Recensioni per
Un altro genere di battesimo
di fri rapace

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/04/15, ore 12:19

[Recensione premio per il contest 'Tell me more... with Pottermore]

Ciao!
Eccomi finalmente a leggere la tua versione originale dei genitori di Remus... Tu affermi di non aver azzeccato nulla di loro, ma ti confesso che caratterialmente li trovo molto, molto simili a come li immagino da quando ho letto la biografia del licantropo su Pottermore. Tralasciando il non essere Babbana di Sylvie, credo potrebbero tranquillamente essere Lyall e Hope. Forse Lyall ha meno senso di colpa di John, ma nel complesso trovo che siano davvero plausibili. Comunque mi è piaciuta molto l'accuratezza nella scelta dei nomi e del luogo.
Confesso di essermi sopresa quando ho letto il giudizio del contest riportato, perché credo di aver provato emozioni piuttosto diverse da quelle dell'altra giudiciA. Sì, alla fine non è una storia drammatica, però per me è stata abbastanza lontana dall'essere 'carina e smpatica'. Io l'ho trovata a tratti davvero struggente, tanto dallo sfiorare la commozione. Straziante è l'idea che John passi per il padre violento, straziante è la consapevolezza di Remus, bambino cresciuto troppo in fretta e con troppe responsabilità sulle spalle. Anche quando è lui il primo a soffrire, è sempre attento a non ferire gli altri, e la sua empatia lo aiuta in questo. Struggente, infine, è capire che quella goffa Alice altro non è che la mamma di Neville. Non ho mai letto di una Alice bambina, ed è stato quasi doloroso, sapendo cosa le riserva il futuro. La frase finale su Remus che spinge Neville a vincere le sue paure con le risate mi ha fatto rabbrividire per la sua intensità, ho profondamente amato il riferimento (anche perché amo i Paciock).
Voglio citarti esplicitamente alcune delle immagini che ho trovato più belle da questo punto di vista: il commento dei Guaritori e il pianto di John, l'idea che Remus si accontenti del dubbio per timore di crudeli verità; il senso di colpa di John per aver provocato Fenrir (questa cosa c'era già scritta nei libri? Non ricordo – ricordavo solo che era stato Fenrir a morderlo, e che l'aveva fatto di proposito! Se è farina del tuo sacco è un'altra cosa che avevi intuito!); Remus che si imbarazza nel tagliare fuori il padre dalla conversazione, ma che alla fine lo fa per il suo bene (<3); il pony che lo allontana (tristissimo...); i bambini che giocano a calcio ma a cui mai Remus potrà unirsi; Remus che capisce di non poter chiedere alla mamma di giocare a calcio... (ok, ho citato più o meno tutta la storia).
Poi sì, c'è anche la parte divertente, quella dei 'baffi nasali', davvero geniale! Non so quanto i minori controllino davvero la magia (ho sempre pensato che ci riescano poco, a parte casi speciali come quello di Tom), quindi forse mi sarei aspettata meno 'consapevolezza' da parte di Remus, ma a parte questo è un dettaglio molto carino!
Mi piace anche che tu abbia richiamato il suo amore per le creature magiche, e vorrei in proposito consigliarti 'Amici fantastici: dove trovarli' di xela182 (che ho letto per le recensioni premio^^).

Infine ho qualche appunto da farti :)
- Ed era tornato --> metterei 'Era tornato'. Non si dovrebbe iniziare un periodo con una congiunzione. Io trovo che a volte una bella 'E' iniziale ci stia bene (di solito con testi un po' più 'poetici'), ma in questo caso mi piace molto più senza, quindi non mi prenderei la licenza poetica ;)
- al di la' --> al di là
- insultato, condannando il loro bambino era palese --> insultato, condannando il loro bambino, era palese (aggiungerei la virgola a chiudere l'inciso)
- Anche la scopa che aveva ottenuto in regalo come goffa richiesta di perdono, prima dell’attacco aveva avuto in progetto di usarla per seguire da vicino le migrazioni degli Augurey. --> secondo me questa frase non funziona benissimo, la rivedrei un pochino...
- infine un nota un po' più generale sulla prima parte: ad un certo punto parli di John che si allontana e poi torna (facendo cadere la scopa)... O almeno credo, perché non è esplicitato che sia John ad andarsene, e visto che l'ultimo nome citato è quello di Remus, secondo me si fa una certa confusione, io ho dovuto rileggere le prime righe per capire (all'inizio pensavo intendessi che Remus era stato a lungo lontano da casa perché ricoverato in ospedale). Stessa cosa in proposito della scopa: non mi è ben chiaro in quanti 'momenti' appare: c'è quando la regalano a Remus e i Guaritori commentano, c'è quando John torna, ma c'è anche prima e dopo questi due momenti, quando Remus ci sta a cavalcioni, ma all'inizio non si capisce bene dove e quando sia questa scena. Inoltre non mi è ben chiaro come non faccia a rendersi conto di non essere più a cavalcioni di questa scopa... Insomma, confesso che ho faticato un po' a seguire la prima parte, distratta dalla necessità di capire chi si fosse allonatanto e dal definire meglio la questione manico di scopa^^

