Che bella! Mi è piacita davvero! E' corta ma davvero bellissima, e poi mi piace il fatto che Russia faccia coppiaper una volta con Lettonia e non con Lituania.

Oh mio Dio. Stavo giusto riguardandomi la fanart che hai postato sul tuo lj che mi è venuta in mente questa fic - e anche l'altra, sempre su Latvia e Russia.
E' molto particolare e delicato il rapporto che c'è tra loro, nel senso delicato da trattare. Sono rimasta senza parole leggendo questa flashfiction che non sembra neanche una fic erotica tanto è dolce. Ma poi cogli i movimenti di Ivan, quella sua natura che è immensamente gelida come le sue terre, capace di abbracciare tutto ciò che incontra, desideroso di inglobare quanto più possibile.
Si sente questa differenza tra il modo in cui Ivan lo prende e il modo in cui poi gli chiede di smettere di tremare. Hai perfettamente colto la doppia natura di Ivan così facendo. E Latvia, lasciatelo dire, è talmente piccolo, dolce, tremante e perduto tra le braccia di Russia che mi ha quasi commossa - senza il quasi, va. La fine poi è un colpo. Ancora quella natura di Ivan, gentilezza e paura, possesso e dominio che coincidono, facendo emergere quel meraviglioso personaggio che è Russia. Sbagliavo dicendo che sei la donna del RusAme, tu, ancora meglio, sei la donna di Russia - e non capire male XD Lo rendi troppo bene, my love. Complimenti <3

[Questo commento partecipa a Recensioni d'Autunno 2 @ maridichallenge]

O_O Che meraviglia... Corta, certo, ma una cosa meravigliosa. Mi piace davvero molto questa coppia, e questa è la seocnda fic italiana che leggo, beata la gente che ha il coraggio di mostrare al mondo le sue idee, mi piacciono queste descrizioni appena accennate, e le parole ripetute, in mezzo ai movimenti e a, la cosa più importnate, il sesso! è come se fossimo lì, a fare quei gesti, tanto sono descirtti. Mi paice come scrivi, e alzo entrambi i pollici a tuo favore! Continua così, che vai alal grnade, e non rpeoccupartidi chi dice "beaaaah, ma russia deve stare con XXXX" è solo una eprsona dalla mentalità chiusa. perchè, io, ti batto le mani.

Ti dirò, non sono una coppia che mi affascina particolarmente... Sarà che oscillo tra la RusAme e la RussiaCina, ma Ivan non ce lo vedo bene con nessuno dei paesi Baltici. Però questa fic mi è piaciuta tantissimo, l'ho trovata molto realistica. Intanto non è una vera pwp, perchè non si tratta solo di una scena di sesso buttata lì: attraverso il sesso sei riuscita a descrivere la relazione tra questi due personaggi stati, e non è poco. Nonostante sia breve in poche parole dici tutto, perchè io il rapporto tra questi due l'ho sempre immaginato più o meno così, ma senza il porn (non che mi stia lamentando, sia chiaro). Sono davvero IC, il piccolo Latvia e il possente Braginski (non puoi seriamente scrivere cose come il possente Braginski e non aspettarti poi che il mio cervello parta in vacanza per la tangente del porn <3): soprattutto la scena finale, quella in cui Ivan gli asciuga la lacrima, mi è piaciuta troppo, perchè per me Ivan è un personaggio che non è abituato a ricevere affetto, e proprio per questo non si rende conto di quanto possa far male un gesto d'affetto. In quanto a Latvia personalmente mi fa davvero pena: convivere con uno psicopatico che un giorno ti prende a picconate e il giorno dopo ti porta a letto deve essere psicologicamente destabilizzante, non mi meraviglia che tremi sempre, poverello. E poi è pure nano, ma che ha fatto di male per meritarsi questo dalla vita? Comunque ce n'è voluto, ma alla fine ho recensito qualcosa di tuo! E' un inizio almeno ù.ù Continua così, papi, e sappi che la tua amata figliola tutto legge (anche se poco commenta poichè pigra è).
Cla

E' quasi inutile dire altro.
Hai tradotto in una lemon il rapporto che scorre tra Russia e Lettonia.
Niente sdolcinatezze, niente ipocrisie, niente menzogne. Russia è un bambino che gioca con il suo giocattolo, e Lettonia ne è profondamente terrorizzato.
Questo è, e nulla di più. Un semplice(?), tremendo rapporto tra padrone e servo. (Anche se Lettonia tecnicamente non è un servo. xD).
E ciò senza scadere nell'ipocrisia, o nell'inutile romanticisco, senza farsi pare mentali e finire nell'OOC, senza essere volgare.
Che dire, sei stata bravissima.