Recensioni per
°'*^POESIE BREVI^*'°
di ipeorsky
bene, come promesso eccomi qua a commentare. |
@Stellafra: Non per caso, le ho scritte apposta XD |
Molto belle, le hai scritte per caso tu? |
Io ritengo che la poesia sia assolutamente una essenza dell'io. Nessuno, ripeto nessuno, dovrebbe arrogarsi il diritto di intervenire sul concetto di poesia di un'altra persona. Venendo alla poesia, la trovo perfetta. Breve, quindi facile da leggere, ma assolutamente non idiota. Ti lascia un messaggio, ti traccia, ed è ciò che dovrebbe fare. Prosegui sulla tua strada. Ed io ti leggerò ancora. |
"che bello! guarda laggiu'! un fuoco d'artificio! oh!...e' scomparso..."^^ bella! |
Ho visto che hai corretto qualcosa, ma non tutto: nella prima poesia perdura: "Un'arcobaleno". |
Ricordo che lo spazio delle recensioni non è lo spazio delle discussioni. Per cui una risposta ad un'altra recensione può tutt'al più essere indiretta e comunque focalizzata sulla recensione della storia. |
Non giudico le poesie in sé, perché sono cose estremamente soggettive. |
Uh uh, che polverone! Ovviamente non tutte le poesie sono buone, alcune volte secondo me il ritmo fa un po' fatica...ma non è semplice trovare il vocabolo adatto a ciò che si vuole esprimere, e che abbia anche la lunghezza giusta. Mi è piaciuta in particolar modo Hug, l'ho trovata molto evocativa. ^^ |
boh...trovo disarmante l'insieme di questi commenti: tra chi critica e chi difende mi sembra che di poesia si sappia poco e che la banalità dilaghi selvaggia. Già avere la supponenza di dire cosa sia la poesia è penoso: la poesia non è "metrica e stile" ma "contenuto e suono"? ah si? peccato che la poesia sia nata come canzone battuta dal ritmo della musica e che il verso sia la diretta conseguenza di questo (infatti si parla di rapsodi e aedi nell'antica grecia che battevano gli accenti con un bastone o colle cetre e i flauti)...e difatti latini e greci (ma anche inglesi) contano le quantità delle sillabe e non il loro numero; la rima è si suono, ma è sopratutto una "legatura" concettuale tra parole difficilissima da farsi, e se non ne si è capaci è meglio evitare. Il significante delle parole è fondamentale poichè moltissimi movimenti d'avanguardia hanno studiato quest'aspetto (cummings, i futuristi, i simbolisti, diversi contemporanei tipo santacroce, queneau, lo stesso ungaretti, i barocchi,......). Dire che l'importante è cosa si scrive e non come è una stronzata colossale per la maggior parte dei casi. Dire che le poesiette qua in elenco denunciano mancanza di "conoscenza poetica arte" (che cazzo vorrà dire poi??) è altrettanto idiota, e ancora più stupido è dire che mancano di parole poetiche...cioè chi stabilisce quando una parola è poetica, e chi stabilisce cosa è poesia?? faccio notare al geniale critico che ogni movimento letterario ha speso chilometri di inchiostro per spiegare la propria POETICA, per dire che i predecessori non erano veri poeti, che l'innovazione era nel tal uso delle parole piuttosto che nel talaltro....x esempio...mai letto lo zibaldone??? è tutto un disquisire su quali siano le parole poetiche partendo dal concetto di indefinitezza che scatena la fantasia: la notte risulta essere molto poetica, le luci soffuse, la nebbia...ma per il futurista era poeticissimo lo sferzare crudele della mitragliatrice in battaglia o il rombare del motore e con queste noiose immaginette leopardiane probabilmente ci si sarebbe pulit il culo...come la mettiamo?? chi ha ragione?...e ancora...ungaretti scrive in versi: "soldati/si sta come d'autunno/sugli alberi le foglie" non sono forse due settenari?? il verso libero è difficilissimo da usare e di certo queste poesie non sono dei capolavori...ma come non credo lo siano nemmeno le mie e tutte le altre su questo sito: tuttavia sono apprezzabili per l'originalità che hanno perchè, bene ho male, denunciano un proprio stile, una propria ricerca, un proprio percorso diverso dal "amore che mi hai lasciato la tua luce non mi illumina più...ho sete di te e sono nel deserto" ;) una propria POETICA...insomma non mi sembrano la classica inffornata scontata di clichet...questo è l'importante quando si giudicano questi lavori di noi ragazzi dilettanti che non sono altro che tentativi per imparare (almeno io la vedo così). Tutta sta rottura di palle, questa lezione, non è per fare il saputello ma solo per cercare di dire che porsi alla vostra maniera su questi lavori è sbagliato e nocivo: in particolare tu che dici di legegr molte poesie dovresti rendertene conto da sola...altrimenti hai fatto semplicemente frullare in aria paginette bianche stampate. Quindi meno stronzate sulla "poeticità" e Sull'"arte" e più modestia e piedi per terra...okai?? |
