Recensioni per
Orfana
di Melinda Pressywig

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
20/04/18, ore 17:00
Cap. 1:

Bella storia, nella sua semplicità esprime brutalmente (concedimi il termine che non è per niente offensivo in questo caso) i sentimenti di questa povera orfanella. Io penso che calarsi mentalmente nell'animo di gente che soffre, di gente dimenticata, disagiata, infelice, ci aiuti ad essere più umani e persone migliori. Sono felice di aver letto la storia.

Angelo

Recensore Junior
28/09/14, ore 21:19
Cap. 1:

Più che una drabble questa è un pugno nello stomaco(in senso positivo). Hai trattato un tema profondo usando la giusta dose di parole. Non hai esagerato e sei andata dritta al punto. Questa storia fa male. Fa male perché è attuale, perché è vera. Ma, d'altronde, non si vive solo di cose felici, giusto? Ogni tanto è bene aprire gli occhi e guardare dove magari non preferiremmo mai guardare.
Hai dimostrato ancora una volta la tua bravura, complimenti. Una drabble davvero toccante, fa riflettere.
A presto.

The Sorrow.

Recensore Junior
14/01/14, ore 14:43
Cap. 1:

Ciao, Melinda!
Spero davvero di non diventare noiosa e ripetitiva ma non so che dirti: sei bravissima! Non hai bisogno di milioni di parole. A te bastano quelle poche, ma giuste e riesci a descrivere emozioni che nemmeno hai provato. Non è da tutti...
Se ci rifletti un po' su ti mette abbastanza (beh molto) in discussione... Non oso immaginare se l'avessi letta in uno dei "miei momenti"...
Complimenti!
Yvaine_

Recensore Junior
23/11/13, ore 00:21
Cap. 1:

Ciao Melinda!
Ho letto la tua introduzione e ho pensato "Perché no? La sua è una richiesta e qualcuno dovrà pur acconterntarla". Dunque eccomi qui, a recensire una delle poche drabble da me mai lette.
Io le drabble non le sopporto perché non sono in grado di scriverle, e tutte le volte che ne vedo una penso "Diamine, come possono certe persone dire tutto in così poche parole?". Tanto per dirtelo, tu rientri proprio in quest'ultima categoria.
Hai detto tutto in 95 parole, pochissime, eppure ci sei riuscita perfettamente e mi hai fatto capire cosa prova un'orfana.
Ho apprezzato molto la tua scelta dell'italic per tutto il testo: non so, ho pensato fosse tutto più bello e che avesse più effetto in questo modo che non senza il corsivo.
E... niente, mi è piaciuta, penso tu abbia fatto bene a farmela leggere, non ne sono rimasta scontenta.
Ah, un'ultima cosa: quel che scritto in questa drabble è vero, non devi assolutamente preoccuparti non possa essere verosimile. E te lo dico col cuore.
Buonanotte,

Nitrogen;

Nuovo recensore
16/09/12, ore 01:25
Cap. 1:

Complimenti per l'originalità della forma, a metà fra poesia e prosa. La scelta del grassetto fin dall'inizio dona alle parole un senso più profondo: ho avuto la sensazione di udire una voce piangente più ché rassegnata. Mi ha suscitato un reale interesse. Brava! Inoltre ho fiducia in questo genere di forme brevi: poche parole, lanciate nell'ordine giusto, con il significato giusto e, proprio perché senza eccessive ambizioni, finiscono per toccare i nostri lati più intimi. Ancora una volta: brava!

Recensore Veterano
06/12/10, ore 13:17
Cap. 1:

Poche, intense, meravigliose parole.
Tu hai l'abitudine di affrontare temi complicati e difficili ... e, come dicono le stesse parole, sono davvero complessi da trattare, però tu riesci sempre a colpire l'animo dei lettori!
Insomma, queta drabble di così poche parole ma intense e significative (secondo me) mi è davvero piaciuta molto!
Sei davvero fantastica, scrivine altre di storie così!
Alla prossima, ciao

Arwins ;)

Recensore Master
28/11/10, ore 01:33
Cap. 1:

ciao ho appena letto questa drabble e volevo complimentarmi la trovo molto intensa e triste, ma penso che questi pensieri possono essere tali in una bambina orfana, penso poi che il fatto che sia una drabble le dia ancor maggior significato, alcuni testi sono stupendi proprio perchè l'importante è il concetto *io adoro le drabble!* ancora complimenti e alla prossima!

Nuovo recensore
25/11/10, ore 22:44
Cap. 1:

C'era qualcuno che ha scritto un libro (una sorta di saggio, credo) intitolato " I No che aiutano a crescere". Già, sono convinta che qualche no bisogna pur averlo ricevuto, per poter crescere con un minimo di carattere e qualche valore ben solido, ma non è di certo di quel tipo di no di cui tu hai trattato nella tua ff di cui parlo. Quei no, quel no alla vita, quel no colossale che ti piomba addosso e che non ti lascia via d'uscita, che ti imputridisce per sempre, non dovrebbe nemmeno esistere a parer mio. Ogni persona vale in quanto esistente, ma se un bambino, fin sa piccolo, non viene trattato con valore, come potrà crescere serenamente. I traumi, ingiusti, sofferenti, dolorosi, della vita.
Scusa la riflessione, mi è nata spontanea dopo aver letto ciò che hai scritto.
Parole semplici, grammatica corretta e sicuramente sentimento (aspetto molto importante). L'empatia che hai dimostrato è sicuramente un aspetto che credo ti aiuterà tanto, nella vita.
Complimenti.
QuellaCheNonSei

Recensore Master
25/11/10, ore 15:54
Cap. 1:

Certo che è vera, è molto realistica secondo me,
perchè una bambina orfana penserebbe esattamente questo se dovesse parlare,
anche solo con l'immaginazione, a una sua coetanea ben più fortunata.
Le parole sarebbero esattamente tali e quali le hai scritte tu.
Tu hai tutto, io no. Io no, proprio così urlerebbe, secondo me, quindi, brava.
Quell'io no può sembrare banale e scontato, ma è l'unica frase che si permetterebbe di
pronunciare,a  mio parere, perciò sei stata terribilmente realistica, mi congratulo.