Ciao, ho letto il tuo scritto, e vorrei parlarne insieme. Penso che l'idea e l'ispirazione sia buona, ma la forma secondo me è da rifare completamente.I primi due versi possono andare bene, ma il terzo è grammaticalmente scorretto: "Tenere" - " Mordono", lo scritto, in questo verso subisce dei contrasti forti, troppo forti, e fanno perdere il senso del componimento.Tenere, è un verso all'infinito, mordono presente indicativo, prima persona plurale. Questi due verbi contrastano, devono essere accordati. avresti dovuto scrivere, tengono, mordono, dato che ti riferisci alle nuvole e ai raggi di sole.Questo verso contrasta, distruggendo l'equilibrio dello scritto.Ti direi, di scrivere nuovamente questa poesia, che per quanto l'idea e l'immagine dell'arcobaleno nero, possa essere un'ida valida, rischia di essere espressa in modo errato, forviante per il lettore.
Un altro consigli che sento di darti, è di scrivere le tue poesie, poi di lasciarle riposare e riprenderle dopo un po' di tempo, non bast la sola ispirazione, o la semplice frase ad effetto, che per quanto possa essere bello, rischia di sminuire il valore della poesia, che è ricercatezza, bellezza ed equilibrio. Leggi e rileggi il tuo scritto, impara l'umiltà delle parole e la pazienza della carta. Certo,lo stile è completamente personale, ma per quanto lo sia, non bisogna rischiare la troppa superficialità, che noto in questi versi. Mi spiego meglio, non sto dicendo che il tuo scritto sia da buttare, e che tu non sia capace di scrivere, dico solo che in questo esempio il risultato sfugge alla tua idea, rendendo i tuoi versi poveri. Le tue parole devono esprimere luce e bellezza. Come ti ho già scritto, non la sola ispirazione rende possibile una poesia, che è maturazione e tanta pazienza.Spero che le miei parole non ti siano d'offesa, ma solo sinceri consigli, che non sminuiscono assolutamente e ne offendono la tua personalità.
Ti auguro la bellezza delle pagina congedandomi con l'augurio di speranza, che solo la poesia può concedere a noi che scriviamo e siamo soggiocati dal logos, trasportati in un mondo infinito e libero, dove possiamo ancora sognare!
Alex Karter
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