A parte queste note finali, come avrai intuito dalla prima parte di recensione questa storia mi ha molto colpita e mi ha fatto quasi soffrire al pensiero della vita che deve aver vissuto il povero Remus da bambino. Ho letto altre volte cose su di lui bambino, ma questa è la volta in cui mi sono sentita più profondamente scossa^^

Alla prossima,
Isidar^^

Recensore Master
07/12/10, ore 00:30

che dire...una storia che potrebbe sembrare leggera, ma che leggera non è...un bambino triste e solo, un padre divorato dai sensi di colpa ed una madre che cerca di tenere insieme, serena, la famiglia. Un tema affatto facile che hai toccato delicatamente...Sappiamo poco della famiglia di Remus, ancor meno della madre, ma mi è piaciuta la loro descrizione!

Recensore Master
06/12/10, ore 11:48

Aghh, come si fa a recensire seriamente quando tu hai messo una foto del giovane David all'inizio della storia? Questo è tentativo di corruzione... Comunque la storia è molto bella. Ci presenta un Remus bambino che ha già in sè tutte le paranoie che lo accompagneranno anche nell'età adulta sulla sua capacità di fare del male agli altri, anche se involontariamente. Certo pensare di essre l'unico nell'universo in grado di spaventare i cavalli mi pare un po' pretenzioso da parte sua, ma del resto è un bambino, glielo possiamo concedere^^ Ah, ho notato il gradito ritorno di Hospentolaluce:D Ad ogni modo la storia mi è piaciuta perchè ha parlato di quanto Remus è stato vicino alla morte dopo il morso, di quanto soffra da solo ad ogni luna piena e di quanto i suoi genitori soffrano con lui. E poi anche la sua infanzia rovinata, cavolo crescere senza amici è davvero terribile. Fortuna che ad Hogwarts potrà recuperare. Brava^^

Recensore Master
04/12/10, ore 22:07

Ma no, questa non è affatto una 'storiella carina'! O.O
Magari sono io che vedo sempre il lato più serio delle cose, ma questa storia non mi è sembrata affatto leggera, anzi: qui tu ci hai mostrato la storia di una famiglia con un problema - e che problema... Immaginare Remus che guarda giocare gli altri bambini senza poterli raggiungere è stato tristissimo :'( Così come vedere il padre, John, tanto preoccupato e teso, preda di un senso di colpa che probabilmente non lo abbandonerà mai.
E in tutto questo emerge il personaggio di Silvie: l'ho amata già dal nome, che mi è sembrato perfetto per come la immagino io - non avevo pensato a Romolo e Remo, lo ammetto XD -, ma più andavo avanti e più mi piaceva. E' una donna così forte, così buona, non si lascia abbattere dalla situazione in cui si è trovata... E' lei la forza e la guida di Remus e John. Il suo tentativo di risollevare il morale di entrambi con leggerezza fa commuovere, e non ho nessuna difficoltà ad immaginare che sia stato per merito suo che Remus abbia imparato da lei come sconfiggere la paura.
In sintesi, io l'ho trovata una storia piena di significato; il riferimento a Neville è stato quello che mi ha fatto decidere che questa storia deve essere ricordata :)
Bravissima *-* Ciao ciao!

Recensore Veterano
03/12/10, ore 22:35

BELLA BELLA BELLA!
E Frirapace a tutto tondo!
Ormai non te lo dico neanche più che adoro il tuo remus, sia giovane che vecchio, e adoro la sua mamma, perchè è una brava mamma, consapevole che deve educare un figlio e non solo vestirlo, nutrirlo e giocarci.
Mi piace anche il papà che gli hai descritto, e ho notato come Remus sia proprio un bel mix dei suoi genitori.
L'aver intravisto Alice è stata una piacevole sorpresa, non me lo aspettavo.
Domanda ironica: come mai hai deciso di ambientare la tua storia in un maneggio?
:D :D :D :D ;P
Ma in tutto questo mio sproloquio la parte migliore devo dire che è stato l'ingresso in scena di Hospentolaluce! E' mitica, l'adoro, e ness'un altro equino avrebbe potuto credere che "i sacchetti di carta fossero delle macchine per uccidere travestite da contenitori per le patatine fritte"!!!
Scherzi a parte, ho riso, sorriso e sofferto con Remus e i suoi genitori. Brava.
Ary ^^

Recensore Master
03/12/10, ore 15:47

Ottava classificata: 
Fri con “Un altro genere di battesimo”
 

Grammatica: 9.9/10 
Stile e lessico: 10/10 
Utilizzo dei prompt: 18/20 
Caratterizzazione: 10/10 
Originalità: 20/20 
Giudizio personale: 4/5 
Per un totale di 71.9/75 punti. 

