...è cruda, ruvida e dall'impatto fortissimo, quasi un pugno nello stomaco. Amore decadente, contrasti evidenti.
Sa quasi di marcio,no?
C'è il sesso, ma fatto in piedi, al freddo.
Ci sono i baci, ma la bocca sa di metadone.
Non una droga qualsiasi, ma il simbolo di chi, debole, non riesce a smettere e trova uno squallido surrogato.
E' inevitabile che la dignità muoia ancora prima di nascere, un aborto appunto.
Tuttavia riesce ad essere un incotro d'anime, luride, che si cibano l'un l'altra in cerca di vita, di contatto, unione.
Persino il sogno di un'isola tropicale è deformato, fuori stagione. Come guardare il mare d'inverno...tristezza infinita.
Tuttavia, non so come dire, non stride affatto. Si bastano, si cercano, si masticano.
Non riesco nemmeno a fare un commento coerente.
E' che mi ha colpita, e quando accade non ci sono molte parole...lo senti e basta.
Bella, nuda e perfetta nella sua dura concretezza.

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Potente ed evocativa, non mi ha lasciato molto tempo ad indagare su forma e contenuti... Dopo una quarta lettura ho principiato a trovare allegorie, ma inizialmente... E' stato come guardare un film, da lontano, come dice Michael Pitt su The Dreamers guardare dal buco della serratura i nostri genitori che scopano. Qualcosa di surreale e di estraneo, quasi non ci credessi per davvero :) Oltretutto, l'ho molto sentita, puzza davvero di casa per me tutto quanto, dalla prima virgola agli ultimi due sostantivi. Grandiosa, o grandioso, non so... Hai tutto il mio rispetto, continua a brutalizzare così l'arte col sorriso insanguinato. Attendo le prossime opere, che spero siano stupende come questa. Cheers :D

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