A ROBERT SMITH: Da come esprimi i tuoi pareri sulle poesie e sui pensieri altrui sembri uno che non ha propriamente idea di cosa sia la poesia! Sembri convinto che la poesia sia metrica, sia rima, sia perfezione. Ma se tu fossi davvero un poeta sapresti che la perfezione non è umana. La natura è perfetta, una Divinità lo può essere, indifferentemente quale. E in quanto la maggior parte delle poesie vengono da cuore umano non potranno mai essere perfette. La poesia è ciò che detta il cuore, non la matematica della metrica! Una parola può essere poesia o una breve frase. Una delle poesie più famose non è forse: "Mattino. M'illumino d'immenso"? E' splendida ma non espressa in fiumi di parole. Potrai dire che è perfetta perchè scritta da un genio, ma indicherebbe ignoranza da parte tua. Una poesia puo essere soltanto una combinazione di parole che per l'autore hanno un significato. Sta a chi legge coglierlo e non credo tu sia il genere di persona che lo sa fare dati i tuoi commenti! Guarda oltre il significato delle parole, guardane il suono, l'insieme non le rime o l'esametro. Uno scrittore non è bravo per come scrive ma per cosa esprime scrivendo. Ogni poesia ha un essenza come ogni singola parola e non è avendo la profondità di una pozzanghera che si può percepire. Ci vogliono cuore e fantasia. Parli come se fossi maestro di poesia. Ammetto di non aver letto niente di tuo ma posso dirti con fermezza che anche il più grande dei maestri può imparare dai suoi allievi. Tenta di vedere i tuoi errori prima di quelli degni altri perchè guardando il vicino non ci si accorge di sè stessi. E se scegli, dopo una lunga analisi, di criticare, tenta almeno di dare consigli, non limitarti a dire cosa è giusto o sbagliato, chiunque lo saprebbe fare. Dimostreresti più maturità se solo elaborassi in miglior modo un'ipotesi, una tesi, degli argomenti a sostegno della tesi e una dimostrazione dell'ipotesi, senza fermarti a singole affermazioni. Io come molti altri scrivo, disegno e ballo. E mai nessuno mi ha detto come scrivere, come ballare o disegnare. E non è nell'ingenuità che stà la verità? So cantare e recitare ma mi è stato insegnato e ora devo tentare di tornare alla natura perchè solo essa è pura. Nella razza umana il più intelligente è il neonato, pronto a qualunque lingua, ambiente, condizione gli venga messa davanti. Più cresciamo più diventiamo stupidi. Perchè dunque un bambino di 13 anni non può scrivere meglio di te? Forse non avrà il tuo linguaggio e le tue conoscienze ma il suo cuore sarà sicuramente più puro, potrà esprimere il suo cuore con semplicità, non è anche questa bravura? Ma sto dilagando nell'argomento. Mi farebbe davvero piacere avere una tua risposta. Cordiali saluti. Anastasia. |
Dimenticavo molte tue opere sono pura descrizione di immagini senza capo ne coda Ora ho finito |
Ciao ho letto le tue poesie accuratamente e credo che tu ancora ne abbia di tempo per scrivere roba "discreta" Prima di tutto un'osservazione personale che non voglio sia intesa come una mania di egocentrismo; i tuoi scritti così brevi,astratti ed ermetici sono sinonimo di una scarsa competenza della poesia (azzardo dicendo che forse avrai letto due poesie di Ungaretti e tenti di imitarlo ma sbagli) il tuo stesso stile era stato adottato da me all'età di 13 anni. Infatti scrivi questi brevi pensieri perchè non sei capace di dar vita a "poesie" ricche di figure astratte e maestria artistica. La brevità di parole è spesso utilizzata da poeti che possiedono un "occhio artistico" quell'ochio che riesca a trasformare il tramonto in parole; tu non lo possiedi e per questo dai vita a roba molto molto insufficiente. Il tuo piano di scrivere in inglese è molto fragile manchi di vocaboli "poetici" di matrice aglosassone, ti consiglio di lasciare stare. Fino a quando non capirai che le tue parole non necessitano la comprensione del pubblico di "serie b", non riuscirai mai a stilare niente di concreto, i significati sono accompagnati dai tuoi pensieri in un piatto d'argento mentre invece le tue parole dovrebbero sempre nascondere il verso significato(è questo il punto cardine della poesia descrivere con altre parole ciò che vorresti dire realmente) Se vuoi un esempio leggi le poesie di Cavarlo(bravo poeta di egoio) quelle si che sono ottime e sono anche molto ermetiche, però in lui vi è una concezione astratta della bellezza e del dolore che in te non esiste proprio. Mi dispiace spesso sono i giovani come me ad incuriosirmi, ma peccato in te vi si può riconoscere un melo acerbo che però non attende lentamente la sua fioritura,bensì la velocizza. Un consiglio staccati per un attimo dalla tua prolissa produzione di "pensieri" e dai tempo al tempo l'ispirazione non dev'essere mai forzata. Ciao Filippo |
(dopo aver letto la tua recensione ero curiosa di leggere le tue poesie..)bhe, complimenti.. |