come mai io stia parlando di te in seconda persona, quando nella prima parte dicevo solo “l’autore”).
Shannon è un personaggio nel quale è difficile immedesimarsi, considerato che perfino lei ha una pessima opinione di sè stessa. Resta un mistero come tu sia riuscito a farla diventare così ossimoricamente carismatica. Ma magari è una cosa mia personale, considerati i miei numerosi dubbi non dissimili dai suoi.
Per concludere l’argomento, questa prova dimostra che te la sai cavare in modo ineccepibile (ora non chiedermi di fare paragoni) sia con i personaggi psicologicamente forti che con quelli instabili.
 
E qua si apre il secondo punto, che in effetti avrei pensato di dover esaminare più a fondo...
Il “pairing” tra Jessica e Battler potrebbe sembrare solamente una piccola aggiunta, una sorta di apprezzatissimo fanservice verso la mia rispettabile persona. Questo a prima vista.
In realtà, sebbene non si noti leggendo superficialmente, hai reso questo pairing uno dei punti chiave della fanfiction. Usando minuscoli riferimenti di Battler, hai fatto in modo che fosse la Jessler stessa a suscitare l’invidia e la follia di Shannon.
Dunque, evitiamo di dire che il pairing non ha spazio in questa fanfiction... Semplicemente, non è vero.
 
Vorrei continuare a parlare approfonditamente di ogni paragrafo, ma la verità è che con le audiorecensioni non posso rischiare di scrivere cose immani... Dunque, salto direttamente al terzo punto davvero importante della storia, sarebbe a dire il ritrovamento della rosa e il successivo dialogo con Battler.
Qui recensire diventa difficile, non avendo giocato al settimo episodio. Non posso sapere con precisione cosa sia opera tua e cosa di Ryukishi... Spero che tu prenda già come un complimento anche solo il fatto di non riuscire a distinguere un autore dall’altro.
Il simbolo della rosa dorata, ad esempio, non ho idea se sia originale o canon. Posso dire che è perfetto, ma attendo delucidazioni in merito.
 
Per quanto riguarda il dialogo, c’è un doveroso paragone da fare con la novel stessa. Sappiamo entrambi che, almeno giocata in inglese, la novel è scritta veramente da cani. Per questo motivo era naturale aspettarsi che la tua rivisitazione diventasse qualcosa di ben più sostanzioso.
Quello che colpisce davvero però non è la migliore proprietà di linguaggio (che appunto era una battaglia vinta in partenza), ma i contenuti stessi della scena.
Per ovvi motivi, primo tra tutti l’identità nascosta della protagonista, Ryukishi non poteva mostrarci in modo chiaro le reazioni di Shannon. Tu eri privo di questo ostacolo, e devo dire che ne è uscita una delle scene più vivide che tu abbia mai scritto, almeno per quanto riguarda la descrizione emotiva.  Nonostante tutto, anche con l’aiuto dei disegni e delle musiche, una visual novel non raggiungerà mai questi livelli di coinvolgimento.
L’unico appunto negativo che mi permetto di fare, in questo caso, è l’eccessiva libertà che ti sei preso nell’adattamento di frasi esistenti. Rimuovere la scena di Battler che “giocherebbe tutto il giorno con le tette di Jessica” è stato davvero crudele, e non credo di poterlo perdonare.
 
Dato che sono alla fine della seconda pagina e che vorrei rimanere nel limite dei due file audio, la chiudo qui.
L’unica cosa che mi sento di dire, per concludere, è che questa fanfiction non è una vera e propria innovazione. E’ semplicemente una sintesi perfetta. Probabilmente ancora più che in ACS, hai dosato in modo incredibile la profondità delle descrizioni e del linguaggio con l’immediatezza di alcuni dialoghi e pensieri.
Ho sempre detto che la Baschitas non era una sostanza da assumere nel tempo libero o sovrappensiero. La verità è che QUEST’UNICA fanfiction, in realtà, può essere letta in entrambi i modi. Di certo il risultato migliore lo si raggiunge leggendola attentamente, come ho fatto io. Ma penso che, perfino con una lettura veloce e superficiale,  la storia sia perfettamente fruibile.
E, al contrario delle storie di una famosa autrice, sono convinto che lasci qualcosa dentro il lettore, in qualunque modo venga presa.

Recensore Junior
16/11/10, ore 21:06

Uh, povera Shannon! ;O;
Beh, ora capisco meglio la tua teoria. E penso che, se Umineko l'avessi scritto tu, mi sarebbe piaciuto molto di più. XD
Davvero ben scritta, e questo non c'è bisogno di dirlo. Interessante la visione della cosa, e ben trattata. Cioè, è il genere di oneshot che piace anche se il fandom non piace da morire (no, non è che Umineko mi faccia schifo, ma è davvero TROPPO confusionario per me XD). Ed è bello leggerne, di questo genere. Ma lui che vuole quelle dei film! XDD E poi, nonostante sia una tua "teoria", (non so bene fino a che punto non conoscendo i giochi, ma vabbè XD) tutti mi sembrano credibili.
Insomma, che bravo! :D