[Recensione premio per il contest 'Tell me more... with Pottermore]
Ciao!
Eccomi finalmente a leggere la tua versione originale dei genitori di Remus... Tu affermi di non aver azzeccato nulla di loro, ma ti confesso che caratterialmente li trovo molto, molto simili a come li immagino da quando ho letto la biografia del licantropo su Pottermore. Tralasciando il non essere Babbana di Sylvie, credo potrebbero tranquillamente essere Lyall e Hope. Forse Lyall ha meno senso di colpa di John, ma nel complesso trovo che siano davvero plausibili. Comunque mi è piaciuta molto l'accuratezza nella scelta dei nomi e del luogo.
Confesso di essermi sopresa quando ho letto il giudizio del contest riportato, perché credo di aver provato emozioni piuttosto diverse da quelle dell'altra giudiciA. Sì, alla fine non è una storia drammatica, però per me è stata abbastanza lontana dall'essere 'carina e smpatica'. Io l'ho trovata a tratti davvero struggente, tanto dallo sfiorare la commozione. Straziante è l'idea che John passi per il padre violento, straziante è la consapevolezza di Remus, bambino cresciuto troppo in fretta e con troppe responsabilità sulle spalle. Anche quando è lui il primo a soffrire, è sempre attento a non ferire gli altri, e la sua empatia lo aiuta in questo. Struggente, infine, è capire che quella goffa Alice altro non è che la mamma di Neville. Non ho mai letto di una Alice bambina, ed è stato quasi doloroso, sapendo cosa le riserva il futuro. La frase finale su Remus che spinge Neville a vincere le sue paure con le risate mi ha fatto rabbrividire per la sua intensità, ho profondamente amato il riferimento (anche perché amo i Paciock).
Voglio citarti esplicitamente alcune delle immagini che ho trovato più belle da questo punto di vista: il commento dei Guaritori e il pianto di John, l'idea che Remus si accontenti del dubbio per timore di crudeli verità; il senso di colpa di John per aver provocato Fenrir (questa cosa c'era già scritta nei libri? Non ricordo – ricordavo solo che era stato Fenrir a morderlo, e che l'aveva fatto di proposito! Se è farina del tuo sacco è un'altra cosa che avevi intuito!); Remus che si imbarazza nel tagliare fuori il padre dalla conversazione, ma che alla fine lo fa per il suo bene (<3); il pony che lo allontana (tristissimo...); i bambini che giocano a calcio ma a cui mai Remus potrà unirsi; Remus che capisce di non poter chiedere alla mamma di giocare a calcio... (ok, ho citato più o meno tutta la storia).
Poi sì, c'è anche la parte divertente, quella dei 'baffi nasali', davvero geniale! Non so quanto i minori controllino davvero la magia (ho sempre pensato che ci riescano poco, a parte casi speciali come quello di Tom), quindi forse mi sarei aspettata meno 'consapevolezza' da parte di Remus, ma a parte questo è un dettaglio molto carino!
Mi piace anche che tu abbia richiamato il suo amore per le creature magiche, e vorrei in proposito consigliarti 'Amici fantastici: dove trovarli' di xela182 (che ho letto per le recensioni premio^^).
Infine ho qualche appunto da farti :)
- Ed era tornato --> metterei 'Era tornato'. Non si dovrebbe iniziare un periodo con una congiunzione. Io trovo che a volte una bella 'E' iniziale ci stia bene (di solito con testi un po' più 'poetici'), ma in questo caso mi piace molto più senza, quindi non mi prenderei la licenza poetica ;)
- al di la' --> al di là
- insultato, condannando il loro bambino era palese --> insultato, condannando il loro bambino, era palese (aggiungerei la virgola a chiudere l'inciso)
- Anche la scopa che aveva ottenuto in regalo come goffa richiesta di perdono, prima dell’attacco aveva avuto in progetto di usarla per seguire da vicino le migrazioni degli Augurey. --> secondo me questa frase non funziona benissimo, la rivedrei un pochino...
- infine un nota un po' più generale sulla prima parte: ad un certo punto parli di John che si allontana e poi torna (facendo cadere la scopa)... O almeno credo, perché non è esplicitato che sia John ad andarsene, e visto che l'ultimo nome citato è quello di Remus, secondo me si fa una certa confusione, io ho dovuto rileggere le prime righe per capire (all'inizio pensavo intendessi che Remus era stato a lungo lontano da casa perché ricoverato in ospedale). Stessa cosa in proposito della scopa: non mi è ben chiaro in quanti 'momenti' appare: c'è quando la regalano a Remus e i Guaritori commentano, c'è quando John torna, ma c'è anche prima e dopo questi due momenti, quando Remus ci sta a cavalcioni, ma all'inizio non si capisce bene dove e quando sia questa scena. Inoltre non mi è ben chiaro come non faccia a rendersi conto di non essere più a cavalcioni di questa scopa... Insomma, confesso che ho faticato un po' a seguire la prima parte, distratta dalla necessità di capire chi si fosse allonatanto e dal definire meglio la questione manico di scopa^^
A parte queste note finali, come avrai intuito dalla prima parte di recensione questa storia mi ha molto colpita e mi ha fatto quasi soffrire al pensiero della vita che deve aver vissuto il povero Remus da bambino. Ho letto altre volte cose su di lui bambino, ma questa è la volta in cui mi sono sentita più profondamente scossa^^
Alla prossima,
Isidar^^ |