Una storiella senz’altro carina e simpatica! 
Hai trattato il tema dell’infanzia di Remus in modo simpatico e piacevole, scrivendone il dolore dei genitori e contornandolo con il tema da te scelto. 
Partendo dalla grammatica non ho trovato errori importanti, solamente qualche svista. Il tuo stile è piacevole alla lettura e mai mi sono annoiata. 
Purtroppo ho dovuto toglierti un paio di punti nell’utilizzo dei prompt: il motivo è semplice, tu hai usufruito bene sia del parco, che della scopa e delle coccole, ma temo che il “calcio” tu lo abbia interpretato male. Infatti non si riferiva allo sport, ma ad un calcio vero e proprio, con gamba, dolore e tutto il resto! 
Riguardo la caratterizzazione dei personaggi mi sono sentita in dovere di darti il massimo punteggio. Benché non si sappia nulla dei suoi genitori né di lui quand’era piccolo, a parer mio hai creato un ambiente e un’atmosfera degno di nota! Caratterizzata benissimo la madre, che personalmente l’ho sempre immaginata un po’ così (: 
E ci tenevo a dirti che l’idea per l’ultima frase è davvero geniale e ben costruita. 
Beh, inutile che ti commenti il punteggio massimo in originalità perché è dovuto alla tua idea brillante! 

EDIT: perché questa storia ha così poche recensioni? o.O
E' una delle Fan Fiction più originali che abbia mai letto e ho amato davvero molto la caratterizzazione che hai dato alla sconosciuta madre di Lupin e allo sconosciuto padre xD
E' stata una piacevolissima lettura! *_*

Recensore Veterano
03/12/10, ore 14:31

Ciao!
che bella questa ff, è incredibile come ogni dettaglio che inserisci nelle tue storie sia curato e calcolato al centesimo: ti ricordi certe cose che io non sapevo nemmeno di aver letto!! :D
e complimenti anche per la fantasia: Hospentolaluce è un nome a dir poco originale!!
ciao!!
isa

Recensore Master
03/12/10, ore 11:49

Forse mi discosto un po' dall'opinione derivante dal contest di cui hai messo il giudizio, se ho travisato l'interpretazione fammi sapere! Ma secondo me questa ff non è una storia carina, è un'analisi profondissima di un'infanzia rovinata, di due genitori disperati che non sanno bene nemmeno loro come affrontare il problema del figlio, e che forse, contando anche l'opera dei malandrini, saranno solo i piccoli amici di Remus (qui rappresentati da Alice) a poter alleviare un dolore che mai potrà sparire in tutta la vita.
La prima parte è splendida: quel padre che va a comprare una scopa per il figlio che ritorna a vivere, nonostante resterà per sempre "cambiato"
Quella madre che si interroga su come crescerlo, se portargli rispetto anzichè viziarlo e basta. Che si domanda se si abituerà a sentire il suo corpo tanto magro.
L'allontanamento da parte di tutti ... i sensi di colpa di un bambino che si ritrova a vivere una condizione più grande di lui ...
E quella frase finale che, comunque, trasmette speranza in mezzo al dolore ...
Questa ff è splendida!! Non so che altro aggiungere, mi ha fatto quasi piangere, ma poi quell'ultima frase d voglia di combattere ancora e ancora!
complimenti

Recensore Master
03/12/10, ore 09:35

Davvero carina!
Remus da bambino è adorabile. Mi piace il modo in cui lo hai caratterizzato, angosciato e afflitto dalla sua maledizione ma anche allegro e con un lato da peste (non tanto) nascosto!
Ho trovato carinissima l'idea di inserire Alice Paciock. E' stata davvero un'idea originale!
Il rapporto madre-figlio è ben descritto. Sylvie è protettiva nei suoi confronti, e mi è piaciuta la sua scelta di non confonderlo, rendendosi sua amica e sua madre contemporaneamente. Meglio una cosa sola, ma farlo crescere con le idee chiare.
Complimenti, mi è piaciuta molto!
Giulia

Recensore Veterano
02/12/10, ore 23:07

Tenerissima :D
Fa molto Remus prendersi responsabilità non sue o ricondurre tutto alla sua natura.
Come sempre l'hai caratterizzato molto bene, come anche i genitori; stavolta (giusto per cambiare) mi complimento anche per John, che somiglia molto al figlio adulto e deve convivere con il peso di una colpa che in effetti nessuno può dargli; il fatto che abbia offeso Greyback non giustifica la vendetta sul figlio.
Infine (giusto per mostrarti che sono attenta) avevo notato prima delle tue note che Blackpool era la città di David Thewlis, ma (giusto per ricordarti che non sono attentissima) non avevo idea che si riconducesse a Neville!
Ancora una volta bravissima!!!

P.S.: ma prossimamente la facciamo usare al nostro Remie quella benedetta scopa??? ;)